Venera 11 e 12: differenze tra le versioni

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{{Infobox missione spaziale
|nome_missione = Venera 11 e Venera 12
|proponente = [[Roscosmos|Agenzia Spaziale Russa]]
|foto_veicolo =
|destinazione = [[Venere (astronomia)|Venere]]
|booster = [[Proton (razzolanciatore)|Proton]]
|lancio =
<div>
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* Sensori per il [[vento solare]]
* [[Spettrometro ultravioletto]]
* Rilevatore di [[Lampo gamma|lampi gamma]] Konüs
* [[Konüs]]
* [[Signe 2]]
</div>
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'''''Venera 11''''' e '''''Venera 12''''' ([[lingua russa|russo]]: ''Венера-11'', ''Венера-12'') furono due [[sonda spaziale|sonde spaziali]] gemelle, appartenenti al [[Programma Venera|programma]] [[Unione Sovietica|sovietico]] per l'esplorazione del [[pianeta]] [[Venere (astronomia)|Venere]].
 
Furono lanciate esattamente il 9 settembre [[1978]] alle 3:25:39 [[Tempo coordinato universale|ora di Greenwich]] e il 14 settembre [[1978]] alle 2:25:13, a bordo di lanciatori [[Proton (razzolanciatore)|Proton]], con lo scopo di studiare e analizzare approfonditamente la composizione [[chimica]] dell'[[atmosfera di Venere]]. Scopo secondario delle missioni era la trasmissione di alcune fotografie della [[superficie di Venere|superficie]], tanto che le sonde erano dotate di fotocamere a colori.
 
La missione prevedeva che i due moduli di cui erano composte le sonde, [[orbiter]] e [[lander]], si separassero ad alcune centinaia di km dalla superficie; da quel punto il lander sarebbe sceso in caduta libera fino all'azionamento degli [[aerofreno|aerofreni]] e dei [[paracadute]] installati.
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I moduli di discesa possedevano una strumentazione progettata per studiare nel dettaglio la stratigrafia chimica dell'atmosfera, la natura delle [[nuvola|nuvole]], e il bilancio termico dell'aria venusiana. Tra gli strumenti di bordo c'era un [[gascromatografia|gascromatografo]], oltre a rilevatori per la [[radiazione]] solare e la composizione [[minerale]] del suolo. Un dispositivo, chiamato ''Groza'' (Гроза) era in grado di misurare e localizzare [[fulmine|scariche elettriche]] nell'atmosfera.
 
I moduli in orbita non erano stati progettati per precipitare sul pianeta, come sulle sonde precedenti: ''Venera 11'' e ''Venera 12'' erano missioni destinate a durare alcuni mesi dall'ingresso in [[orbita]], grazie ai dati che sarebbero provenuti dagli orbiter. Su ognuno di essi erano stati installati un sensore per il [[vento solare]], uno strumento per i rilevamenti [[elettrone|elettronici]] nella [[ionosfera]] e uno [[spettrometro]] per gli [[ultraviolettoRadiazione ultravioletta|ultravioletti]]; inoltre era previsto che sganciassero in orbita due sensori ciascuno per ili [[Lampo gamma|lampi ray burstgamma]] – il sovietico ''Konüs'' (Конус) e il [[Francia|francese]] ''Signe 2'' – grazie ai quali sarebbe stato possibile rilevare, per [[triangolazione]], le fonti di [[raggi gamma|raggi γ]].
 
==Risultati==
''Venera 12'' arrivò sul pianeta poco prima del predecessore: i moduli di ''Venera 12'' si separarono il 19 dicembre e il lander entrò nell'atmosfera il 21; quelli di ''Venera 11'' si separarono il 23 dicembre e il lander penetrò nell'atmosfera il giorno di [[Natale]] del [[1978]], entrambe attorno alle 6:30 del mattino – ora di [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Entrambi i moduli d'atterraggio toccarono gli strati alti dell'atmosfera alla velocità prevista di {{M|11,2|ul=km/s}}.
 
Durante la discesa, entrambi i dispositivi ''Groza'' rilevarono la presenza di lampi e fulmini, e gli strumenti di bordo indicarono un alto rapporto tra gli [[Argon#Isotopi|isotopi dell'argon]] Ar<sup>36</sup>/Ar<sup>40</sup> e una forte presenza di CO ([[monossido di carbonio]]) a basse altitudini.
 
''Venera 11'' toccò il suolo a 14°S 299°E, ''Venera 12'' a 7°S 294°E: entrambe riuscirono in un atterraggio morbido, a una velocità tra i 7 e gli {{M|8|ul=m/s}}.
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==Voci correlate==
* [[Lista degli oggettiOggetti artificiali su Venere]]
 
== Altri progetti ==