Guerra dei cent'anni: differenze tra le versioni

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==== Preludio: il periodo di pace tra il 1360 e il 1369 ====
 
A seguito del trattato di pace, l'Inghilterra tratteneva come prigionieri alcuni ostaggi francesi in attesa del pagamento del riscatto stabilito. Tra di essi vi era no due dei figli del re Giovanni II, diversi principi e nobili, quattro abitanti di Parigi e due cittadini di ciascuna delle diciannove principali città della Francia. Nel frattempo il re si adoperava per raccogliere fondi per pagare il riscatto. Nel 1362 uno degli ostaggi, il figlio [[Luigi I d'Angiò]], mentre si trovava a [[Calais]] fuggì dalla prigionia. Giovanni II per senso dell'onore si sentì obbligato a rientrare nuovamente in Inghilterra come prigioniero.<ref name=Britannica1911>{{simbolo|Wikisource-logo.svg|14}} {{cita libro |lingua=en |voce=[[s:en:1911 Encyclopædia Britannica/Brétigny|Brétigny]] |autore=Hugh Chisholm |titolo=[[Enciclopedia Britannica]] |ed=XI |editore=Cambridge University Press |anno=1911}}</ref><ref name=C46>{{cita|Contamine, 2007|p. 46}}.</ref>
 
[[File:Sacre Charles5 France 01.jpg|thumb|[[Carlo V di Francia]] sul trono]]
 
A peggiorare ulteriormente le cose c'erano i continui tentativi di [[Carlo il Malvagio]], re di [[Navarra]], di ottenere la corona che perduravano fin dal 1354. Nel 1363 Carlo colse l'apparente momento favorevole, dovuto alla prigionia di Giovanni II e alla debolezza politica del [[Delfino di Francia]], per rinnovare le sue pretese reali.<ref>{{cita|Wagner, 2006|pp. 102-103}}.</ref> Sebbene non esistesse un trattato formale, Edoardo III d'Inghilterra appoggiò le mosse di Carlo rallentando deliberatamente i negoziati di pace. L'anno successivo, re Giovanni II morì a Londra, mentre si trovava ancora prigioniero degli inglesi e così il figlio [[Carlo V di Francia|Carlo V]] gli successe alla corona di Francia.<ref>{{cita|Contamine, 2007|pp. 47-48}}.</ref> Il 7 maggio 1364, tre giorni prima della sua incoronazione, la Navarra di Carlo il Malvagio subì una schiacciante sconfitta nella [[battaglia di Cocherel]] da parte delle truppe francesi condotte da [[Bertrand du Guesclin]].<ref>{{cita|Wagner, 2006|pp. 86}}.</ref> Nell'anno successivo, con il [[primo trattato di Guérande]] in cui si confermava [[Giovanni V di Bretagna|Giovanni V]] [[duca di Bretagna]] si mise fine alla guerra di successione bretone.<ref>{{cita|Contamine, 2007|p. 48}}.</ref>
 
Una volta salito al trono Carlo V di Francia si ritrovò a fronteggiare una situazione difficile: la Francia era nel pieno di una vasta crisi economica, un terzo del regno era controllato dagli inglesi e le rivolte contadine ed autonomiste (come quelle fiamminghe) si susseguivano senza sosta, anche a causa degli aiuti inviati dall'Inghilterra agli insorti. Un altro grande problema dei problemi del regno fu il diffondersi di fenomeni di [[brigantaggio]] dovuti alla grande smobilitazione di truppe (le cosiddette ''Grandes compagnies'', vere e proprie armate di briganti che terrorizzavano le popolazioni, rubando ed uccidendo sul loro passaggio). Nonostante tutti questi gravi problemi che mettevano il regno di Francia in ginocchio, Carlo V stabilì che occorreva riprendere le armi per riconquistare le terre perdute e, per fare ciò, fece ricorso ad un pretesto.<ref>{{cita|Contamine, 2007|pp. 48-50}}.</ref><ref name=C46/>
 
==== Il conflitto riprende ====