Provincia ecclesiastica: differenze tra le versioni

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==Metropolia==
Una [[metropolia]], nell'organizzazione territoriale della [[Chiesa cattolica]], è la provincia ecclesiastica costituita dall'unione di più [[diocesi]]. Essa insiste nel territorio di un'[[arcidiocesi]] detta "metropolitana", il cui [[arcivescovo]] è detto [[metropolita]].
 
==Storia==
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{{Citazione necessaria|Nella [[chiesa d'Occidente]] il [[Papa]] venne considerato l'unico metropolita fino al [[V secolo]]}} quando, in [[Gallia]] e nell'[[Italia settentrionale]], i vescovi delle principali città cominciarono a fregiarsi di questo titolo. Il compito principale del metropolita era quello di presiedere l'elezione dei vescovi della sua provincia e di [[Ordine sacro|ordinarli]].
==Funzioni==
{{C|Ma anche questo, come la sezione seguente, è relativo sollo alla Chiesa cattolica|Cristianesimo|aprile 2020}}
L'arcivescovo metropolita ha il diritto d'indossare, sopra i [[paramento liturgico|paramenti liturgici]], il [[Pallio (cattolicesimo)|pallio]], nelle [[Messa|celebrazioni eucaristiche]] che si tengono nelle chiese della sua provincia ecclesiastica; da qui l'uso di chiamarlo "arcivescovo palliato".
 
Anticamente, i vescovi di sedi suffraganee avevano obblighi di carattere [[Diritto canonico|canonico]] nei confronti del metropolita. Dopo il [[Concilio Vaticano II]], il rapporto tra sedi suffraganee e metropolitane è principalmente formale, testimone, tutt'al più, del legame storico che ha legato tra loro le varie sedi episcopali. Il [[Codice di diritto canonico]] assegna tuttavia al metropolita alcune limitate funzioni:<ref>Codice di diritto canonico, canone 436, par. 1.</ref>
* vigilare sulla fede e la disciplina ecclesiastica, e informare il Pontefice romano degli abusi;
* effettuare, con il consenso della Sede Apostolica, la [[visita canonica]] nel caso che il vescovo della diocesi suffraganea la trascuri;
* nominare l'amministratore della cattedra episcopale resasi vacante, qualora non venga nominato entro 8 giorni.
 
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Nella [[Chiesa cattolica]], la provincia ecclesiastica è disciplinata dai canoni 431-446 del [[Codice di diritto canonico]].
 
Oggi il primato della diocesi metropolitana sulle diocesi suffraganee è poco più di un titolo onorifico. L'autorità del metropolita è molto limitata (per esempio, durante una [[Sede vacante#Diocesi o chiesa particolare vacante|sede vacante]], un metropolita può nominare un amministratore temporaneo se il "Collegio[[collegio dei Consultoriconsultori]]" non riesce a eleggerne uno entro un dato tempo e il [[papa]] non ha nominato un [[amministratore apostolico]]).
 
I confini delle province non corrispondono sempre a fattori politici, come la divisione fra stati, almeno là dove esiste un sostrato culturale radicato storicamente come in [[Europa]]; negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] invece, le province si identificano con uno o più stati e seguono i loro confini (tranne [[California]] e [[Texas]] che hanno ognuno due province).
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==Nella Chiesa anglicana==
Nella [[Chiesa anglicana]] si considerano province di solito le Chiese nazionali, indifferentemente dal fatto che ci siano [[arcidiocesi]]; la.

La [[Chiesa d'Inghilterra]] divide la regione in due province sotto gli Arcivescovi di [[Canterbury]] e [[York]], e usa il termine [[vescovo suffraganeo]] non per i vescovi delle diocesi nelle province, ma per i [[Vescovo ausiliare|vescovi ausiliari]] di ogni diocesi (quest'uso era diffuso anche nella Chiesa cattolica).

Anche la [[Chiesa Anglicana d'Australia]], la [[Chiesa Anglicana del Canada]], la [[Chiesa d'Irlanda]], la [[Chiesa di Nigeria]] e la [[Chiesa Episcopale degli Stati Uniti d'America]] sono divise in più province.
 
==Note==