Radio Città Futura: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 41:
Il 12 novembre [[1977]] l'emittente venne chiusa per "motivi di ordine pubblico" assieme a [[Radio Onda Rossa]]. Il provvedimento, però, fu presto ritirato.
 
''Radio Città Futura'' fu coinvolta nelle indagini sul [[Caso Moro]] per una presunta rivelazione anticipata dell'[[Agguato di via Fani]]: infatti, mentre secondo le ricostruzioni investigative, il rapimento dell'allora [[Aldo Moro|Presidente della Democrazia Cristiana]] fu effettuato dalle [[Brigate Rosse]] alle ore 9:00, alcune testimonianze asseriscono che circa mezz'ora prima<ref>pag.180 de ''La tela del ragno'' di [[Sergio Flamigni]], [[Kaos edizioni]], 5ª Edizione aggiornata, [[Milano]] aprile [[2003]] ISBN 88-7953-120-4.</ref>, dai microfoni dell'emittente, sarebbe stata data notizia dell'accaduto; annunciatore dell'evento lo stesso fondatore [[Renzo Rossellini (produttore)|Renzo Rossellini]]. Alla fine degli anni ottanta, in un'intervista per il programma di [[Raiuno]] ''[[La notte della Repubblica]]''<ref name=repnot>dati ricavati da ''Via Fani'', undicesima puntata del programma televisivo ''[[La notte della Repubblica]]'' ([[Raiuno]] [[1989]]-[[1990|90]]).</ref>, quest'ultimo dichiarò che il suo coinvolgimento nelle indagini sulle [[Caso Moro|note vicende]] era stato determinato da un fraintendimento di fondo, sorto dalla testimonianza di una domestica dell'allora [[Senato della Repubblica|senatore]] [[Vittorio Cervone]] ([[Democrazia Cristiana|DC]])<ref name=repnot/>. Secondo tale ricostruzione, la donna infatti aveva inizialmente dichiarato al suo datore di lavoro, di aver appreso del rapimento dello statista [[democristiano]], ancor prima che avvenisse realmente, ascoltando la radio; secondo Rossellini in realtà si trattava molto probabilmente solo della divulgazione da parte sua di un'analisi politica, che ipotizzasse un'assai prevedibile azione [[Brigate Rosse|brigatista]]<ref name=repnot/>, come reazione all'imminente insediamento del [[Governo Andreotti IV|nuovo governo]]<ref name=repnot/>: nelle ore successive, sull'onda emotiva suscitata dal tragico evento, la domestica avrebbe potuto erroneamente associare tale ipotetica previsione al rapimento del fautore del [[Compromesso storico]]<ref name=repnot/>. Inoltre in tale occasione, l'ex fondatore di ''Radio Città Futura'' aggiunse che, come risultò successivamente in sede processuale, nel periodo del [[Sequestro Moro]], il [[Ministero dell'Interno]] non aveva cessato di registrare quotidianamente le trasmissioni di numerose emittenti del [[Movimento del '77|Movimento]], tra le quali ovviamente la sua<ref name=repnot/>; però al momento della presentazione in tribunale delle bobine incise il 16 marzo [[1978]], inspiegabilmente queste ultime risultavano monche, a partire da circa i dieci minuti precedenti la [[Agguato di via Fani|Stragestrage di via Fani]]<ref name=repnot/>.
 
Il 9 gennaio [[1979]] un commando dei [[Nuclei Armati Rivoluzionari|NAR]] guidato da [[Giusva Fioravanti]] irruppe negli studi della radio durante la registrazione della trasmissione femminista ''Radio Donna'', dando fuoco ai locali e sparando alle conduttrici. Cinque di esse furono gravemente ferite<ref>[http://italy.indymedia.org/news/2005/03/744604.php Testimonianza di Rosetta Padula, una delle conduttrici, a Quotidiano Donna, gennaio 1979] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050315040944/http://italy.indymedia.org/news/2005/03/744604.php |data=15 marzo 2005 }}</ref><ref>https://www.youtube.com/watch?v=2ioOETuYPQc</ref>.