Francesco Antonio Mondelli: differenze tra le versioni

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Il 23 settembre [[1805]] fu eletto vescovo di [[Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno|Terracina, Sezze e Priverno]] da [[papa Pio VII]]; ricevette la consacrazione il 29 settembre successivo dal cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]]. Avviò in diocesi l'attività di riforma del clero; stabilì in varie località le [[Maestre pie Venerini|maestre pie]]; fondò a [[Sezze]] un orfanotrofio e un [[Monte frumentario]].
 
Per essersi rifiutato di giurare fedeltà al [[Regno d'Italia (1805-1814)|governo napoleonico]], nel [[1809]] fu esiliato a [[Chambéry]] e poi confinato a [[Trévoux (Ain)|Trévoux]], dove rimase fino al [[1814]].
 
Caduto Napoleone, rientrò in Italia e nel [[1814]] [[papa Pio VII]] lo nominò vescovo di [[Diocesi di Città di Castello|Città di Castello]]: vi cercò di ristabilire le famiglie religiose dissolte e nel [[1818]] celebrò un [[sinodo]] diocesano. Fondò una scuola aperta a ragazze di ogni ceto sociale e per dirigerlo istituì le oblate di San Francesco di Sales.