Chiesa di San Michele Arcangelo (Camogli): differenze tra le versioni

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Secondo alcune fonti storiche la fondazione della chiesa, situata nella frazione di Ruta e intitolata all'[[arcangelo Michele]], potrebbe essere risalente al V secolo. La prima citazione documentata è redatta in un antico testamento del 3 aprile 1192 nel quale vengono rilasciati alla chiesa la somma di cinque soldi. Fino al 1414 le notizie sulla proprietà ecclesiastica sono al quanto sporadiche e solo un atto del pontefice [[Papa Gregorio IX|Gregorio IX]], del 13 maggio 1239, attesta che la chiesa fu dotata di [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] di canonici.
 
A partire dal 1414 la comunità religiosa fu unita alla vicina [[Chiesa di San Lorenzo (San Lorenzo della Costa, Santa Margherita Ligure)|chiesa di San Lorenzo]] presso la frazione di [[San Lorenzo della Costa]], anticamente compresa nella [[Pieve di Santo Stefano (Rapallo)|pieve di Rapallo]] e oggi nel territorio comunale di [[Santa Margherita Ligure]]. Dal 1434 fino al 1578 fu invece aggregata alla [[Basilica di Santa Maria Assunta (Camogli)|pieve di Santa Maria di Camogli]], salvo per un periodo dal 1468 al 1471 dove la chiesa ritornò indipendente. Il 19 dicembre del 1578 le due comunità religiose assunsero separate autonomie parrocchiali.
 
Durante l'occupazione dell'[[Primo Impero francese|esercito francese napoleonico]], nel febbraio del 1800, la chiesa fu occupata e incendiata dalle truppe d'oltralpe comandate dal generale [[Andrea Massena]]; l'edificio negli anni a seguire fu in seguito adibito come fienile e stalla. Quasi ridotto in rovina, all'inizio del XX secolo furono commissionati nuovi lavori di restauro e ripristino ad opera dell'arciprete Francesco Gazzolo e mediante l'intervento degli architetti [[Marco Aurelio Crotta]] e [[Alfredo d'Andrade]]; i lavori furono ultimati nel 1906.