Zoldo Alto: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
| Nome = Zoldo Alto
| Panorama =
| Didascalia =
| Bandiera =
| Voce bandiera =
| Stemma = Zoldo_Alto-Stemma.png
| Voce stemma =
| Stato = ITA
| Grado amministrativo = 4
| Data soppressione = 23 febbraio 2016
| Tipo = ex [[comune]]
| Divisione amm grado 1 = Veneto
| Divisione amm grado 2 = Belluno
| Divisione amm grado 3 = Val di Zoldo
| Voce divisione amm grado 3 = Val di Zoldo (Italia)
| Amministratore locale = Camillo De Pellegrin
| Partito = [[lista civica]]
| Data elezione = 2016
| Data istituzione =
| Altitudine = 1.177
| Superficie = 61.8
| Note superficie = [http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH92M09OG0&v=1UH0D807RR40000 Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni - Tavola: Superficie territoriale (km²) - Belluno (dettaglio comunale)]
| Abitanti = 915
| Note abitanti = [http://demo.istat.it/bil2014/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2014.
| Aggiornamento abitanti = 31-12-2014
| Sottodivisioni = Brusadaz, [[Chiesa (Val di Zoldo)|Chiesa]], Coi, Cordelle, Costa, [[Fusine (Val di Zoldo)|Fusine]], Gavaz, Iral, [[Mareson]], Molin, [[Pecol (Val di Zoldo)|Pecol]], Pianaz, Rutorbol, Soramaè
| Divisioni confinanti = [[Agordo]], [[Alleghe]], [[Borca di Cadore]], [[Forno di Zoldo]], [[La Valle Agordina]], [[Selva di Cadore]], [[Taibon Agordino]], [[Vodo di Cadore]], [[Zoppè di Cadore]]
| Zona sismica = 3
| Gradi giorno =
| Diffusività =
| Nome abitanti = zoldani
| Patrono = [[San Nicola di Bari|san Nicolò]]
| Festivo = 6 dicembre
| PIL =
| PIL procapite =
| Mappa = Map of ex-comune of Zoldo Alto (province of Belluno, region Veneto, Italy).svg
| Didascalia mappa = Posizione del comune di Zoldo Alto nella provincia di Belluno
}}
 
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* A Coi è notevole la casa Rizzardini, edificio imponente in un villaggio costituito soprattutto da rustici; uno degli affreschi dell'esterno è del [[1713]]. Lungo la strada che da Coi conduce a Maresòn sono ubicati i due mulini Rizzardini, antecedenti al [[1634]] e ancora in funzione nel [[1946]]. Interessante anche il mulino Piva con la grande ruota di legno, attivo dal [[1948]] agli anni settanta.
* A [[Fusine (Val di Zoldo)|Fusine]] l'edificio più importante è indubbiamente la chiesa, sede parrocchiale dal 1615 in seguito al distacco dalla "madre" di San Floriano in Pieve, prima pievanale poi arcipretale, documentata per la prima volta nel [[1570]] e ricostruita nel [[1901]]; all'esterno affrescata, custodisce un crocifisso ligneo di [[Andrea Brustolon]] e uno di [[Valentino Panciera Besarel]]. Poco fuori l'abitato, è possibile raggiungere i resti di una delle tantissime fucine che testimoniavano l'attività fabbrile tipica dello Zoldano.
* A Pianaz sono i preziosi affreschi della casa Colussi-David ([[1662]], Madonna con [[Sant'Antonio]] e [[Sant'Osvaldo di Northumbria|Sant'Osvaldo]]) e della casa Colussi-Manét (albero genealogico della famiglia con [[San Rocco]] e Sant'Antonio, crocifissione e Madonna con Bambino e santi).
* A [[Mareson]] sorge la chiesa di [[San Valentino]] ([[1482]]) che custodisce all'interno l'altare maggiore e l'altare della Santa Croce ad opera di [[Andrea Brustolon]], mentre l'esterno è affrescato con l'immagine del santo patrono.
 
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* Pianaz: borgata di circa 126 abitanti con interessanti case e tabià, è noto perché paese d'origine dei [[Colussi]], i cui discendenti, trasferitisi a [[Venezia]], fondarono la nota industria dolciaria
* [[Mareson]]: altro antico paese di 140 abitanti, sorge sulla piana che, secondo la tradizione, si sarebbe formata (prima dell'anno mille) in seguito ad una disastrosa frana del [[Pelmo]], la quale avrebbe ostruito il Maè e sepolto il villaggio di La Cros; da ricordare la parrocchiale di [[San Valentino]] del [[1482]] con opere di Andrea Brustolon, noto artista della valle.
* [[Pecol (Val di Zoldo)|Pecol]]: Grosso agglomerato di circa 200 abitanti, Pècol deve il suo sviluppo all'attività turistica, specialmente invernale, che lo fa uno dei punti nevralgici del comprensorio dello "Ski Civetta"; seguendo la statale è possibile, inoltre, raggiungere la località Palafavèra dove hanno sede altri impianti sciistici; il paese andò quasi del tutto distrutto nel settembre del [[1961]], quando un incendio lambì le vecchie case e i fienili, compresa la parrocchiale di [[San Carlo]]{{Chiarire}} (all'interno è però conservato un altare intagliato del [[1648]]).
 
== Amministrazione ==