Arbegnuoc: differenze tra le versioni
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[[File:Ilio Barontini e arbegnuoc.jpg|thumb|left|upright=1.3|L'esponente del [[Partito Comunista d'Italia]] [[Ilio Barontini]], quarto da sinistra, insieme a guerriglieri ''arbegnuoc'' nel Goggiam nel 1939-40]]
In precedenza, nel mese di dicembre del 1938, il [[Partito Comunista
La missione continuò fino al marzo 1940 quando i comunisti italiani e Taezaz iniziarono il viaggio di ritorno in Francia; nel frattempo il colonnello Monnier invece era morto di malattia nel novembre 1939; le autorità fasciste vennero a conoscenza della missione dei comunisti italiani in Etiopia ma le loro notizie erano imprecise; in particolare non identificarono "Langlois-De Bargili" con Barontini<ref>{{cita|Dominioni|pp. 290-292}}.</ref>. La missione non raggiunse grandi risultati pratici anche se in particolare Barontini svolse importanti compiti di addestramento nel campo degli esplosivi e diede utili consigli tattici agli ''arbegnuoc''; fu invece importante dal punto di vista morale e diede la possibilità di entrare in collegamento con i principali capi della resistenza<ref>{{cita|Dominioni|pp. 292-293}}.</ref>. Inoltre al termine della missione Taezaz poté fornire utili informazioni agli alti comandi anglo-francesi sulla reale situazione in Etiopia: gli italiani nonostante la loro apparente superiorità, non avevano il pieno controllo del territorio e la guerriglia ''arbegnuoc'' appariva in grado, se validamente sostenuta da consiglieri, armi ed equipaggiamenti, di sviluppare una rivolta generale e contribuire a disgregare completamente il dominio dell'occupante<ref name="DB338">{{cita|Del Boca|vol. III, p. 338}}.</ref>.
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