Carlo Alberto dalla Chiesa: differenze tra le versioni

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Fu destinato poi in [[Campania]], al Comando Compagnia di [[Casoria]] [[Città metropolitana di Napoli|(Napoli)]], dove nel [[1947]] nacque la figlia [[Rita dalla Chiesa|Rita]]. Durante la permanenza a Casoria si distinse nelle operazioni di lotta al [[banditismo]]; per questo motivo nel [[1949]] fu inviato in [[Sicilia]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/settembre/02/Carlo_Alberto_Dalla_Chiesa_lezione_co_0_0209024905.shtml «Io, Carlo Alberto dalla Chiesa, e la lezione ignorata di mio nonno»] [[Corriere della Sera]] - 2 settembre [[2002]]</ref>, al [[Comando forze repressione banditismo]], agli ordini del colonnello [[Ugo Luca]], formazione interforze costituita per eliminare le bande di criminali nell'isola, come quella del bandito [[Salvatore Giuliano]]. Qui comandò il Gruppo Squadriglie di [[Corleone]] e svolse ruoli importanti e di grande delicatezza come quello di Capo di stato maggiore, meritando peraltro una [[medaglia d'argento al valor militare]].<ref name="difesa">[http://www.difesa.it/Ministro/Compiti+e+Attivita/dettaglio+interventi.htm?DetailID=199 XX Anniversario della morte del generale Carlo Alberto dalla Chiesa] [[Ministero della difesa]]</ref> Nel novembre del [[1949]], a [[Firenze]], nacque il suo secondo figlio [[Nando dalla Chiesa|Nando]]. Il 23 ottobre 1952, sempre a Firenze, nacque la terza figlia, [[Simona dalla Chiesa|Simona]].
 
Da [[capitano]], indagò sulla scomparsa a [[Corleone]], poi rivelatasi [[omicidio]], del [[sindacalista]] [[Partito Socialista Italiano|socialista]] [[Placido Rizzotto]], giungendo a indagare e incriminare l'allora emergente ''boss'' della [[mafia]] [[Luciano Liggio]].<ref>{{Cita web|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1040685|titolo=L'ANALISI LA FINE DI UN'ERA.|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=16 gennaio 1993|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/03/12/news/dalla_chiesa_sapeva_dov_era_rizzotto_ma_il_ministero_gli_neg_i_fondi-31429307/|titolo=Dalla Chiesa sapeva dov'era Rizzotto ma il ministero gli negò i fondi|autore=Romina Marceca|data=12 marzo 2012}}</ref> Il posto di Rizzotto sarebbe stato preso dal [[politico]] [[Partito Comunista Italiano|comunista]] [[Pio La Torre]] <ref name="Nese 1982"/> che Dalla Chiesa conobbe in tale occasione e che in seguito fu anch'egli ucciso dalla mafia <ref>''Il generale Dalla Chiesa'' - Marco Nese e Ettore Serio - AdnKronos 1982</ref>
ma il ministero gli negò i fondi|autore=Romina Marceca|data=12 marzo 2012}}</ref> {{chiarire|In tale occasione il [[politico]] [[Partito Comunista Italiano|comunista]] [[Pio La Torre]].<ref name="Nese 1982"/>| Cosa fece?}}
 
Durante gli [[anni 1950]], dopo il periodo in [[Sicilia]], venne trasferito prima a [[Firenze]], successivamente a [[Como]] e quindi presso il comando della Brigata di [[Roma]]. Nel [[1964]] passò al coordinamento del nucleo di [[polizia giudiziaria]] presso la [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] di [[Milano]], che poi unificò e diresse come nuovo gruppo.