Discrasia: differenze tra le versioni

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Da [[Strabone]] (135-87 a.C.), il lemma è usato per descrivere un'aria malsana; [[Plutarco]] lo adopera per indicare la malattia o quando il clima è caratterizzato da cattivo tempo ('intemperie', 'perturbazione'); per primo [[Ippocrate di Coo]] (460 a.C. circa – prima del 377 a.C.) lo usò per definire la [[umoralismo|teoria medica umorale]], che rappresenta nell'Occidente il più antico tentativo di fornire un'[[eziologia (medicina)|eziologia]] per le malattie e una classificazione per i tipi psicologici e somatici.
 
Riprendendo il pensiero [[pluralismo (filosofia)|pluralista]] di [[Empedocle]] <ref>Risalendo a [[Anassimene di Mileto]] che nel VI secolo a.C., derivandoli dal principio primo dell'aria, aveva introdotto nel pensiero greco la teoria dei quattro elementi fondamentali, Empedocle attribuì a ogni elemento una coppia di attributi: il fuoco è caldo e secco; l'acqua fredda e umida; la terra fredda e secca; l'aria calda e umida e quindi pensò che il fuoco corrispondesse alla bile gialla; la terra alla bile nera (o melancolia, in greco Melàine Chole); l'aria al sangue; l'acqua al flegma.</ref> Ippocrate tentò di applicarlo alla natura umana per cui quando i quattro umori (elementi) [[Sangue (umore)|sangue]], [[Flegma|flemma]], [[bile gialla]] e [[Atrabile|bile nera]] presenti armonicamente (''[[crasieucrasia]]'') nell'organismo umano non sono più in equilibrio tra loro si genera la discrasia che caratterizza la malattia <ref>Giorgio Cosmacini, ''Storia della medicina e della sanità in Italia: dalla peste nera ai giorni nostri'', 1ª ed., Bari, Laterza, 2005,p.18</ref> <ref>Mario Vegetti (a cura di), ''La natura dell'uomo'', in ''Opere di Ippocrate'', Torino, Utet, 1976,p.439</ref>
[[Galeno]], medico e filosofo del II sec. d.C., riprendendo Ippocrate sviluppò quindi l'[[umoralismo]] che fu prevalente sino al XVI secolo e a cui si riferirà anche la moderna medicina del XIX secolo. <ref>[https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/discrasia-o-delle-cattive-mescolanze/1349 ''Accademia della Crusca'', ''Discrasia, o delle cattive mescolanze'', a cura di Mariella Canzani]</ref>
Sulla scia di Galeno il pensiero bizantino continuò ad assimilare la discrasia all'insorgere della malattia e così anche alcuni [[Padri della Chiesa]], tra i quali [[Giovanni Crisostomo]]. In [[Medioevo|epoca medioevale]] si conosce Galeno tramite traduzioni latine dall'arabo.