Franco Franchi: differenze tra le versioni

Insieme a [[Ciccio Ingrassia]] ha formato una coppia di comici entrata nella storia della [[Cinema italiano|cinematografia italiana]], nota come [[Franco e Ciccio]], protagonista di oltre un centinaio di film di grande successo. Nel solo 1964 i loro film incassarono oltre sette miliardi di lire, pari al 10% degli incassi dei film italiani in quell'anno. Gli venne dedicato, insieme a Ingrassia, il film-documentario ''[[Come inguaiammo il cinema italiano]]'', del [[2004]].

Nacque a [[Palermo]]<ref>quartiere [[Monte di Pietà o Seralcadi|Monte di Pietà]], in Vicolo delle Api e ancora in fasce, la sua famiglia si trasferì in Via Terra delle Mosche, nel quartiere [[Vucciria]]</ref> il 18 settembre del [[1928]] in una poverissima famiglia [[proletariato|proletaria]], quartogenito di diciotto figli, raccontò poi come egli salasse le pietanze di legumi perché i fratelli e i cugini ne mangiassero meno, ovviamente a suo favore<ref>Da una video intervista del 1979.</ref>. Non riuscì a completare neanche le [[Scuola primaria in Italia|elementari]] poiché dovette iniziare a lavorare con il padre come muratore. Poi i genitori emigrarono in cerca di fortuna e lui restò a Palermo lavorando inizialmente come [[artigiano]], realizzando [[Icona (arte)|icone]] sacre sui marciapiedi, poi come garzone in [[pasticceria]] e anche come facchino alla [[stazione ferroviaria|stazione]]. Non mancarono momenti nei quali, spinto dall'indigenza, fu costretto a piccoli furti<ref>{{Cita web|url=https://chi-e.com/franco-franchi/|titolo=Chi era Franco Franchi|sito=Chi è...?|data=2018-09-15|lingua=it-IT|accesso=2020-06-14}}</ref>.

Fu sempre attratto dalla recitazione e dalla comicità, arti in cui era dotato; girava per la città come banditore, suonando la [[grancassa]] e aggiungendo elementi di comicità alle sue esibizioni e venne notato da [[Salvatore Polara]], un musicista napoletano che nel [[1945]] lo inserì nel suo gruppo, gli ''Striscianti'', dove ricevette uno stipendio di 6 [[lira italiana|lire]] a settimana. Qui realizzò concerti musicali per le vie, le piazze e per i ristoranti di tutta la [[Sicilia]], nella cosiddetta ''posteggia'', nonché spettacoli comici all'aperto e animazioni per cerimonie come [[matrimonio|matrimoni]] e [[battesimo|battesimi]], occupazione dalla quale nacque il suo primo personaggio, "Ciccio Ferraù". Divenne imitatore di personaggi famosi come [[Totò]], [[Benito Mussolini]] e [[Adolf Hitler]], e la sua [[mimica facciale]] divenne fonte di curiosità nel pubblico e in alcuni attori di [[teatro]], che presero da lui degli spunti. Entrato nel [[1948]] in un [[circo]] in qualità di tuttofare, vi rimase poco tempo e lasciò anche la compagnia di Polara, rimanendo nuovamente disoccupato. Ebbe alcuni problemi con la giustizia per piccoli furti e, nel [[1950]], fu arrestato. Quando uscì andò a lavorare come posteggiatore nel nord Italia e fece il servizio [[militare]] a [[Bologna]]; al suo ritorno in [[Sicilia]], riprese a fare l'attore. Conobbe e sposò Irene Gallina dalla quale ebbe due figli, Maria Letizia, il 31 luglio 1961, e Massimo, il 10 maggio 1965. Debuttò al teatro Golden di [[Palermo]].

All'inizio degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] conobbe [[Ciccio Ingrassia|Francesco Ingrassia]], detto Ciccio, attore in una compagnia teatrale, iniziando una lunga collaborazione che avrebbe dato vita a una coppia destinata al grande successo realizzando insieme 132 film, prevalentemente negli [[anni 1960|anni sessanta]] (uno nel 1960, sei nel 1961, sette nel 1962 e 1963, 22 nel 1964). Furono tutti sostanzialmente dei successi di pubblico ma quasi sempre ignorati dalla critica. {{cn|Nel 1964 i loro film incassarono circa 7 miliardi e 300 milioni (il 10% degli incassi dei film italiani in quell'anno)}}.[[File:Franco Franchi Paolo il freddo.JPG|miniatura|Franco Franchi impersona Paolino Pastorino in ''[[Paolo il freddo]]''.]]