William Gilbert: differenze tra le versioni

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Gilbert osservò la magnetizzazione per influenza, l'inclinazione e la variazione magnetiche. Paragonò la [[Terra]] ad un grande magnete e, utilizzando un piccolo magnete sferico, ne studiò il campo prodotto. Da questi esperimenti conclude che il [[campo magnetico terrestre]] è esso stesso originato da un magnete ed è la causa del comportamento delle [[bussola|bussole]]. Precedentemente si credeva che le bussole puntassero al Nord perché attratte dalla Stella [[Polare]] o da una grande isola magnetica posta vicino al [[Polo Nord]]. In questo stesso lavoro Gilbert studiò l'[[elettricità statica]] generata dall'[[Ambra (resina)|ambra]], e dal nome greco di questo materiale (''electron'') coniò il termine ''forza elettrica''. L'unità di misura del [[potenziale magnetico]] prende il nome di [[gilbert (unità di misura)|gilbert]] in suo onore. Fu lui ad inventare il termine ''elettricità''.
 
Intorno al 1590 Gilbert tentò per primo di mappare la superficie della [[Luna]]. La sua carta, realizzata senza l'uso di un [[telescopio]], mostrava contorni di chiazze scure e chiare sulla faccia della Luna. Contrariamente alla maggior parte dei suoi contemporanei, Gilbert credeva che le zone luminose sulla Luna fossero acqua mentre quelle scure fossero terra<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Stephen|cognome=Pumfrey|autore2=|autore3=|anno=2011|titolo=The selenographia of William Gilbert: his pre-telescopic map of the Moon and his discovery of lunar libration|rivista=Journal for the History of Astronomy|volume=42|numero=2|pp=193-203|url=http://articles.adsabs.harvard.edu/pdf/2011JHA....42..193P}}</ref>.
 
== Bibliografia ==
<references />
*{{en}} Stephen Pumfrey & David Tilley, "William Gilbert: forgotten genius", ''[[Physics World]]'', novembre 2003; [http://www.physicsweb.org/article/world/16/11/2 online edition]
*{{en}} William Gilbert, "De Magnete" ("Sul magnete").