Antonio Ceruti: differenze tra le versioni
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Entrò nel seminario diocesano, dove compì i propri studi, venendo [[Ordinazione sacerdotale|ordinato sacerdote]] nel 1863.<ref name="DBI" /> Nel frattempo aveva iniziato a lavorare come archivista presso la [[curia vescovile]]. Nello stesso anno 1863 venne impiegato nella [[Biblioteca Ambrosiana]], prima come scrittore aiutante, poi come custode del catalogo, intraprendendo la stesura dell'inventario dei manoscritti (che completò in 33 volumi manoscritti, pubblicati nel 1973);<ref name="DBI" /> nel 1870 entrò nel collegio dei dottori della biblioteca.<ref name="DBI" />
Collaborò con periodici e istituti culturali della Lombardia e di tutta Italia; nel 1868 divenne membro della [[Deputazioni di storia patria|Reale Deputazione di storia patria]] di Torino, nel 1873 del [[Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere|Real Istituto lombardo di scienze e lettere]] e fece da segretario all'appena costituita [[Società Storica Lombarda]] dal 1874 al 1877.<ref name="DBI" />
Nelle sue monografie espresse posizioni rigidamente tradizionaliste e conservatrici dal punto di vista sociale e religioso.<ref name="DBI" />
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