Giuspatronato: differenze tra le versioni

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<ref>[http://www.caprinews.org/articolo/146212/meta-sorrento-raccolta-di-firme-per-le-elezioni Positano News - Meta Sorrento raccolta di firme per le elezioni del parroco<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141104114305/http://www.caprinews.org/articolo/146212/meta-sorrento-raccolta-di-firme-per-le-elezioni |data=4 novembre 2014 }}</ref>. Sussiste anche nella parrocchia della città di [[Asiago]] (VI).
 
È tuttora presente anche nel comune di [[Rolo]] ([[Provincia di Reggio nell'Emilia|Reggio Emilia]]), dove l'ultimo feudatario, Gaetano Sessi, lasciò nel 1776 alla comunità il diritto di nomina dell'arciprete della pieve. Il diritto era di pertinenza della famiglia Sessi dal 1446. Era presente inoltre nella [[Diocesi di Ischia]] nei comuni di [[Casamicciola Terme]] per la Basilica Pontificia di Santa Maria Maddalena Penitente e di [[Forio d'Ischia]] per la Basilica Pontificia di San Vito Martire. Nel 2019, [[papa Francesco]], infatti, dopo aver esaminato i decreti presentati dalla [[Congregazione per il clero]], ha accettato l'istanza del vescovo di Ischia, dichiarando decaduto il diritto di patronato su entrambe le chiese d'Ischia.<ref>{{Cita web|url=https://www.positanonews.it/2019/08/ischia-abolito-il-diritto-di-patronato-ma-i-fedeli-della-penisola-sorrentina-continuano-a-difendere-il-privilegio-dello-ius-patronatus/3322063/|titolo=Ischia. Abolito il diritto di Patronato.}}</ref>
 
Nel 2019, [[papa Francesco]] ,infatti, dopo aver esaminato i decreti presentati dalla Congregazione per il Clero, ha accettato l'istanza del vescovo di Ischia, dichiarando decaduto il diritto di patronato su entrambe le chiese d'Ischia.<ref>{{Cita web|url=https://www.positanonews.it/2019/08/ischia-abolito-il-diritto-di-patronato-ma-i-fedeli-della-penisola-sorrentina-continuano-a-difendere-il-privilegio-dello-ius-patronatus/3322063/|titolo=Ischia. Abolito il diritto di Patronato.}}</ref>
 
Il privilegio di giuspatronato, per lungo tempo solo nominale, è stato di recente rivendicato dalle comunità parrocchiali dell'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia.