Antonino Faà di Bruno (attore): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 50:
Accanto alle numerose partecipazioni [[cinema]]tografiche, che fece sino alla fine dei suoi giorni, Antonino Faà di Bruno amava trascorrere la maggior parte del suo tempo nella dimora di campagna di famiglia, ad [[Istia d'Ombrone]], [[Grosseto]], fuori dai clamori e dalla vita pubblica.
 
Morì ad [[Alessandria]] il 3 maggio 1981, all'età di 70 anni, per complicazioni dovute a un [[trauma cranico]], che si era procurato venendo investito da un [[autobus]]<ref>{{collegamento interrotto|[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1050_01_1981_0106_0024_18419610/ Articolo su La Stampa]}}</ref> nei pressi della sua abitazione. Solo qualche mese prima aveva finito di girare il suo ultimo [[film]], ''[[Una vacanza bestiale]]'' ([[1980]]) di [[Carlo Vanzina]]. La sua ultima apparizione fu nella terza puntata del film tv ''[[Il minestrone]]'' ([[1981]]) di [[Sergio Citti]]. Alla sua morte lasciò la moglie e le due figlie adottive Camilla e Costanza, già sposate all'epoca dei fatti. Il suo nome tornò agli onori della cronaca alcuni mesi dopo la sua scomparsa, quando la moglie Anna Maria denunciò una colossale [[truffa]] pluri-milionaria di cui il marito sarebbe stato vittima poco tempo prima della morte.<ref>{{collegamento interrotto|[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,1055_01_1981_0248_0037_15249728/ Articolo su La Stampa]}}</ref>
 
== Onorificenze ==