Dinastia ottoniana: differenze tra le versioni

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{{Casata
|cognome = Dinastia ottoniana<br/>(o liudolfingia)
|stato = <br>{{sp}}
*[[Ducato di Sassonia]]
*[[Sovrani di Germania|Regno di Germania]]
*[[Sacro Romano Impero]]
*[[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|Regno d'Italia]]
|titoli = <br>{{sp}}
*[[Imperatore del Sacro Romano Impero|Imperatore del SRI]]
*[[Re dei Romani]]
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== Enrico II ==
{{vedi anche|Enrico II il Santo}}
Figlio di [[Enrico II di Baviera]], alla sua morte, nel [[995]], divenne [[Sovrani di Baviera|duca di Baviera]] con il nome di Enrico IV di Baviera. Fu anche [[Ducato di Carinzia|duca di Carinzia]] come Enrico III.
 
Nel 23 gennaio [[1002]] morì il cugino di secondo grado [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]]. Non era prassi all'epoca che vi fossero diritti al trono per gli appartenenti alle linee collaterali della famiglia regia, quindi la successione non fu immediata. La via per la sua successione venne aperta quando [[Ottone I di Carinzia|Ottone di Worms]], nipote di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], rifiutò la corona;<ref>{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Merseburgo|Tietmaro]]|traduttore=Matteo Taddei|titolo=Cronaca di Tietmaro|collana=Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo|editore=Pisa University Press|p=133|capitolo=Libro V, 25|ISBN=978-8833390857}}</ref> Enrico II trovò sostegno per la sua successione in Sassonia, desiderosa di vedere un uomo della propria stirpe continuare a sedere sul trono; egli inoltre era sostenuto da Sofia e Adelaide, sorelle del defunto Ottone III.
 
La sua morte, il [[13 luglio]] [[1024]], fu accompagnata in [[Italia]] da sommosse di popolo e dall'incendio del palazzo imperiale di [[Pavia]], mentre in [[Germania]] da un'irreale assenza di conflitti intestini tra i principi, segno di una politica interna che alla lunga aveva dato i suoi frutti. Si organizzò un'assemblea elettiva (da Enrico nel [[1002]] ostacolata) in cui gli succedette [[Corrado II il Salico]], iniziatore della dinastia di Franconia (ma legato a lui da rapporti di [[parentela]]: Corrado era figlio di [[Enrico di Spira]], figlio a sua volta di [[Ottone I di Carinzia|Ottone di Worms]], figlio di [[Corrado il Rosso]] e di [[Liutgarda (dinastia ottoniana)|Liutgarda]], figlia a sua volta di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] e quindi, oltre che bisnonna di Corrado II, cugina di Enrico II). La sua tomba, in cui giace assieme alla moglie Cunegonda, capolavoro marmoreo di [[Tilman Riemenschneider]], è custodita nel [[duomo di Bamberga]].
 
Enrico II venne canonizzato nel [[1146]] da [[papa Eugenio III]] quale Imperatore devoto, non a caso in un periodo di grande incertezza del potere imperiale e papale, con la città di [[Roma]] elevata a [[Età comunale|Libero Comune]] e le predicazioni pauperiste di [[Arnaldo da Brescia]] che scuotevano gli animi. La sua [[Memoria (liturgia)|Memoria]] si celebra il [[13 luglio]].
 
== Genealogia ==