Cripta del Peccato Originale: differenze tra le versioni

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L'origine della chiesa, scavata nella roccia lungo la parete della [[Gravine di Matera|Gravina di Picciano]] a [[Matera]]<ref name="Visit">{{cita web|url=http://www.visitmatera.it/cripta-del-peccato-originale.html|titolo=Cripta del Peccato Originale - Capolavoro di arte pittorica rupestre|accesso=16 febbraio 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171026200054/http://www.visitmatera.it/cripta-del-peccato-originale.html|dataarchivio=26 ottobre 2017}}</ref>, è collocata nel periodo compreso tra il VIII e il IX secolo<ref>{{Cita|Noviello|p. 58}}.</ref>: probabilmente il [[Cenobitismo|cenobio]] apparteneva all'[[Ordine di San Benedetto|ordine benedettino]], come testimoniato da alcuni elementi che caratterizzano il ciclo di affreschi presenti al suo interno<ref name="Cripta"/>. Successivamente abbandonata, la chiesa viene menzionata su degli appunti di [[Domenico Ridola]], chiamata come grotta dei Cento Santi, e dal racconto di un pastore, che l'aveva utilizzata come ricovero per se stesso e i propri animali<ref name="Visit"/>: venne ritrovata il 1º maggio 1963 dai soci del circolo La Scaletta<ref name="noviello60">{{Cita|Noviello|p. 60}}.</ref> e sottoposta a lavori di restauro<ref name="Cripta"/>.
 
Dato il lungo periodo dell'abbandono è difficile definire la struttura originaria: si presenta come un unico ambiente sulle cui pareti sinistra e di fondo è dipinto un ciclo di affreschi, opera di un unico artistica, chiamato [[Pittore dei Fiori di Matera]], forse un benedettino<ref name="noviello61">{{Cita|Noviello|p. 61}}.</ref>. La pittura è di chiaro stampo [[Pittura longobarda|longobardo]], con pochi riferimenti all'[[arte bizantina]], dovuti all'arrivo in Italia nel periodo di papi orientali<ref name="noviello61"/>, e alla [[pittura romana]], come la linea di disegno semplice, ricchi abiti e volti espressivi<ref name="noviello60"/>. Sulla parete sinistra, in tre nicchie, sono affrescate rispettivamente tre tetrarchietriarchie: quelle degli ''Apostoli'', ossia i santi [[Pietro apostolo|Pietro]], [[Andrea apostolo|Andrea]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]]<ref name="noviello202">{{Cita|Noviello|p. 202}}.</ref>, delle ''Vergini Regine'', ossia la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] con [[Bambino Gesù|Bambino]] o Basilissa e altri due soggetti femminili<ref>{{Cita|Noviello|p. 59}}.</ref>, e degli ''Arcangeli'', ossia [[Arcangelo Michele|Michele]], [[Arcangelo Gabriele|Gabriele]] e [[Arcangelo Raffaele|Raffaele]]<ref name="noviello202"/>. Sulla parete di fondo sono dipinte scene del [[Antico Testamento]] relative alla [[Genesi]], in particolare della ''Creazione'' e del ''Peccato Originale'', a cui la chiesa deve la denominazione<ref name="noviello60"/>. Completano il ciclo pitture di fiori, mentre di altri affreschi risulta difficile l'interpretazione a causa del cattivo stato di conservazione<ref name="Visit"/>; tutte le rappresentazioni sono descritte da un'epigrafe in [[Lingua latina|latino]]<ref name="noviello61"/>.
 
==Note==