Chiesa di San Michele Arcangelo (Perugia): differenze tra le versioni

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In merito al dipinto della "La madonna del verde" non era specificato che si trattava di una copia, l'originale è nel museo capitolare.
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[[File:MZK 05 - 1860 Reisenotizen Italien Fig 072 Perugia St. Angelo Querschnitt.jpg|thumb|left|Sezione trasversale.]]
[[File:MZK 05 - 1860 Reisenotizen Italien Fig 071 Perugia St. Angelo Grundriss.jpg|thumb|left|Pianta.]]
Denominata anche "il tempietto" e dalla caratteristica forma circolare, sorge nell'omonimo Borgo Sant'Angelo, sull'altura a ridosso del [[Porta di Sant'Angelo|Cassero]] e della strada che porta al [[convento]] francescano di ''Monteripido'' nella zona nord della città. La dedicazione all'angelo guerriero non è un caso, spesso utilizzata nelle chiese a ridosso delle cinte murarie per protezione della città. Non a caso è chiamata anche "padiglione d'Orlando", perchè la leggenda narra che qui Orlando posizionò il suo accampamento. Un'altra possibile interpretazione del luogo viene da molto lontano. Infatti sarebbe uno dei luoghi di culto edificati lungo la cosiddetta Linea di San Michele (layline). Tale linea è l'insieme dei punti lungo la superficie terrestre dove passa l'ultimo raggio di sole al tramonto del solstizio estivo.
 
==Storia==
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[[File:Interno del tempio di Sant'Angelo.JPG|thumb|La navata anulare.]]
 
===EsternoArchitettura===
La chiesa di San Michele Arcangelo presenta una costruzione a pianta centrale che si sviluppa su due aree concentriche, rispettivamente un ambulacro e la zona del presbiterio al cui centro è l'altare. A dividere l'ambulacro dall'area del presbiterio sono una serie di sedici [[colonne]] corinzie, sicuramente di riutilizzo, che fa ricordare la Basilica del Sepolcro come per la [[Basilica di Santo Stefano (Bologna)]], la [[Basilica di San Vitale (Ravenna)]], la [[Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio]], e molte altre [[Chiese circolari]] con [[Pianta centrale]].
 
La facciata presenta un [[portale]] marmoreo del [[XIV secolo]], caratterizzato da un arco gotico a sesto acuto con colonnine tortili; innestato nell'apertura della perduta cappella rivolta a sud. Non c'è il rosone, la luce penetra da 12 finestre del tamburo.
 
===Interno===
All'interno erano in origine quattro cappelle, di cui ne rimangono soltanto due che conferisconoconferivano all'edificio la forma a [[croce greca]]. IlAttualmente soffitto ène arimangono travi,soltanto madue . Il soffitto ligneo è stato probabilmente rifatto {{cn|{{chiarire|probabilmentedurante rifattoi inlavori epocadi modernaripristino del XX° secolo|chiarire}} "probabilmente":che èhanno statocancellato rifattomolte inmanomissioni epocaapportate modernanel oppurecorso no?}}dei secoli.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Massimo|cognome=Montella|data=1993|titolo=Guide Electa Umbria|rivista=|volume=|numero=|pp=114|accesso=|doi=|url=}}.</ref> Notevoli sono gli archi in [[stile gotico]].
L'altare è costituito da un piano ricavato da una lapide abrasa di epoca romana, sorretta da un tronco di colonna. Il piccolo [[ciborio]] proviene dalla [[chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi]] portato qui dai [[francescani]].
Il pavimento è ornato e cosparso di numerose pietre tombali, che presentano gli stemmi di [[Falegname|falegnami]], [[Fabbro|fabbri]], [[Muratore|muratori]], [[Vasaio|vasari]] e numerose corporazioni artigiane.
L'entrata originaria era a sud-ovest, mentre attualmente è a sud.
Le colonne presentano una curiosa [[simbologia]] con caratteri in [[greco antico]] su cui gli studiosi ancora non sanno dare un'interpretazione soddisfacente. Nel lato nord del deambulatorio si trova "la Madonna del verde" copia di un affresco staccato, di un maestro di Scuola senese del XIV secolo, il cui originale è oggi nel Museo del Duomo. Sul lato est si incontra il battistero con affreschi votivi di un pittore umbro del XV secolo. Nella seconda cappella “del Crocefisso” si trova una tela del XVIII secolo, “La Trinità e le anime purganti”.
 
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La facciata presenta un [[portale]] marmoreo del [[XIV secolo]]. Si può notare l'assenza del [[rosone]], di [[altorilievo|altorilievi]].
Nel [[1700]] furono portati l'affresco della cosiddetta "[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] del Verde", proveniente dalla [[cattedrale]], alcune colonne e diverse [[reliquie]].
 
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