Capistrello: differenze tra le versioni

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[[File:Monumento Sacrario Martiri di Capistrello.jpg|thumb|Sacrario dei 33 martiri di Capistrello]]
 
Capistrello subì durante la [[seconda guerra mondiale]] le rappresaglie [[Nazismo|naziste]]. La prima tragica vicenda avvenne il 20 marzo [[1944]], quando Piero Masci, un giovane diciottenne del luogo, prima di essere fucilato fu trucidato e seviziato dai tedeschi "giungendo al punto di strappargli i testicoli ed il pene" (come recita il rapporto del Comandante della Stazione dei [[Carabinieri]]). Ciò avvenne in seguito all'accusa di aver rubato un pacchetto di sigarette e della cioccolata al [[maresciallo]] tedesco che ospitava in casa sua.
 
Alcuni mesi dopo, il 4 giugno, trenta pastori locali fuggiti sulle montagne capistrellane con il loro bestiame per scampare alle atrocità della guerra vennero catturati, imprigionati e poi fucilati alla nuca uno ad uno nel piazzale della [[Stazione di Capistrello|stazione]]. Due giorno dopo, il 6 giugno, veniva ucciso Fernando Stati, semplicemente perché sospettato di [[partigianeria]].