Riccardo Zandonai: differenze tra le versioni
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All'attività di compositore Zandonai alternò costantemente quella di [[direttore d'orchestra]].
Nel 1935 l'[[Accademia d'Italia]] gli conferì il "[[premio Mussolini]]" per le arti<ref>''Enciclopedia pratica Bompiani'', Milano, 1938, vol. I, pag. 492</ref>.
Nel [[1940]] fu nominato direttore del [[Conservatorio Gioachino Rossini|Conservatorio di Pesaro]].
All'epoca della morte risiedeva nel [[Convento del Beato Sante]] di [[Mombaroccio]], dove era sfollato in seguito al sequestro della sua abitazione da parte dei nazisti. Morì nel [[1944]], degente nell'ospedale di Trebbiantico, a causa delle complicanze di un'operazione urgente a cui si era sottoposto per rimuovere dei [[Colelitiasi|calcoli biliari]]. Nel [[1947]], al termine della guerra, la salma fu trasportata a Rovereto e tumulata nel cimitero di Borgo Sacco.<ref>{{Cita web|url=https://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/l-ultimo-viaggio-di-zandonai-e-la-diretta-del-direttore-1.434674|titolo=L’ultimo viaggio di Zandonai e la “diretta” del direttore - Bolzano|sito=Alto Adige|lingua=Italiano|accesso=2019-09-05}}</ref>
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