Lisippo: differenze tra le versioni
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Seguirono, dopo la [[Battaglia di Cheronea (338 a.C.)]], il donario (v. [[Agias]]) commissionato da [[Daoco II]] e, datato intorno al 335 a.C., l<nowiki>'</nowiki>[[Eros con l'arco|Eros di Tespie]] opere in cui appare il tipico protendersi dell'opera nello spazio (per quanto riguarda l'Agias il dato si intuisce dalle riproduzioni ceramografiche) che culminerà nell<nowiki>'</nowiki>''[[Apoxiomenos]]''.
Il ''gruppo del Granico'', destinato al santuario di Zeus a [[Dion (Macedonia centrale)|Dion]] per commemorare i soldati caduti nella omonima battaglia del 334 a.C., era composto da venticinque statue equestri in bronzo ed è descritto da Plinio<ref>XXXIV, 64.</ref>, che lo vide a Roma, dove era stato portato nel 146. Dopo il 331 a.C. Lisippo realizza la ''Quadriga del Sole''<ref>Plinio, ''Naturalis
Alle ''fatiche di Eracle'', gruppo statuario bronzeo per la città di [[Alizia]], seguì la commissione, da parte dei Tarantini, per l'esecuzione a [[Taranto]] di una statua alta circa 17 metri di [[Zeus]], raffigurato in posizione eretta vicino a un pilastro sormontato da un'aquila e nell'atto di scagliare una folgore, secondo l'iconografia locale dello Zeus Kataibates. Il secondo colosso eseguito per i Tarantini era un [[Eracle di Lisippo|Eracle meditante]] di cui riferisce [[Strabone]]<ref>VI, 278.</ref>.
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