Guerra dei cent'anni: differenze tra le versioni
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[[File:Doutielt3.jpg|thumb|sinistra|Rappresentazione della [[peste]] che colpì [[Tournai]] nelle cronache di [[Gilles Li Muisis]]. La [[peste nera]] bloccò per un periodo le operazioni belliche]]
L'epidemia, partita probabilmente dall'[[altopiano della Mongolia]], arrivò nel 1347 arrivò in [[Sicilia]] e da lì si propagò in tutta Europa fino al 1353 quando i focolai della malattia si ridussero fino a scomparire.<ref>{{Cita|Frari, 1840|pp. 296-298}}</ref> Secondo studi moderni la peste nera uccise almeno un terzo della popolazione del continente, provocando verosimilmente quasi 20 milioni di vittime.<ref name=U70>{{cita|Ujvari, 2002|p. 70}}</ref>
Nel frattempo, il 26 agosto 1350, il re Filippo VI morì lasciano il trono di Francia al figlio [[Giovanni II di Francia|Giovanni II, detto il Buono]]. Il nuovo re, conscio dei gravi insuccessi colti dal padre, si preoccupò di riorganizzare l'esercito e in particolare alla cavalleria; a tal scopo istituì l'[[Ordine della Stella]] in risposta all'analogo [[Ordine della Giarrettiera]] creato da Edoardo d'Inghilterra.<ref>{{cita|Contamine, 2007|pp. 32-33}}.</ref> Negli anni successivi, complice la peste, gli eventi bellici furono assai rari e perlopiù relegati a piccoli scontri spesso a favore dei francesi, con gli inglesi che dovettero rinunciare anche alla sottomissione delle città fiamminghe.<ref>{{cita|Contamine, 2007|pp. 32, 34}}.</ref> Tuttavia Edoardo III riuscì ad instaurare un'alleanza con il [[re di Navarra]] [[Carlo II di Navarra|Carlo II, detto il Malvagio]].<ref>{{cita|Contamine, 2007|p. 34}}.</ref> L'intensa attività diplomatica svolta nel frattempo non riuscì a trovare nessuna soluzione che mettesse d'accordo i contendenti e alla fine, con la rinuncia di Giovanni a tentare altre trattative, il conflitto riprese.<ref>{{cita|Contamine, 2007|pp. 34-35}}.</ref>
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Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i combattimenti durante la Guerra dei Cent'anni causarono un numero limitato di morti dirette. Considerata la durata del periodo vi è stato un relativamente esiguo numero di battaglie che raramente hanno coinvolto più di {{formatnum:10000}} uomini; spesso causando poche vittime per via dell'usanza del tempo di risparmiare i prigionieri per ottenere un riscatto. Tuttavia a [[Poitiers]] o [[Azincourt]], gli inglesi, desiderando indebolire in modo duraturo la cavalleria francese, non fecero alcun prigioniero, il che ebbe la conseguenza di decimare pesantemente la nobiltà francese. Alcuni autori hanno stimato che il 40% della cavalleria francese scomparve durante la Battaglia di Poitiers (1356) e almeno il 70% ad Azincourt.<ref name="Jacques Dupaquier367">{{Cita libro|cid= |lingua= fr |autore1= Jacques Dupâquier |titolo= Histoire de la population française |città= Paris |editore= PUF |data= 1988 |réimpression= 1995, éd. Quadrige |tome= 1 |p= 367 |formato= <!-- sur ''xxx'' --> }}.</ref> Questo comportò ad un notevole rinnovamento della nobiltà, la qual cosa contribuì alla sua perdita di potere: nella [[Beauce]], per esempio, nel 1500, solo il 19% dei nobili poteva vantare un'origine del titolo anteriore al [[XVI secolo]].<ref name="bourq.p.26">Laurent Bourquin, p. 26.</ref>
Ben più devastante della guerra fu la [[peste nera]] che si colpì l'Europa tra il 1357 e il 1353, ma che continuò a ripresentarsi ad intervalli relativamente costanti fino alla metà del [[XV secolo]], portandosi via circa il 30% della sua popolazione.<ref
== Ruolo delle popolazioni basche e bretoni nella guerra ==
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