ACE-inibitore: differenze tra le versioni

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Con l'eccezione del captopril e del lisinopril, tutti gli ACE-inibitori usati in terapia sono [[profarmaco|profarmaci]] e vengono attivati solo all'interno dell'organismo. Nel caso dell'enalapril, questo avviene tramite scissione del [[Etano|gruppo etilico]] ad opera di [[esterasi]], da cui deriva la forma attiva, l'enalaprilato, con un [[gruppo carbossilico]] libero.
 
== Storia ==
La prima pietra per lo sviluppo degli ACE-inibitori venne posta nel [[1956]] da [[Leonard T. Skeggs]], con la spiegazione della funzione dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE). All'inizio, il significato di questo enzima per la regolazione della pressione arteriosa venne sottovalutato.
 
A 14 anni dalla scoperta dell'enzima di conversione dell'angiotensina ([[1970]]), il [[farmacologo]] [[Sergio H. Ferreira]] trovò che il veleno del serpente Bothrops jararaca (''ferro di lancia'') causava in vitro inibizione di questo enzima. Con il pentapeptide contenuto in questo [[veleno di serpente]], BPP<sub>5a</sub>, venne subito isolato uno dei componenti attivi.
 
Siccome il BPP<sub>5a</sub> nell'organismo è molto instabile, cominciò quasi contemporaneamente la ricerca di un inibitore dell'enzima più potente e stabile. Un primo successo si ebbe nel [[1971]], con la scoperta dell'effetto ACE-inibente del nonapeptide [[teprotide]]. Il successivo sviluppo clinico del teprotide venne, però, abbandonato due anni dopo, a causa di mancanza di interesse commerciale da parte dei produttori.
 
Parimenti all'inizio degli anni '70, fu possibile chiarire la struttura attiva dei peptidi ACE-inibitori BPP<sub>5a</sub> e teprotide. Sulla base di queste scoperte, si svilupparono nuovi ACE-inibitori non peptidici. Nel [[1974]], è stato descritto per la prima volta l'ACE-inibitore captopril, nell'ambito di un'importante ricerca di principi attivi ([[Screening]]) dell'azienda farmaceutica [[Squibb]]. Nel [[1981]], il captopril è stato introdotto in terapia come primo ACE-inibitore. Due anni dopo, è stato introdotto sul mercato l'enalapril, il secondo ACE-inibitore.
 
Grazie al grande successo terapeutico ed economico dei farmaci captopril ed enalapril, si è sviluppata una 2ª generazione di ACE-inibitori, disponibili in commercio dall'inizio degli anni '90 (es. lisinopril e ramipril).
 
=== Significato economico ===
In Germania, circa il 20 % della popolazione e circa una persona su due oltre i 55 anni d'età assumono farmaci per il trattamento dell'ipertensione arteriosa. Circa il 35 % dei pazienti ipertesi viene trattato con un ACE-inibitore in [[monoterapia]] e circa il 55 % in [[Terapia di associazione|associazione]] con un altro farmaco antipertensivo.
 
Negli [[Stati Uniti d'America|USA]] nel 2001 sono state prescritte 114 milioni di confezioni di ACE-inibitori. Ciò corrisponde a un fatturato complessivo di circa 4,3 miliardi di [[dollaro statunitense|dollari statunitensi]]. La percentuale maggiore è dovuta alla vendita dell'ACE-inibitore lisinopril (47%), seguito dall'enalapril (17%), dal captopril e dal ramipril (entrambi al 9%). Nel mercato tedesco, caratterizzato dai [[Medicinale equivalente|farmaci generici]], domina invece il farmaco enalapril.
 
== Farmacologia ==
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Nei soggetti di pelle nera tutti gli ACE-inibitori risultano decisamente meno efficaci nel controllo della pressione arteriosa, rispetto all'azione esercitata nei soggetti caucasici. Si deve anche tenere presente che in tali pazienti gli ACE-inibitori possono più facilmente causare la comparsa di [[angioedema]].
 
==== Aspetti di medicina intensiva ====
 
In medicina intensiva, si è dimostrato che i pazienti che vengono trattati con ACE-inibitori prima del ricovero nel reparto di medicina intensiva, spesso richiedono un consumo più elevato di [[catecolamina|catecolamine]], per stabilizzare la pressione arteriosa media. La ragione sarebbe una carenza di [[vasopressina]], da ricondurre alla precedente terapia con ACE-inibitori.
 
Mediante terapia sostitutiva con vasopressina, specialmente nei pazienti che si trovano in un dilemma riguardante le catecolamine, si può spesso ridurre rapidamente il fabbisogno catecolaminico (se non sussistono altre ragioni che giustifichino la bassa pressione arteriosa) e, successivamente, sospendere gradualmente la vasopressina entro 12 - 24 ore.
 
=== Meccanismo d'azione ===
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== Farmaci ==
{{L|farmacologia|marzo 2020}}
Attualmente (febbraio 2014), in Italia sono approvati come medicamenti i seguenti ACE-inibitori (in maiuscolo è indicato il principio attivo, in minuscolo i relativi nomi commerciali):
*[[Benazepril]]: Cibacen, Zinadril cpr 5–10&nbsp;mg; Tenkuoren cpr 10&nbsp;mg; Benazepril (generico) cpr 5–10&nbsp;mg
* BENAZEPRIL
Cibacen, Zinadril cpr 5–10&nbsp;mg
 
*[[Captopril]]: Capoten cpr 25&nbsp;mg; Captopril (generico) cpr 25–50&nbsp;mg
Tenkuoren cpr 10&nbsp;mg
 
Benazepril*[[Cilazapril]]: (generico)Inibace, Initiss cpr 5–105&nbsp;mg
* CAPTOPRIL
Capoten cpr 25&nbsp;mg
 
Captopril*[[Delapril]]; (generico)Delaket 15-30 cpr 25–5015–30&nbsp;mg
* CILAZAPRIL
Inibace, Initiss cpr 5&nbsp;mg
* DELAPRIL
Delaket 15-30 cpr 15–30&nbsp;mg
* ENALAPRIL
Converten, Enapren, Lanex, Naprilene, Silverit cpr 5–20&nbsp;mg
 
*[[Enalapril]]: Converten, Enapren, Lanex, Naprilene, Silverit cpr 5–20&nbsp;mg; Enalapril (generico) cpr 5–20&nbsp;mg
* FOSINOPRIL
Fosipres
cpr 10–20&nbsp;mg
 
*[[Fosinopril]]: Fosipres cpr 10–20&nbsp;mg; Eliten, Tensogard cpr 20&nbsp;mg; Fosinopril (generico) cpr 20&nbsp;mg
 
*[[Lisinopril]]: Nosilix cpr 5&nbsp;mg; Alapril, Prinivil, Listen, Zestril cpr 5–20&nbsp;mg; Lisinopril (generico) cpr 5–20&nbsp;mg
Fosinopril (generico) cpr 20&nbsp;mg
* LISINOPRIL
Nosilix cpr 5&nbsp;mg
 
Alapril,*[[Moexipril]]: Prinivil, Listen, ZestrilFemipres cpr 5–2015&nbsp;mg
 
*[[Perindopril]]: Prenessa cpr 4–8&nbsp;mg; Coversyl, Procaptan cpr 5–10&nbsp;mg; Perindopril (generico) cpr 4–8&nbsp;mg
Lisinopril (generico) cpr 5–20&nbsp;mg
* MOEXIPRIL
Femipres cpr 15&nbsp;mg
* PERINDOPRIL
Prenessa cpr 4–8&nbsp;mg
 
*[[Quinapril]]: Accuprin, Acequin, Quinazil cpr 5–20&nbsp;mg; Quinapril (generico) cpr 5–20&nbsp;mg
Coversyl, Procaptan cpr 5–10&nbsp;mg
 
*[[Ramipril]]: Eclipse, Herzatec, Norapril, Quark, Triatec, Unipril cpr 2.5-5-10&nbsp;mg; Krupil cpr 5–10&nbsp;mg; Ramipril (generico) cpr 2.5-5-10&nbsp;mg
Perindopril (generico) cpr 4–8&nbsp;mg
* QUINAPRIL
Accuprin, Acequin, Quinazil cpr 5–20&nbsp;mg
 
Quinapril*[[Spirapril]]: (generico)Setrilan cpr 5–206&nbsp;mg
* RAMIPRIL
Eclipse, Herzatec, Norapril, Quark, Triatec, Unipril cpr 2.5-5-10&nbsp;mg
 
*[[Trandolapril]]: Gopten cpr 0.5–2&nbsp;mg; Trandolapril (generico) cpr 2&nbsp;mg
Krupil cpr 5–10&nbsp;mg
 
Ramipril*[[Zofenopril]]: Bifril, Zantipres, Zopranol cpr 7.5–30&nbsp;mg; Zofenopril (generico) cpr 2.5-5-1030&nbsp;mg
* SPIRAPRIL
Setrilan cpr 6&nbsp;mg
* TRANDOLAPRIL
Gopten cpr 0.5–2&nbsp;mg
 
Trandolapril (generico) cpr 2&nbsp;mg
* ZOFENOPRIL
Bifril, Zantipres, Zopranol cpr 7.5–30&nbsp;mg
 
Zofenopril (generico) cpr 30&nbsp;mg
 
== Storia ==
La prima pietra per lo sviluppo degli ACE-inibitori venne posta nel [[1956]] da [[Leonard T. Skeggs]], con la spiegazione della funzione dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE). All'inizio, il significato di questo enzima per la regolazione della pressione arteriosa venne sottovalutato.
 
A 14 anni dalla scoperta dell'enzima di conversione dell'angiotensina ([[1970]]), il [[farmacologo]] [[Sergio H. Ferreira]] trovò che il veleno del serpente Bothrops jararaca (''ferro di lancia'') causava in vitro inibizione di questo enzima. Con il pentapeptide contenuto in questo [[veleno di serpente]], BPP<sub>5a</sub>, venne subito isolato uno dei componenti attivi.
 
Siccome il BPP<sub>5a</sub> nell'organismo è molto instabile, cominciò quasi contemporaneamente la ricerca di un inibitore dell'enzima più potente e stabile. Un primo successo si ebbe nel [[1971]], con la scoperta dell'effetto ACE-inibente del nonapeptide [[teprotide]]. Il successivo sviluppo clinico del teprotide venne, però, abbandonato due anni dopo, a causa di mancanza di interesse commerciale da parte dei produttori.
 
Parimenti all'inizio degli anni '70, fu possibile chiarire la struttura attiva dei peptidi ACE-inibitori BPP<sub>5a</sub> e teprotide. Sulla base di queste scoperte, si svilupparono nuovi ACE-inibitori non peptidici. Nel [[1974]], è stato descritto per la prima volta l'ACE-inibitore captopril, nell'ambito di un'importante ricerca di principi attivi ([[Screening]]) dell'azienda farmaceutica [[Squibb]]. Nel [[1981]], il captopril è stato introdotto in terapia come primo ACE-inibitore. Due anni dopo, è stato introdotto sul mercato l'enalapril, il secondo ACE-inibitore.
 
Grazie al grande successo terapeutico ed economico dei farmaci captopril ed enalapril, si è sviluppata una 2ª generazione di ACE-inibitori, disponibili in commercio dall'inizio degli anni '90 (es. lisinopril e ramipril).
 
== Significato economico ==
In Germania, circa il 20 % della popolazione e circa una persona su due oltre i 55 anni d'età assumono farmaci per il trattamento dell'ipertensione arteriosa. Circa il 35 % dei pazienti ipertesi viene trattato con un ACE-inibitore in [[monoterapia]] e circa il 55 % in [[Terapia di associazione|associazione]] con un altro farmaco antipertensivo.
 
Negli [[Stati Uniti d'America|USA]] nel 2001 sono state prescritte 114 milioni di confezioni di ACE-inibitori. Ciò corrisponde a un fatturato complessivo di circa 4,3 miliardi di [[dollaro statunitense|dollari statunitensi]]. La percentuale maggiore è dovuta alla vendita dell'ACE-inibitore lisinopril (47%), seguito dall'enalapril (17%), dal captopril e dal ramipril (entrambi al 9%). Nel mercato tedesco, caratterizzato dai [[Medicinale equivalente|farmaci generici]], domina invece il farmaco enalapril.
 
== Alternative ==
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Un altro nuovo sito d'attacco è l'[[inibitore enzimatico|inibizione]] della [[renina]], enzima prodotto nel [[rene]], responsabile della sintesi dell'angiotensina I. Aliskiren è un inibitore selettivo di questo enzima e del tutto recentemente è stato introdotto in commercio anche in Italia.
 
== Aspetti di medicina intensiva ==
 
In medicina intensiva, si è dimostrato che i pazienti che vengono trattati con ACE-inibitori prima del ricovero nel reparto di medicina intensiva, spesso richiedono un consumo più elevato di [[catecolamina|catecolamine]], per stabilizzare la pressione arteriosa media. La ragione sarebbe una carenza di [[vasopressina]], da ricondurre alla precedente terapia con ACE-inibitori.
Mediante terapia sostitutiva con vasopressina, specialmente nei pazienti che si trovano in un dilemma riguardante le catecolamine, si può spesso ridurre rapidamente il fabbisogno catecolaminico (se non sussistono altre ragioni che giustifichino la bassa pressione arteriosa) e, successivamente, sospendere gradualmente la vasopressina entro 12 - 24 ore.
 
== Bibliografia ==