Salomone: differenze tra le versioni

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Il punto di snodo del regno di Salomone fu la richiesta a Dio di dargli il discernimento tramite il dono della [[Sapienza (teologia)|sapienza]], necessario secondo lui per governare un popolo<ref group=Nota>Osservano gli esegeti del ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' che "la menzione della sapienza di Salomone richiama la tematica della sezione precedente (3,16-5,14); ma l'enorme consumo annuale che gravava sulle risorse di Salomone rivelerà, alla fine, l'ironia di questa osservazione. Per pagare i suoi debiti Salomone sarà costretto in fin dei conti a vendere del territorio a Chiram (9,10-14)." ({{Cita|Brown, 2002|p. 216}}).</ref>. Dopo questo fatto la sua potenza e ricchezza divennero leggendarie. Il ''Libro della Sapienza'', scritto in [[Greco antico|greco]], porta il suo nome: ''Sapienza di Salomone''.<ref>{{cita web|url=https://www.kingjamesbibleonline.org/Wisdom-of-Solomon-Chapter-2_Original-1611-KJV/|titolo=Bibbia di Re Giacomo, edita nel 1611: Wisdom of Solomon, capitolo 2, versi 12 e da 17 a 20|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120628180442/https://www.kingjamesbibleonline.org/Wisdom-of-Solomon-Chapter-2_Original-1611-KJV/|dataarchivio=28 giugno 2012|urlmorto=no}}</ref>
 
Alla metà del [[X secolo a.C.]]<ref name="Stevens">{{cita libro|lingua=en|autore=Marty E. Stevens|url=http://books.google.co.uk/books?id=0P9gcFR1MSAC|titolo=Temples, tithes, and taxes: the temple and the economic life of ancient Israel|pagina=3|città=|editore=Hendrickson Publishers|anno=2006|isbn=1-56563-934-0}}</ref> iniziò la costruzione del Tempio ([[Primo libro dei Re|1Re.]] {{passo biblico|1Re|6,1}}) che terminò in circa sette anni ([[Primo libro dei Re|1Re.]] {{passo biblico|1Re|6,38}}). Questo dato è importante per capire la grandezza di Salomone, poiché [[Erode il Grande|Erode]] impiegò ben quarantasei anni per ampliare il [[Secondo Tempio]] ([[Vangelo di Giovanni|Gv.]] {{passo biblico|Gv|2,19}}), probabilmente senza riuscire a riportarlo allo stato originario.<br>Va rilevato, comunque, come le cifre indicate nella Bibbia, in riferimento a Salomone, siano a volte sproporzionate e in contraddizione tra loro<ref group=Nota>Ad esempio, come osservato nel ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' in merito al tempio da lui edificato, "il testo è pieno di termini tecnici ed è stato alterato dagli scribi che non lo comprendevano meglio di noi; è stato anche appesantito da glosse, volte ad aumentare lo splendore dell'edificio. Non sorprende dunque che le ricostruzioni che sono state tentate differiscano notevolmente l'una dall'altra" ({{Cita|Brown, 2002|p. 485}}). Altre contraddizioni sono in merito alle sue ricchezze (come sotto meglio precisato), agli operai che per lui lavoravano (ad esempio cfr: {{passo biblico|1Re5,29-30}} e {{passo biblico|2Cro2,1}}) e alle greppie per cavalli da lui possedute (40.000 in {{passo biblico|1Re5,6}} oppure 4.000 in {{passo biblico|2Cro9,25}}, cifra ritenuta più verosimile dagli esegeti dell'interconfessionale [[Bibbia TOB]]). (Bibbia di Gerusalemme, EDB, 2011, p. 656, ISBN 978-88-10-82031-5; {{Cita|Brown, 2002|pp. 216-217, 488}}; Bibbia TOB, Elle Di Ci Leumann, 1997, p. 614, ISBN 88-01-10612-2.).</ref> e la sua figura, soprattutto nei libri delle Cronache, venga spesso idealizzata.<ref>Cfr: {{Cita|Brown, 2002|pp. 481-482, 216-219, 488}}; Bibbia TOB, Elle Di Ci Leumann, 1997, pp. 614, 627, ISBN 88-01-10612-2; La Bibbia, Edizioni Paoline, 1991, p. 493, ISBN 88-215-1068-9; Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, ''Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito'', Carocci, 2002, pp. 143, 150-156, ISBN 978-88-430-6011-5.</ref>
Ad esempio, le descrizioni bibliche del [[Tempio di Salomone|Tempio]] e del suo palazzo reale - dei quali, nonostante ripetute ricerche archeologiche, non sono state trovate tracce<ref group=Nota>L'archeologo israeliano [[Israel Finkelstein]] sottolinea che "le testimonianze archeologiche dei famosi progetti architettonici di Salomone a Gerusalemme sono inesistenti. Gli scavi effettuati nel diciannovesimo e all'inizio del ventesimo secolo intorno alla collina del Tempio di Gerusalemme non sono riusciti a identificare nemmeno una traccia del leggendario edificio o del complesso palazzo di Salomone." (Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, ''Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito'', Carocci, 2002, pp. 137-159, ISBN 978-88-430-6011-5. Cfr anche: Mario Liverani, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele, Laterza, 2003, pp. 110-113, 360-364, ISBN 978-88-420-9841-6.)</ref> - sono incompatibili con il periodo salomonico e lo storico ede archeologo [[Mario Liverani]] sottolinea come "questi edifici, nelle dimensioni riportate dal testo biblico, superano di molto lo spazio disponibile nella piccola Gerusalemme che l'archeologia consente di assegnare al X secolo (cioè la sola «città di David»). Si tratta di progetti di età persiana, proiettati indietro al tempo di Salomone per conferir loro un valore fondante"<ref>Mario Liverani, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele, Laterza, 2003, pp. 110-113, ISBN 978-88-420-9841-6. Cfr anche: Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, ''Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito'', Carocci, 2002, pp. 137-159, ISBN 978-88-430-6011-5.</ref>, e anche gli studiosi della Bibbia [[Versioni della Bibbia#Italiano|Edizioni Paoline]] evidenziano che "l’amplificata descrizione della fabbrica del tempio e del suo mobilio armonizza i dati del tempio di Salomone con quelli dell’epoca post-esilica"<ref>La Bibbia, Edizioni Paoline, 1991, p. 528, ISBN 88-215-1068-9.</ref>.
Anche "le entrate di Salomone sono descritte in termini favolosi"<ref>Come evidenziato dagli studiosi del ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' ({{Cita|Brown, 2002|p. 219}}).</ref> e le quantità d'oro riportate nel testo biblico del tutto inverosimili<ref group=Nota>Notano ad esempio gli studiosi del ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' che "[1Cro22,1-19] la produzione annuale mondiale di oro ammonta in totale a solo un sesto delle 5.000 tonnellate qui indicate. In 1Cr29,4 si parla del 3% di questa quantità; e in Esd 2,69; 8,26 addirittura soltanto dell'1% ", "[1re9,10-18] il che significa che Chiram aveva mandato a Salomone quattro tonnellate e mezzo di oro, una quantità ovviamente inverosimile", "[1re10,14-15] la cifra irreale di 666 è probabilmente basata sulle quantità già esagerate di 9,14.28, e 10,10", "[2Cro9,13] la scorpacciata di oro è un antico racconto popolare; i 666, come in 1 Re 10,14 (che è anche il numero della bestia in Ap13,18) sono 660 nei LXX" e "[1Re9,27-28] 420 talenti (più di dieci tonnellate) sembra esorbitante". Anche gli esegeti dell'interconfessionale [[Bibbia TOB]] ritengono che "[1re10,14-15] si può considerare qui come una cifra favolosa. Essa corrisponderebbe ad un minimo di 20.000 kg!" ({{Cita|Brown, 2002|pp. 482, 218-219, 481, 488}}; Bibbia TOB, Elle Di Ci Leumann, 1997, p. 627, ISBN 88-01-10612-2.).</ref>, mentre storicamente "non esiste neanche un singolo testo egiziano fra quelli noti che nomini David o Salomone per la loro ricchezza e la loro potenza"<ref>Come evidenziato dall'archeologo israeliano [[Israel Finkelstein]] (Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito, Carocci, 2002, p. 143, ISBN 978-88-430-6011-5.).</ref>.
 
Le storie dell'amore tra Salomone e la [[Regina di Saba]], Makeda, e della nascita del loro figlio primogenito, [[Menelik I|Menelik]], sono narrate con ricchezza di particolari nel libro sacro [[Kebra Nagast]], il Libro della Gloria dei Re. Questo antico testo sostiene anche che «un tempo tutto il mondo fu composto da tre regni (…) guidati da tre Re, i tre figli di Salomone», e che ci fu un lungo periodo in cui «i Re di tutto il mondo discendevano dalla stirpe di Sem».