Seconda guerra boera: differenze tra le versioni

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→‎Le forze boere: elimino cannone Creusot da 75mm: modelli posteriori alla guerra boera
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Le milizie boere mancavano completamente delle caratteristiche di un moderno esercito professionale; i combattenti non avevano divise e indossavano in guerra i robusti vestiti della vita civile; i ''commando'', costituiti ognuno da circa 1.000 miliziani, eleggevano un ''commandant'' che disponeva per esercitare il comando di alcuni ''veld-kornet'', funzionari amministrativi che in guerra fungevano da ufficiali; infine venivano eletti alcuni sottufficiali che erano responsabili dei singoli gruppi di combattenti. Il ''commandant'' emetteva gli ordini ma legalmente non possedeva l'autorità per costringere all'obbedienza; i boeri erano combattenti volontari che all'occasione agivano autonomamente anche in contrasto con le disposizioni dei comandi superiori. La struttura di comando degli eserciti delle repubbliche prevedeva un comandante generale ed una serie di ''vecht commandant'', comandanti operativi; le decisioni più importante venivano generalmente prese durante il ''krygsraad'', il consiglio di guerra<ref>{{Cita|Knight|p. 18}}.</ref>. Le milizie boere non disponevano di servizi logistici, ma potevano contare sull'apporto, per i compiti di trasporto e vettovagliamento, di migliaia di indigeni di colore; i cosiddetti ''agterryers'' erano spesso i servi africani che i boeri si portavano con loro in guerra e che svolgevano un ruolo importante per mantenere l'efficienza dei ''commando''<ref>{{Cita|Knight|pp. 14-15}}.</ref>.
 
Dopo il raid di Jameson, le due Repubbliche boere avevano iniziato un ampio programma di rafforzamento militare, potenziando soprattutto l'armamento delle milizie; fin dal 1880 lo Stato Libero d'Orange aveva costituito un corpo regolare di artiglieria sotto la direzione del maggiore Albrecht, un volontario tedesco, mentre il Transvaal disponeva di una ''Staatsartillerie''. Alla vigilia della guerra i boeri avevano a disposizione cannoni moderni importati dalle potenze europee; oltre a quattro [[155 mm Creusot Long Tom|cannoni pesanti da 155 mm francesi Creusot]] (i cosiddetti ''Long Tom'') che, dopo essere stati schierati inizialmente nei grandi forti costruiti a difesa di Pretoria<ref>{{Cita|Pakenham|p. 60}}.</ref>, vennero trasferiti sui fronti di guerra, erano disponibili circa 50 cannoni principalmente da 75&nbsp;mm [[Creusot]] e [[Krupp]] e venti pezzi [[QF 1-pounder pom-pom|Maxim-Nordenfeld da una libbra]]<ref>{{Cita|Knight|p. 16}}.</ref>. I boeri non impiegavano i cannoni in batterie ma preferivano schierarli isolatamente dietro posizioni fortificate. I ''commando'' inoltre vennero riarmati con gli ottimi fucili a ripetizione Mauser importati dalla Germania. I componenti regolari della polizia a cavallo del Transvaal, i cosiddetti ZARP (''Zuid Afrikaanse Rijende Politie''), e dello Stato Libero d'Orange, costituivano un piccolo corpo scelto di truppe addestrate che vennero impiegate in battaglia. Infine i boeri poterono contare durante la guerra sull'apporto di alcuni contigenti di volontari stranieri, provenienti dall'estero o reclutati nelle colonie britanniche; vennero quindi costituiti reparti volontari di irlandesi, [[Legione Volontaria Italiana|italiani]], americani, tedeschi, scandinavi e olandesi<ref>{{Cita|Knight|pp. 16-17}}.</ref>.
====Volontari stranieri====
Sicuramente presero parte al conflitto come volontari oltre 6.300 stranieri:<ref name=hillegas-257>{{Cita libro|cognome=Hillegas|nome=Howard C.|titolo=With the Boer Forces|anno=1900|editore=Methuen & Co.|città=London|p=257|url=https://ia700304.us.archive.org/26/items/withtheboerforce16462gut/16462-h/16462-h.htm#page257|capitolo=Chapter IX - Foreigners in the War}}</ref> 2.000 olandesi,<ref>Discorso dell'ambasciatore sudafricano a [[L'Aia]] del 31 maggio 1938, durante il "Giorno della Rimembranza" (''Dodenherdenking'') olandese per la seconda guerra anglo-boera.</ref> 1.550 tedeschi, 690 svedesi, 593 norvegesi, 59 altri scandinavi, 300 americani, 250 italiani inquadrati nella [[Legione Volontaria Italiana]] (della quale faceva parte il [[colonnello]] [[Camillo Ricchiardi]]: questi durante la guerra catturò un treno sul quale era il giovane [[Winston Churchill]] che era in Sud Africa come giornalista inglese;<ref>[http://www.h-net.msu.edu/reviews/showrev.php?id=790 h-net.msu.edu]</ref> durante la cattura, Churchill risultò troppo compromesso con l'esercito nemico e, trovato in possesso di una pistola [[Mauser C96]] con pallottole proibite [[ProiettilePallottola ad espansione|dum-dum]], rischiò di essere fucilato, ma il pronto intervento del comandante Ricchiardi gli salvò la vita), 225 polacchi, 200 irlandesi, 250 francesi, 200+ russi o russofoni,<ref>{{Cita libro|titolo=A Russian Fighting for the Boer Cause|cognome=Avgustus|nome=Yevgeny|editore=South African Military History Society|anno=2016|isbn=978-0-620-70253-9|città=Johannesburg|p=5}}</ref> e un certo numero (sconosciuto) di australiani.
 
== Le conseguenze ==