Talatat: differenze tra le versioni

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Con il termine "'''talatat'''", ovvero ''tre palmi'', con riferimento al numero "tre", in [[Lingua araba|arabo]] talatathalātha,<ref name=Damiano-Appia>Maurizio Damiano-Appia, ''Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane'', pag. 252</ref> vennero indicati, dagli operai che procedevano allo [[Stratigrafia (archeologia)#Scavo stratigrafico|scavo]] [[archeologia|archeologico]], i [[mattone|mattoni]] con cui era stata edificata, in [[Egitto]], l'antica capitale di Akhetaton (l'attuale [[Amarna]]).[[File:Gempaaten talatats.jpg|thumb]]
 
La necessità di costruire in fretta tale [[città]], voluta dal [[faraone]] eretico Amenhotep IV/[[Akhenaton]] (della [[XVIII dinastia egizia]]), che aveva instaurato il culto di [[Aton]], per allontanarsi dallo strapotere del clero di [[Amon]], fece nascere un nuovo metodo di costruzione basato, appunto, su mattoni di circa "tre spanne"(cm. 50 x 25 x 22), da cui il nome, facilmente trasportabili e posti "in situ" da un solo uomo.<ref name=Damiano-Appia/>