Boleslao III di Boemia: differenze tra le versioni

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|Attività = sovrano
|Nazionalità = boemo
|FineIncipit = fu [[duca di Boemia]] dal [[999]] al [[1002]] e di nuovo brevemente nel corso dell'anno [[1003]]. Era membro della dinastia dei [[Přemyslidi]]. Era, secondo il cronista [[Tietmaro di Merseburg]], il "peggiorecampione delle peggiori empietà".<ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di tuttiMerseburgo|Tietmaro]]|traduttore=Matteo gliTaddei|titolo=Cronaca uominidi cheTietmaro|collana=Fonti sianotradotte maiper statila sedutistoria suldell'Alto tronoMedioevo|editore=Pisa University Press|p=126|capitolo=Libro V, 11|ISBN=978-8833390857}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Boemia"Merseburgo]]|curatore=Piero Bugiani|traduttore=Piero Bugiani|titolo=Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni|collana=Bifröst|anno=2020|editore=Vocifuoriscena|città=Viterbo|p=349|capitolo=Libro V, 11|ISBN=978-88-99959-29-6}}</ref> Durante il suo caotico regno, la Boemia divenne una pedina nella lunga [[guerra tedesco-polacca]] tra il re [[Enrico II il Santo|Enrico II]] e il duca [[Boleslao I di Polonia|Boleslao I Chrobry]]
}}
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== Biografia ==
Era il figlio maggiore del duca [[Boleslao II di Boemia|Boleslao II il Pio]] e, probabilmente, della sua prima moglie [[Adiva]]. Ereditò il trono di [[Ducato di Boemia|Boemia]] alla morte di suo padre nel 999. Boleslao III si rivelò essere un sovrano debole e presto entrò in un feroce conflitto ereditario contro i suoi fratelli minori [[Jaromír di Boemia|Jaromír]] e [[Ulrico di Boemia|Ulrico/Oldřich]]. Entrambi vennero espulsi dalla Boemia e si stabilirono alla corte [[Ducato di Baviera|bavarese]] di [[Enrico IV di Baviera|Enrico IV]] a [[Ratisbona]], insieme alla madre [[Emma di Mělník|Emma]]. Egli venne sottomesso e reso vassallo da [[Eccardo I di Meissen]].<ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Merseburgo|Tietmaro]]|traduttore=Matteo Taddei|titolo=Cronaca di Tietmaro|collana=Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo|editore=Pisa University Press|p=124|capitolo=Libro V, 7|ISBN=978-8833390857}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Merseburgo]]|curatore=Piero Bugiani|traduttore=Piero Bugiani|titolo=Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni|collana=Bifröst|anno=2020|editore=Vocifuoriscena|città=Viterbo|p=345|capitolo=Libro V, 7|ISBN=978-88-99959-29-6}}</ref>
 
Nel 1002 una rivolta organizzata da nobili del clan rivale dei [[Vršovci]] (insieme al genero di Boleslao) lo costrinse a fuggire in Germania, dove fu accolto dal margravio [[Enrico I di Babenberg|Enrico I d'Austria]]. All'inizio Enrico I ordinò l'arresto del suo ospite a causa di una vecchia offesa, ma presto lo perdonò e promise il sostegno. Nel frattempo, il duca polacco [[Boleslao I di Polonia|Boleslao I]] installò sul trono boemo un parente di Boleslao, [[Clodoveo di Boemia|Clodoveo/Vladivoj]]; tuttavia questo era un alcolizzato e morì nel giro di un anno. Dopo la morte di Vladivoj nel 1003, i nobili boemi invitarono Jaromír e Oldřich a tornare dall'esilio. A loro volta, ciascuno di essi assunse successivamente il trono a [[Castello di Praga|Praga]].