Villa Sant'Angelo: differenze tra le versioni

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=== Normanni, Svevi, Angioini ===
La Villa è citata nel 1173 da papa Alessandro III; fino al 1254 la Villa dipese dal castello di Barile, che poi partecipò, insieme alla Villa, alla fondazione di [[L'Aquila]], ed entrò dal 1265<ref>Buccio di Ranallo, ''Cronaca'', vv. 150-154.</ref> ufficialmente nel contado aquilano. Lo storico Claudio Crispomonti nella sua monografia sull'Aquila, pur con ipotesi fantasiose, cerca di ricostruire la storia del castello distrutto di Barile, uno dei 99 che fondarono la città, sarebbe stato fondato nel 929 da un tal Parile, poi nel 1015 era un di un Taddeo dei [[Berardi (famiglia)|Conti dei Marsi]], nel 1107 era di [[Gualtiero di Ocre]], capitano di Enrico V.
 
Con la discesa normanna i castelli di Barile, Ocre e Collimento (oggi frazione di [[Lucoli]]) si opposero venendo conquistati; nel ''[[Catalogus baronum]]'' del 1161, Barile è citato come possedimento del conte Berardo [[Collimento|di Collimento]], pronipote di Berardo "il Francisco", primo conte dei Marsi. Nel 1180 fu fondata la baronia di Barile, che comprendeva Villa Sant'Angelo, Tussillo, Fonteavignone e Terranera, poi passate a Rocca di Mezzo; nel 1196 il conte Tommaso dona Villa all'[[abbazia di Santa Maria di Casanova]] nella diocesi di Penne<ref>Cfr. Chronicon di Santa Maria di Casanova, sub anno 1196; cfr Chronicon di San Bartolomeo di Carpineto.</ref>.