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[[File:BrigitteCelt.jpg|thumb|Statua del Museo di Bretagna, Rennes, forse rappresentante Brigantia, II secolo a.C.]]
Nella [[mitologia celtica]] '''Brigid''', '''Bríg''' o '''Brig''' è una divinità associata alla primavera e alla fertilità, e protettrice dei poeti, dei guaritori, dei [[Druido|druidi]], dei combattenti e degli artigiani, di cui in particolare dei fabbri. Faceva parte dei [[Tuatha Dé Danann]], ed era figlia di ''[[Dagda (divinità)|Dagda]]'', moglie di ''[[Bres]]'' e madre di ''Ruadan''.
 
La figura della [[Dama del Lago]] nel ciclo di [[Rere Artù]] potrebbe essere ispirata a ''Brigid''.
 
Con la cristianizzazione dei [[celti]], ''Brigid'' ([[SantaBrigida d'Irlanda|santa Brigida d'Irlanda]]) venne considerata la nutrice di [[Gesù]], figlia del druido ''[[Dougal]]'' e venne spesso accomunata alla Madonna, dato che anch'ella era vergine e madre.
Il primo febbraio, attualmente dedicato a [[Brigida d'Irlanda|Santa Brigida]], era originariamente la festa di [[Imbolc]].
Aveva come epiteti ''Belisama'' "colei che brilla molto", ''Sulis'' (non ha traduzione precisa, ma il senso era collegato al sole), ''Brigantia'' "l'altissima" e ''Bricta'' "brillante".
Fu venerata in seguito anche a [[Roma]], diffusa dai [[Legionario romano|legionari]], insieme a pochi altri dei come ''[[Epona]]'', protettrice dei cavalli.<ref>Vedi [[F. Le Roux]], La religione dei Celti, in Storia delle religioni, Bari 1976, pp. 819 - 820</ref>. I Romani la assimilarono a [[Vittoria (divinità)|Vittoria]] ed a [[Minerva]], per la sua caratterizzazione come dea della guerra. Nell'iconografia romana si è identificata a tal punto con Minerva che esiste a Birrens, in Scozia, una sua statua con tanto di [[Egida]] e globo della vittoria.
 
== Caratteristiche ==
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Il [[Glossario di Cormac]], scritto nel X secolo da monaci cristiani, afferma che Brigid era "la dea adorata dai poeti" e che aveva due sorelle: Brigid la guaritrice e Brigid il fabbro<ref>Ó hÓgáin, Dáithí. ''Myth, Legend & Romance: An encyclopaedia of the Irish folk tradition''. Prentice Hall Press, 1991. p.60</ref><ref>Wright, Brian. ''Brigid: Goddess, Druidess and Saint''. The History Press, 2011. pp.26-27</ref>. Questo suggerisce che potrebbe essere stata una [[Triplice Dea|divinità tripla]]<ref>{{Cita libro|cognome= Sjoestedt |nome=Marie-Louise |wkautore=Marie-Louise Sjoestedt |titolo=Celtic Gods and Heroes |data= |editore=[[Dover Publications]] |città= | isbn=0-486-41441-8 |pp=21, 25}}</ref>, situazione diffusa nel mondo celtico.
 
Secondo alcuni studiosi, Brigid sarebbe la continuazione della dea dell'alba della [[religione protoindoeuropea]].<ref>E. Campanile, in Langues indo-européennes a cura di Françoise Bader (Paris, 1994), pp. 34–40</ref>
 
== Altri nomi ==