Luhans'kteplovoz: differenze tra le versioni

Il processo di privatizzazione della società iniziò nel [[2005]] e l'anno dopo, tra gli acquirenti potenziali<ref>{{Cita web|url=http://www.kmu.gov.ua/control/en/publish/article?art_id=77480278&cat_id=32734 |titolo=Portale governativo ucraino, State Property Fund names potential buyers of LuhanskTeplovoz share holding|accesso=7 dicembre 2017}}</ref>, vennero scelti quali idonei acquirenti, la fabbrica di macchine Bryansk e la Demikhovsky entrambe parte del gruppo Transmashholding. L'acquisto venne aggiudicato alla Bryansk che offrì 292.500.000 [[Hryvnia|hryvnia ucraine]] (per una quota del 76%); 0,5 milioni in più rispetto al prezzo di partenza dell'asta. L'acquisto venne contestato sia a livello governativo che da altre parti in quanto ritenuto una svendita fraudolenta<ref>{{cita web|titolo=Yushchenko orders to check privatization of Luhanskteplovoz |url=http://www.ukrainianjournal.com/index.php?w=other_new&id=2486|accesso=20 gennaio 2015}}</ref>. Fu avviata una un'azione penale per presunte attività criminali dall'Ufficio del Procuratore Generale in seguito alla quale, nel 2008, la vendita venne ritenuta illegittima<ref>{{cita web|titolo=SUPREME COURT RULES AGAINST PRIVATIZATION OF "LUHANSKTEPLOVOZ"|url=http://www.ukrinform.ua/eng/news/supreme_court_rules_against_privatization_of_luhanskteplovoz_116306|accesso=28 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150626090213/http://www.ukrinform.ua/eng/news/supreme_court_rules_against_privatization_of_luhanskteplovoz_116306|dataarchivio=26 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref>. L'incertezza sullo status finale dell'azienda impedì agli allora proprietari del gruppo Transmashholding di effettuare investimenti nello stabilimento.