John Nash: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== L'infanzia ===
John Forbes Nash, Jr. nacque nel 1928 a [[Bluefield (Virginia Occidentale)|Bluefield]], nella [[Virginia Occidentale]], da John Forbes Nash, Sr. e da Margaret Virginia Martin. Il padre nacque nel [[1892]] in [[Texas]] ed ebbe un'infanzia infelice poiché il padre Alexander Quincy Nash era una persona instabile, bevitore e donnaiolo, che abbandonò la moglie e i tre figli per fare una vita randagia. Invece Martha Nash, la madre di John Senior, era dotata di grande energia e intelligenza. Quando si divise dal marito, prese a lavorare come amministratrice per il Baylor College di Belton, mantenendo da sola la famiglia. John Senior, rimasto senza padre, trovò conforto nelle scienze, frequentò una scuola propedeutica nell'esercito e si iscrisse alla facoltà di [[Ingegneria elettrica|ingegneria elettrotecnica]] della [[Texas A&M University]], dove si laureò nel {{citazione necessaria|1914}}. Durante la [[prima guerra mondiale]] prestò servizio come tenente nella logistica del 144º Reggimento fanteria in [[Francia]]. Al ritorno insegnò per un anno ingegneria all'università del Texas, dopodiché lavorò per l'Appalachian Power Company di Bluefield per i successivi trentotto anni. Margaret Virginia Martin studiò inglese, francese, tedesco e latino al Martha Washington College e all'università del West Virginia, diplomandosi a 16 anni.<ref>Nasar, [[John Nash#Bibliografia|''op. cit.'']], pagpp. 24-25.</ref>
 
John Nash già da piccolo rivelò un [[carattere (psicologia)|carattere]] solitario, [[introversione|introverso]] e un po' stravagante. Chi lo conobbe lo descrisse come un ragazzo singolare, più interessato ai libri che al gioco con i coetanei. Il clima familiare, tuttavia, era sostanzialmente sereno, con i genitori che non mancavano di dimostrargli il loro affetto; la madre gli aveva insegnato a leggere quando John aveva 4 anni d'età. Dopo qualche anno nacque la sorella Martha. Grazie a lei Johnny, come veniva chiamato in famiglia, riuscì a integrarsi un po' di più con i coetanei, riuscendo anche a farsi coinvolgere nei giochi usuali dell'infanzia. Tuttavia, mentre gli altri tendevano a giocare insieme, Johnny preferiva rimanere per conto proprio in salotto a leggere libri. Il padre inoltre lo trattava da adulto, fornendogli libri di scienza anziché libri per l'infanzia. I genitori, quando aveva 8 anni, lo spingevano verso attività sociali, come mandarlo al campeggio dei [[boy scout]], alle lezioni domenicali di catechismo, alla scuola di danza e alla John Alden Society, una scuola di galateo. In quarta elementare prese il suo primo sette in matematica. All'età di 14 anni lesse il libro ''I grandi matematici'' di [[Eric Temple Bell]], dove in particolare catturò la sua curiosità il [[Piccolo teorema di Fermat|teorema di Fermat]] sui [[numeri primi]] e ne escogitò una dimostrazione.<ref>Eric Temple Bell. ''I grandi matematici''. Rizzoli, 1997. Asin B0067C1FSQ.</ref><ref>Nasar, [[John Nash#Bibliografia|''op. cit.'']], pagpp. 28-33.</ref>
 
Anche la sua frequenza scolastica fu problematica, perlomeno inizialmente. Gli insegnanti non si accorsero del suo [[Genio (filosofia)|genio]] e dei suoi talenti; anzi, la sua mancanza di abilità sociali lo mise in cattiva luce nei confronti del corpo docente. Nash era probabilmente annoiato dalla scuola, un caso non raro, visto che anche una personalità come [[Albert Einstein]] era altrettanto insofferente verso le tradizionali istituzioni scolastiche.<ref name="MacTutor" />
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Al liceo, invece, la sua superiorità intellettuale sui compagni gli servì soprattutto per ottenere considerazione e rispetto. Ottenne una prestigiosa borsa di studio, la George Westinghouse Scholarship, e si recò nel [[1945]] a [[Pittsburgh]], all'[[Università Carnegie Mellon]], per studiare [[ingegneria chimica]]. Appena dopo sei mesi, però, il suo interesse per la [[matematica]] lo allontanò dalla chimica. Su consiglio del direttore del dipartimento di matematica John Lighton Synge e di altri professori, John cambiò indirizzo, scegliendo matematica. In questo campo mostrò abilità eccezionali, specialmente nella soluzione di problemi complessi.
Frequentò il corso di [[topologia]] di Albert Tucker e i corsi di [[calcolo tensoriale]] e [[Matematica della relatività generale|relatività]] tenuti da Synge. I professori lo spinsero verso la carriera accademica.
Al di fuori di questo ambito, invece, si comportava in modo sempre più eccentrico. Non riuscì a instaurare rapporti di amicizia né con donne né con uomini. I suoi compagni di università lo consideravano strano e socialmente inetto.<ref>Nasar, [[John Nash#Bibliografia|''op. cit.'']], pagpp. 39-41.</ref>
 
Partecipò due volte alla William Lowell Putnam Mathematical Competition, un premio molto ambito, ma non riuscì ad arrivare tra i primi cinque e fu per lui una grande delusione, di cui parlerà anche dopo vari anni.
Quando frequentava il corso di [[ricerca operativa]] di Richard Duffin, nell'autunno del 1947, dopo una lezione Nash si mise a parlare del [[Teorema del punto fisso di Brouwer|teorema di Brouwer]] e lo dimostrò usando il metodo per assurdo. Nash tentava di risolvere i problemi mettendoli in numeri come faceva [[Srinivasa Ramanujan|Ramanujan]].<ref>Nasar, [[John Nash#Bibliografia|''op. cit.'']], pagpp. 41-44.</ref>
 
Si laureò in matematica nel [[1948]] e ricevette offerte di [[borsa di studio]] per un [[dottorato]] dalle [[Università di Harvard]], [[Università di Princeton|Princeton]], [[Università di Chicago|Chicago]] e [[Università del Michigan|Michigan]]. [[Solomon Lefschetz]], direttore della facoltà di Princeton, gli offrì la John S. Kennedy, la borsa di studio più prestigiosa del dipartimento, di 1.150 dollari all'anno, che coprivano 450 dollari per i corsi, 200 dollari per l'affitto della camera, 14 dollari a settimana per i pasti e per le spese. Nash scelse Princeton, dove entrò nel settembre del 1948.<ref>Nasar, [[John Nash#Bibliografia|''op. cit.'']], pagpp. 45-47.</ref> A Princeton insegnavano, fra gli altri, [[Albert Einstein]] e [[John von Neumann]]. Nella lettera di presentazione che Nash portò a Princeton, vi era scritta solo una frase, scritta dal rettore: «Quest'uomo è un genio»<ref>{{Cita libro|autore= Harold W. Kuhn|autore2= Sylvia Nasar|titolo= The Essential John Nash|anno= 2007|editore= Princeton University Press|capitolo= introduzione|url_capitolo = https://press.princeton.edu/chapters/i7238.pdf|p=xI|ISBN= 978-0-691-09610-0|accesso=27 settembre 2014}}</ref>.
 
=== Gli anni a Princeton ===
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Il 2 settembre 1952 Nash conobbe Eleanor Stier con la quale ebbe un figlio, John David Stier, che nacque il 19 giugno 1953, ma non la volle sposare. Nash non volle neppure aiutarla economicamente e non riconobbe il figlio, anche se si occupò saltuariamente di lui<ref name="MacTutor" /> e in tarda età gli offrì di dargli il proprio cognome, cosa che John David rifiutò.
 
Nell'estate del 1954, Nash fu arrestato in una un'operazione di polizia contro gli omosessuali. Fu licenziato dalla [[RAND Corporation]].<ref name="MacTutor" />
 
Nel 1957 visitò il [[Courant Institute]], dove incontrò [[Louis Nirenberg]], che lo introdusse ad alcuni problemi sulle [[equazioni differenziali alle derivate parziali]]. In questo campo ottenne un risultato straordinario, legato a uno dei famosi [[problemi di Hilbert]], per il quale avrebbe potuto essere premiato con la [[medaglia Fields]]. Tuttavia il matematico [[Ennio De Giorgi]], di cui Nash ignorava i risultati, aveva già risolto lo stesso problema pochi mesi prima in maniera indipendente. Al conferimento del [[Premio Nobel per l'economia|Nobel]], lo stesso Nash dichiarò: «Fu De Giorgi il primo a raggiungere la vetta».
 
Cominciò anche a occuparsi delle questioni legate all'interpretazione della [[meccanica quantistica]]: anni dopo dichiarò che probabilmente l'impegno che mise in questa impresa fu causa dei suoi primi disturbi mentali.<ref>Nasar, [[John Nash#Bibliografia|''op. cit.'']], pagp. 203</ref>
 
Nel febbraio del 1957, a Washington D.C., Nash sposò Alicia Larde, una studentessa che assisteva a una sua lezione al MIT.
 
Nel 1958, Nash fu segnalato dalla rivista [[Fortune]] per la teoria dei giochi, la geometria algebrica e la teoria non lineare, definendolo il più brillante matematico della giovane generazione, che lavoravano tanto nel campo della matematica pura quanto in quello della matematica applicata.
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Nash e i suoi familiari dovettero convivere con la [[schizofrenia]] per più di trent'anni. Con i ricoveri cominciò un periodo lunghissimo della sua vita, in cui alternò momenti di lucidità, durante i quali riusciva a lavorare, raggiungendo risultati assai significativi anche se non del livello dei suoi precedenti, a crisi in cui la sua salute mentale sembrava seriamente deteriorata. I [[delirio|deliri]] più ricorrenti riguardavano visioni di messaggi criptati provenienti da [[extraterrestri]] o da spie russe, o la convinzione di essere l'imperatore dell'[[Antartide]] o il piede sinistro di [[Dio]], o il capo di un [[Governo mondiale|governo universale]].
 
Nell'inverno del 1959 il primo segno visibile della malattia di Nash apparve quando aveva trent'anni ed era professore al MIT. Nash entrò nella sala professori con il [[New York Times]] in mano e disse a tutti i presenti che l'articolo in alto a sinistra della prima pagina conteneva un messaggio cifrato da abitanti in un'altra galassia che solo lui sapeva decifrare. I colleghi di Nash pensarono che stesse scherzando.<ref>{{en}} {{Cita|Nasar}} ''op. cit''., pagp. 19. Intervista ad Hartley Rogers. 16 febbraio 1997.</ref>
Mentre era al MIT, Nash subì l'influsso della [[caccia alle streghe]] nel periodo [[Maccartismo|maccartista]], vedendo cripto-comunisti ovunque. Poi, iniziò a pensare che fosse un uomo di grande importanza religiosa e a sentire le voci, come se qualcuno gli telefonasse in testa e si opponesse alle sue idee.<ref name="MacTutor"/> Sua moglie Alicia decise di aiutarlo cercando di convincerlo a farsi ricoverare ma, dopo il rifiuto di Nash, firmò per un ricovero coatto.
 
Nash fu ricoverato per la prima volta nel 1959 a Belmont, nelle vicinanze di [[Boston]], presso la clinica privata McLean Hospital, collegata alla Harvard Medical School. Dopo una un'anamnesi molto accurata, venne posta diagnosi di [[Schizofrenia#Classificazione|schizofrenia paranoide]] e trattato con [[clorpromazina]]. Nash era convinto di essere un prigioniero politico e voleva scappare.
 
Dopo le dimissioni dal suo posto di professore al MIT, si recò in Svizzera e Francia.
 
Nel 1961, Nash fu ricoverato per la seconda volta, presso l'ospedale statale Trenton State Hospital nel [[New Jersey]].
Nash fu sottoposto cinque giorni a settimana per sei settimane consecutive allo shock insulinico. Questo ricovero creò una frattura tra John e Alicia, che culminò nel divorzio nel 1962.
 
Nel 1963, a Belle Meade, a soli otto chilometri a nord di Princeton, Nash fu ricoverato per la terza volta presso la Carrier Clinic.
 
Dal 30 marzo 1964, a Princeton, Nash fu ricoverato per la quarta volta presso la Carrier Clinic,<ref>{{en}} [http://www.carrierclinic.org/ ''Carrier Clinic'']. sito ufficiale.</ref> sottoponendosi a un trattamento psicoterapeutico con il dottor Howard Mele, da affiancare alla terapia psicofarmacologica con [[clorpromazina]]. Era la prima volta che Nash aveva accettato di farsi curare ambulatorialmente dall'inizio della sua malattia. Mele pensava che relazioni positive più le terapie facessero meraviglie e ha contribuito ad avviare Nash a rapporti con altre persone.<ref>{{en}} {{Cita|Nasar}} ''op. cit''., pagp. 146.</ref> La degenza durò sette mesi.
 
Nel mese di aprile 1964 Milnor propose a Nash di insegnare provvisoriamente il seguente autunno e nella primavera.