Roma (quotidiano): differenze tra le versioni

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Direttori
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==Storia==
===Dalla fondazione alla II guerra mondiale===
===Fondazione===
Fu fondato a Napoli nel [[1862]] (il [http://www.ilroma.net/sites/default/files/ilroma1900.jpg primo numero] uscì nelle edicole il 22 agosto) da [[Pietro Sterbini]] (direttore) e [[Diodato Lioy]] (editore). Quando il giornale nacque, [[Roma]] era ancora la capitale dello [[Stato Pontificio]].
 
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Durante la monarchia fu la voce dei [[Repubblicanesimo|repubblicani]] e dei [[Giuseppe Mazzini|mazziniani]]. Nel [[1930]] divenne proprietà del [[Banco di Napoli]]<ref>{{cita web|url=http://www.giornalismoestoria.it/1925-1939/|titolo=Giornalismo e storia. 1925-1939|accesso=25 gennaio 2017}}</ref>.
 
[[Carlo Nazzaro]] (fu direttore del «Roma» dal 1931 al 1943),; indal 1936 e il 1943 Luigi Mazzacca fu [[redattore capo]]. In un articolo pubblicato nel [[1932]] in occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione del giornale, così scrivevascrisse delil direttore Nazzaro sul rapporto tra il Roma ed il [[regime fascista]]: "(...) Il regime aveva sfondato i fondaci, compiuto opere superbe di edilizia, di igiene, di bellezza panoramica; aveva sanato piaghe sociali, problemi tutti che il "Roma" in 7 anni di vita battagliera e onesta aveva affrontati senza vederli risolti. (...) Passato così nel giro di quattro anni al servizio del regime - di un regime che è soprattutto gusto, intelligenza e sapienza - il "Roma" ha visto costantemente aumentare il numero delle sue copie, accrescere il credito, la simpatia e la risonanza nei lettori, in una maniera autenticamente commovente per chi, come noi, vive la vita della carta stampata"<ref name="ReferenceA">Dal "Roma" del 22 agosto 1932</ref>.
=== Sotto il regime fascista ===
[[Carlo Nazzaro]] (direttore del «Roma» dal 1931 al 1943), in un articolo pubblicato nel [[1932]] in occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione del giornale, così scriveva del rapporto tra il Roma ed il regime fascista: "(...) Il regime aveva sfondato i fondaci, compiuto opere superbe di edilizia, di igiene, di bellezza panoramica; aveva sanato piaghe sociali, problemi tutti che il "Roma" in 7 anni di vita battagliera e onesta aveva affrontati senza vederli risolti. (...) Passato così nel giro di quattro anni al servizio del regime - di un regime che è soprattutto gusto, intelligenza e sapienza - il "Roma" ha visto costantemente aumentare il numero delle sue copie, accrescere il credito, la simpatia e la risonanza nei lettori, in una maniera autenticamente commovente per chi, come noi, vive la vita della carta stampata"<ref name="ReferenceA">Dal "Roma" del 22 agosto 1932</ref>.
 
===L'era Lauro===
Nel [[1942]] l'[[armatore]] [[Achille Lauro]] ottenne dal governo il 50% del quotidiano. Nell'ottobre [[1943]], con l'ingresso degli Alleati in città, il «Roma» venne sospeso, come tutti gli altri giornali compromessi col fascismo. Il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] fece uscire a Napoli un solo quotidiano indipendente, «[[Il Risorgimento (Napoli)|Il Risorgimento]]» (1943-50).
 
Il «Roma» ritornò in edicola il 23 settembre [[1946]] con la testata «Roma d'oggi», per riprendere poi il nome originale l'8 luglio 1948
<ref>{{cita web|url=http://www.diraas.unige.it/Dottorati/TesiDottorato/Bibliografia%20degli%20scritti%20di%20Giovanni%20Ansaldo.pdf|titolo=Bibliografia degli scritti di Giovanni Ansaldo (1913-2012)|accesso=3 agosto 2020}}</ref>. Nel [[1949]] Lauro rilevò l'intera proprietà del «Roma» dal [[Banco di Napoli]]. l'intera proprietà del quotidiano.<ref name="DBI">{{cita pubblicazione | titolo = {{Maiuscoletto|LAURO, Achille}} |pubblicazione= [[Dizionario Biografico degli Italiani]] | editore = [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]] | volume = LXIV | anno = 2005 | nome = Giuseppe | cognome = Sircana | url = http://www.treccani.it/enciclopedia/achille-lauro_%28Dizionario-Biografico%29/ }}</ref> Lo potenziò: inviò il tecnico Salvatore Di Salvatore in [[Germania]] per acquistare nuove rotative tedesche, a [[Mannheim]]; Di Salvatore portò a Napoli i nuovi macchinari; altre rotative, di minori dimensioni, furono trasportate sulla nave «Achille Lauro», che funse da tipografia (unica nave in Italia a stampare un giornale). Con Lauro il quotidiano si collocò politicamente a destra.
 
Nel dopoguerra il «Roma» fu diretto, tra gli altri, da [[Alfredo Signoretti]] (1950-1958), [[Alberto Giovannini (giornalista)|Alberto Giovannini]] (1958-1972 e 1976-1978), [[Piero Buscaroli]] e [[Pietro Zullino]]; ne fu critico letterario e capo servizio Cultura [[Francesco Bruno (critico letterario)|Francesco Bruno]]. La sede era in Via Cristoforo Colombo 45, il cui edificio era di proprietà dello stesso Lauro<ref>Attualmente è di proprietà dell'imprenditore Alfredo Romeo, che lo ha riconvertito in albergo.</ref>.
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*[[Carlo Nazzaro]] (1º marzo 1931 - 25 luglio 1943)
*Emilio Scaglione (dal 1º agosto 1943)<ref>{{cita libro| nome= Antonio| cognome= Sarubbi| titolo= «Il Mondo» di Amendola e Cianca e il crollo delle istituzioni liberali (1922-1926) | anno= 1986| editore= Franco Angeli| città=Milano | p= 86| ISBN=|cid=Sarubbi, 1986}}</ref>
 
*''Ottobre 1943: il giornale fu chiuso dall'«Allied Publication Board» anglo-americano''<ref>Venne consentita la stampa di un solo quotidiano, [[Il Risorgimento (Napoli)|Il Risorgimento]], fino alla fine della guerra.</ref>
*[[Alfredo Signoretti]] (1950-1958)
*[[Arturo Labriola]] (dal 1946)
* Pietro Visconti
*[[Carlo Nazzaro]] (26 agosto 1949 - 2 marzo 1950)
*[[Raffaele Cafiero]] (3 marzo 1950 - 1952)
*[[Alfredo Signoretti]] (19501952-1958)
*[[Alberto Giovannini (giornalista)|Alberto Giovannini]] (1958-1972)
:</small>Alfredo Signoretti, condirettore</small><ref>{{cita web|url=https://archivio.quirinale.it/aspr/diari/EVENT-002-005027/presidente/giuseppe-saragat|titolo=Il Presidente della Repubblica riceve in udienza|accesso=3 agosto 2020}}</ref>
*[[Piero Buscaroli]] (1972-1975)
*[[Pietro Zullino]] (1975-1976)