Concilio di Nicea I: differenze tra le versioni

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Gli ariani e i meleziani quasi subito riguadagnarono pressoché tutti i diritti che avevano perduto e l'[[Arianesimo]] continuò a propagarsi malgrado le forti pene repressive e a causare divisioni nella Chiesa per tutto il rimanente [[IV secolo]]. Quasi immediatamente [[Eusebio di Nicomedia]] usò la sua influenza a corte per guadagnarsi il favore di [[Costantino I|Costantino]], spostandolo dai vescovi ortodossi di Nicea agli Ariani. [[Eustazio di Antiochia]] fu deposto ed esiliato nel [[330]]. Atanasio, che era succeduto ad Alessandro come vescovo di Alessandria, fu deposto dal [[primo concilio di Tiro|primo sinodo di Tiro]] nel [[335]] e [[Marcello di Ancira]] lo seguì nel [[336]]. Ario stesso tornò a Costantinopoli per essere riaccolto nella Chiesa, ma morì poco prima che ciò potesse accadere. Nel [[337]] morì Costantino dopo avere ricevuto il battesimo proprio da un vescovo ariano, [[Eusebio di Nicomedia]]<ref>Cfr il ''Chronicon'' di [[Sofronio Eusebio Girolamo]]. Il battesimo, senza specificarne il sacerdote, è attestato da un gran numero di scrittori antichi.</ref>.
 
== MembriPadri del concilio di Nicea ==
=== Introduzione ===
La lista dei partecipanti al concilio di Nicea è riportata da molti manoscritti e in diverse lingue.<ref>Le informazioni che seguono sono tratte da: Destephen, ''Prosopographie chrétienne du Bas-Empire 3. Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641)'', Paris 2008, pp. 18-20.</ref> Le differenti versioni sono state editate nel [[1898]] da Heinrich Gelzer, Heinrich Hilgenfeld e Otto Cuntz nel ''Patrum nicaenorum nomina Latine, Graece, Coptice, Syriace, Arabice, Armeniace'', che resta ancora oggi il testo fondamentale per lo studio delle liste conciliari nicene. L'opera distingue le diverse liste per [[Lingua (linguistica)|lingua]].
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=== Elenco ===
L'elenco che segue è la lista di 220 nomi, suddivisi per [[Provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]], che igli primi editoristudiosi tedeschi, Heinrich Gelzer, Heinrich Hilgenfeld e Otto Cuntz, hanno ricavato dallo studiodall'analisi delle differenti liste di {{chiarire|vescovi niceni}}, e pubblicato nel ''Patrum nicaenorum nomina'', pp.&nbsp;LX-LIV, con il titolo di ''Index patrum Nicaenorum restitutus''.
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# [[Osio di Cordova]], Vito e Bisenzio presbiteri di [[Diocesi di Roma|Roma]]