Umberto II di Savoia: differenze tra le versioni

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=== Esilio ===
[[File:Re Umberto 13.06.46.jpg|miniatura|sinistra|13 giugno [[1946]], il re Umberto II mentre sale sull'aeroplano che lo condurrà da [[aeroporto di Roma-Ciampino|Ciampino]] in [[Portogallo]]]]
{{Citazione|Ripenso alle ultime ore a Roma, a quando mi fu detto che allontanandomi ''per poco'' dalla città tutto sarebbe stato più semplice e invece: quel "trucco" che non voglio qui definire in termini "appropriati"!|Umberto II, lettera a Falcone Lucifero scritta dal Portogallo il 17 giugno 1946. Da Gigi Speroni, ''Umberto II, il dramma segreto dell'ultimo re'', Bompiani, paginap. 315.}}
 
Benché da parte filomonarchica gli pervenissero inviti a resistere in quanto si sospettavano [[brogli elettorali]], Umberto II preferì prendere atto del fatto compiuto; l'alternativa poteva essere una guerra civile fra monarchici e repubblicani, cosa che era nell'aria dopo la [[strage di via Medina]] a [[Napoli]], ma il Re volle proprio evitare quest'ulteriore tragedia all'[[Italia]], già duramente provata da una guerra disastrosa appena conclusasi. <br>Così il 13 giugno, accompagnato dai suoi più stretti collaboratori il generale [[Giuliano Cassiani Ingoni]], il generale [[Carlo Graziani]] e il dottor [[Aldo Castellani]], Umberto II partì in aeroplano da [[Aeroporto di Roma-Ciampino|Ciampino]] dopo aver diramato un proclama<ref>[http://www.diesis.com/phpgroupware/files/home/roberto/partenza.htm Italiani<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071009084136/http://www.diesis.com/phpgroupware/files/home/roberto/partenza.htm |data=9 ottobre 2007 }}.</ref> dove si parla, fra l'altro, di un «gesto rivoluzionario» del Consiglio dei Ministri nel consegnare ad [[Alcide De Gasperi]] le funzioni di capo provvisorio dello Stato.
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Con l'entrata in vigore della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione repubblicana]] il 1º gennaio [[1948]] l'esilio di Umberto II di Savoia acquista forza di legge costituzionale, essendo previsto dal primo capoverso della XIII disposizione finale e transitoria, i cui effetti cesseranno solo nel [[2002]] a seguito di una legge di revisione costituzionale. In numerose interviste Umberto fece trasparire la sua amara sorpresa per l'esilio che gli fu decretato per legge:
{{Citazione|La mia partenza dall'Italia doveva essere una lontananza di qualche tempo in attesa che le passioni si placassero. Poi pensavo di poter tornare per dare anch'io, umilmente e senza avallare turbamenti dell'ordine pubblico, il mio apporto all'opera di pacificazione e di ricostruzione.|Umberto II, intervista con Edith Wieland. Da Gigi Speroni, "''Umberto II, il dramma segreto dell'ultimo re''", Bompiani, paginap. 316.}}
 
[[File:Antonio Parisi con il Re Umberto II.png|miniatura|Umberto II con [[Antonio Parisi]]]]