Guglielmo Longhi: differenze tra le versioni

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<br>Tra il 1267 e il 1273 andò a studiare a Roma con [[Giovanni da Scanzo]], poi [[Diocesi di Bergamo|vescovo di Bergamo]], e con Lanfranco della Torre, arcidiacono di Bergamo, e poi vicecancelliere della chiesa romana, divenendo dottore in diritto canonico e civile. Grazie alla sua abilità diplomatica e giuridica guadagnò la fiducia di [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]] e [[Giacomo II di Aragona|Giacomo d'Aragona]], che scriverà di lui in una lettera: ''valens homo et sani consilii et magnae literaturae, et est amicus factorum non dictorum''.<ref>{{cita|Longhi|p 71}}.</ref> Entrato al servizio del cardinale [[Riccardo Annibaldi]], fu nominato cappellano papale di [[Celestino V]] che gli concesse i canonicati e le [[prebende]] delle chiese di Chartres, Amboise e [[Chiesa di Sant'Angelo in Grotta|Sant'Angelo di Nocera]].<ref name="LBC">Il Longhi avrebbe organizzato con Dante l'elezione al soglio pontificio di papa Celestino{{cita web|url=https://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Guglielmo_Longo|titolo=Guglielmo Longo|editore=Lombardia Beni Culturali|accesso=28 dicembre 2019}}.</ref>
 
Ricevuta la nomina cardinalizia da [[papa Celestino V]] il 18 settembre del [[1294]] (anno della sua investitura papale), come primo cardinale bergamasco, partecipò a vari [[conclave|conclavi]] tra cui quelli del dicembre [[1294]] che elesse [[papa Bonifacio VIII]] e del [[1305]] che elesse [[papa Clemente V]], fu infatti a servizio di cinque papi. Fu nominato priore della Cappella di San Nicola da bari con il titolo di ''San Nicolò sl Carcere Tulliano''.
 
Il Longhi sostenendo l'elezione di papa Clemente V, si dichiarò filofrancese, pur mantenendo tutta la sua vita un atteggiamento adeguato e corretto. Si fece promotore e garante per la liberazione di alcuni esponenti [[Bergamo|bergamaschi]] nel [[1313]] presso l'imperatore [[Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII]].