Viktor Borisovič Šklovskij: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 28:
 
Nell'autunno del 1914, scoppiata la [[prima guerra mondiale]], Šklovskij si arruolò volontario come soldato semplice. Autista, raggiunse per due volte il fronte. Nel 1916 venne assegnato alla Scuola di automobilismo di San Pietroburgo, all'epoca Pietrogrado, come istruttore. Šklovskij fu uno dei principali membri della "Società per lo studio del linguaggio poetico" (''Obŝestvo izučeniâ poètičeskogo âzyka'', abbreviata in "[[OPOÂZ]]" o "Opojaz") a Pietrogrado. La data di nascita dell'Opojaz non è accertabile con precisione; risale tuttavia nel periodo bellico inoltrato, fra il 1915 e il 1916, quando [[Vladimir Vladimirovič Majakovskij|Majakovskij]] era stabilmente a Pietrogrado come disegnatore all'Autocentro<ref>{{Cita|Šklovskij, Testimone di un'epoca, 1979|p. 128}}.</ref><ref name = Brik40/>. Fu Majakovskij a presentare Šklovskij a [[Lilja Jur'evna Brik|Lili]] e [[Osip Maksimovič Brik|Osip Brik]] la cui casa era il punto di riferimento per l'avanguardia cubofuturista<ref name = Brik40>Lili Brik e Carlo Benedetti, ''Con Majakovskij'', Roma, Editori riuniti, 1978, p. 40.</ref>. I primi saggi dei membri dell'Opojaz, e quindi anche quelli di Šklovskij, apparvero nei due ''Almanacchi sulla teoria del linguaggio poetico'', pubblicati nel 1916 e nel 1917; questi saggi confluirono, dopo la [[rivoluzione d'ottobre]], nell'almanacco ''Poetica'' pubblicato nel 1919<ref>Victor Erlich, ''The Russian Formalism'' (I ed. The Hague, Mouton, 1954, II, 1964; traduzione it. ''Il formalismo russo'', Milano, Bompiani, 1966</ref><ref>Ignazio Ambrogio, ''Formalismo e avanguardia'', Roma, Editori riuniti, 1968</ref>.
 
Šklovskij partecipò alla [[rivoluzione russa di febbraio]] [[1917]] e fu eletto in uno dei comitati rivoluzionari dell'esercito. Sostenitore della continuazione della guerra contro gli [[Imperi centrali]], tornò al fronte e fu ferito al ventre mentre guidava il suo reparto in uno scontro vittorioso; sebbene congedato, ritornò al fronte per opporsi al colpo di mano di [[Lavr Georgievič Kornilov|Kornilov]]. Fu poi inviato in [[Persia]] da dove organizzò il ritorno del suo reparto quando apprese della [[Rivoluzione d'ottobre]]. Il viaggio di ritorno fu molto lungo e difficile e giunse a Pietrogrado solo nel gennaio [[1919]]<ref>{{Cita|Šklovskij, Testimone di un'epoca, 1979|pp. 134-135}}.</ref>. Dopo aver fatto parte della commissione organizzata da [[Anatolij Vasil'evič Lunačarskij|Lunačarskij]] per la salvaguardia delle antichità, entrò a far parte di un'associazione avversa ai [[Bolscevismo#I bolscevichi al potere|bolscevichi]]
 
 
A stretto contatto con l'[[avanguardia]] [[Futurismo|futurista]] si pose sempre come [[intellettuale]] [[polemica|polemico]] e provocatorio. Sull'esempio dell'arte di [[Laurence Sterne|Sterne]] nelle sue opere, sia [[narrativa|narrative]] che [[saggio|saggistiche]] e [[Memorie (genere letterario)|memorialistiche]] egli è portato ad essere sempre digressivo e, sull'esempio della [[scrittura]] di [[Vasilij Vasil'evič Rozanov|Rozanov]], ad essere frammentario.