Software libero: differenze tra le versioni

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Dal 1970 la situazione cambiò: il software diventava sempre più complesso e difficile da realizzare e le aziende iniziarono a non distribuire i codici sorgenti e ad obbligare i propri dipendenti a non rivelare nulla per non avvantaggiare la concorrenza; inoltre con il crollo dei costi dell'hardware, lo sviluppo commerciale del software divenne un business notevole ed il codice sorgente divenne sempre più un investimento prezioso che poteva da un lato far acquisire una fetta di tale mercato in rapida crescita e dall'altro legare i propri utenti al proprio software mantenendo il segreto sui metodi utilizzati per lo sviluppo di sistemi e applicazioni.
 
L'industria del software iniziò così ad utilizzare misure tecniche (come ad esempio la distribuzione di copie di programmi per computer solo in binario) per impedire agli utenti di computer di essere in grado di studiare e adattare il software come meglio credevano.
 
Nel 1980, venne emessa la ''US Software Copyright Act'', che introduce la tutela del diritto d'autore anche per il software, inerente a copia, modifica e distribuzione. Questa scelta è stata favorita dalla lobby dei produttori hardware, in primo luogo dalla [[IBM]]. In questo modo le aziende cominciarono ad utilizzare la legge sul [[diritto d'autore]] per impedire ai concorrenti di leggere e modificare i loro prodotti, assicurandosi il controllo dei propri clienti che, senza più poter vedere e modificare il codice sorgente del software, non potevano più adattarlo alle loro esigenze, ma dovevano chiedere alle aziende di farlo per loro.
 
Nel 1981 si stabilisce un precedente riguardo il diritto d'autore vigente sul software, ciò in seguito all'esito della sentenza [[Diamond v. Diehr]].
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Nella sua dichiarazione iniziale del progetto e del suo scopo, Stallman ha espressamente citato, come motivazione, la sua opposizione alla richiesta di accettare i vari accordi di non divulgazione e le licenze restrittive dei software che vietano la libera condivisione di software-sviluppo potenzialmente redditizio, un divieto che è direttamente in contrasto con la tradizionale [[etica hacker]].
Infatti egli crea la definizione di software libero definendolo attraverso [[#Le "quattro libertà"|le "quattro libertà"]]:
 
L’accesso al codice sorgente diventa prerequisito del concetto di software libero.
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== Descrizione ==
[[File:Wikimania stallman keynote2.jpg|miniatura|[[Richard Stallman]] durante il suo intervento a [https://wikimania2005.wikimedia.org/wiki/Main_Page Wikimania 2005] ([[Francoforte sul Meno]])]]
Il software libero rispetta la libertà degli utenti. Ciò significa che gli utenti hanno la libertà di eseguire, copiare, studiare, distribuire, migliorare, modificare il software. Per capire tale concetto di libertà si dovrebbe pensare al concerto di “libertà di parola”: una libertà che tutti hanno il diritto di avere.
 
La parola ''libero'' tuttavia non implica la possibilità di utilizzare tale software in maniera indiscriminata: il software libero è comunque soggetto ad una ''[[Licenza (informatica)|licenza d'uso]]'', a differenza ad esempio del software di [[pubblico dominio]].
 
Rispetto al [[software proprietario]], il software libero si basa su un diverso modello di licenza, su un diverso modello di sviluppo e su un diverso modello economico.
 
Esso si contrappone quindi al software proprietario ed è differente dalla concezione [[open source]], incentrandosi sulla libertà dell'utente e non solo sull'apertura del [[codice sorgente]], che è comunque un pre-requisito del software libero.<ref name=":0">{{Cita web
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=== Denominazione ===
{{Vedi anche|Free and Open Source Software}}
La FSF consiglia di utilizzare il termine "software libero", piuttosto che "[[Software Open-source|software open source]]", perché, come essa afferma in un documento sulla filosofia del software libero, quest'ultimo termine e la campagna di marketing associato ad esso si concentra sulle questioni tecniche di sviluppo del software, evitando la questione della libertà degli utenti. La FSF rileva inoltre che "Open Source" ha esattamente un significato specifico nell’inglese comune, vale a dire che "è possibile guardare il codice sorgente." Stallman afferma tuttavia che il termine "software libero" può portare a due interpretazioni differenti, una delle quali è coerente con la definizione FSF di Software libero, così da esservi almeno qualche possibilità di essere inteso correttamente, a differenza del termine "Open Source".<ref name=":0" /> Stallman ha anche affermato che, considerare i vantaggi pratici del software libero equivale a valutare i vantaggi pratici del non essere ammanettato, nel senso che non è necessario per un individuo considerare delle ragioni pratiche al fine di rendersi conto che essere ammanettato limita la propria libertà.<ref>{{Cita web|url=https://www.gnu.org/philosophy/practical.html|titolo=I vantaggi del software libero|autore=[[Richard Stallman]]|sito=GNU}}</ref> "Libre" è un termine spesso usato per evitare l'ambiguità dell’aggettivo "free" in lingua inglese e l'ambiguità con l'uso precedente del "software libero", come software di pubblico dominio.<ref>{{Cita news|autore=Tom Shae|url=https://books.google.de/books?id=yy8EAAAAMBAJ&lpg=PA31&ots=IdSaFSmKVK&dq=us%20government%20public%20domain%20software&hl=de&pg=PA31#v=onepage&q=us%20government%20public%20domain%20software&f=false|titolo=Free Software - Free software is a junkyard of software spare parts|pubblicazione=[[InfoWorld]]|data=23 Giugnogiugno 1983}}</ref>
 
=== Le "quattro libertà" ===
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Esiste una gran quantità di licenze di software libero, ma le più utilizzate
 
I tipi di licenze libere:
 
'''Strong copyleft'''
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=== Criteri licenze utilizzate per la distribuzione di software (OSI - FSF) ===
La [[Open Source Initiative]] (OSI) e la [[Free Software Foundation]] (FSF) hanno valutato con determinati criteri le licenze utilizzate per la distribuzione di software. Nonostante ciò, non tutte le licenze, persino quelle approvate dalla OSI, vengono considerate libere (free) dalla FSF, che invece considera libere e compatibili con la GPL alcune licenze non approvate dalla OSI. Questa differenza è influenzata da un differente modus operandi : le licenze vengono approvate dalla OSI dietro richiesta di chi le ha scritte, mentre la FSF ha fornito il proprio giudizio spontaneamente, per fare chiarezza riguardo alla compatibilità con la GPL e per ribadire il proprio concetto di "libero".
 
Un approfondimento riguardo le specifiche licenze è consultabile sulla pagina relativa alla [[Comparazione di licenze di software libero]] in cui appare un elenco delle licenze approvate dalla OSI o giudicate free dalla FSF.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.gnu.org/home.it.html|GNU.org}}
* {{cita web|https://www.fsf.org/|Free Software Foundation|lingua=en}}