Jirō Horikoshi: differenze tra le versioni

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Nonostante lavorasse in un'azienda fortemente legata all'industria bellica, Horikoshi era fortemente contrario a quella che riteneva una guerra futile, come argomentò anche in alcuni estratti del suo diario, scritto nel 1945 e pubblicato nel 1956.<!--:
{{quote |When we awoke on the morning of December 8, 1941, we found ourselves&nbsp;— without any foreknowledge&nbsp;— to be embroiled in war... Since then, the majority of us who had truly understood the awesome industrial strength of the United States never really believed that Japan would win this war. We were convinced that surely our government had in mind some diplomatic measures which would bring the conflict to a halt before the situation became catastrophic for Japan. But now, bereft of any strong government move to seek a diplomatic way out, we are being driven to doom. Japan is being destroyed. I cannot do other but to blame the military hierarchy and the blind politicians in power for dragging Japan into this hellish cauldron of defeat.--><ref name=diario>{{Cita|Horikoshi e Okumiya|capitolo 29}}.</ref>
 
Il 7 dicembre 1944, [[Terremoto del Tōnankai del 1944|un forte terremoto]] nella regione del Tokai costrinse Mitsubushi a fermare la produzione di uno stabilimento nei dintorni di Nagoya. Nei giorni successivi, inoltre, alcuni attacchi aerei degli Alleati costrinsero Mitsubishi a evacuare altri stabilimenti. Il dipartimento di Horikoshi fu quindi spostato in una scuola requisita, alla periferia di Nagoya.
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[[File:GiuseppeGabrielli.jpg|thumb|right|Horikoshi tra [[Giuseppe Gabrielli]] e [[Willy Messerschmitt]] nel 1967, tre dei più famosi progettisti delle [[Potenze dell'Asse]].]]
 
Nel 1953, con il [[generale]] Masatake Okumiya, già pilota da caccia della Marina Imperiale, pubblicò ''Reisen'', tradotto nel 1957 da Martin Caidin in [[lingua inglese|inglese]] con il titolo di ''Zero!: the story of the Japanese Navy Air Force, 1937-1945'', che ebbe successo di vendite e di cui ne è stata ripubblicata nel 2004 una riedizione con il titolo ''Zero: The Story of Japan's Air War in the Pacific - As Seen by the Enemy''.<ref>{{Cita|Horikoshi e Okumiya}}.</ref> Il libro include anche il diario di guerra di Horikoshi. <ref name=diario />
 
Nel 1970 pubblicò in Giappone un'[[autobiografia]], in seguito tradotta in inglese con il titolo ''Eagles of Mitsubishi: the story of the Zero Fighter''.<ref>{{Cita|Horikoshi}}.</ref>
 
Nell'autunno 1973 Horikoshi venne insignito dell'[[Ordine del Sol Levante]] di terza classe che, dopo la sua morte, avvenuta nel 1982, fu promosso postumo al grado superiore.