Francesco II del Balzo: differenze tra le versioni

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Francesco del Balzo morì, secondo alcuni in fama di santità, l'8 agosto [[1482]], come afferma la lapide posta sulla sua tomba<ref>Nella ''Cronaca'' di Notar Giacomo (''Cronaca di Napoli'', a cura di P. Garzilli, Napoli, 1845, p. 150) è scritto che morì nell'agosto del 1483.</ref>. Il suo corpo è custodito, mummificato, nella [[Chiesa di San Domenico (Andria)|Chiesa di San Domenico]] di Andria. Sovrasta l'arca un busto attribuito a [[Francesco Laurana]] o, secondo altri, a [[Domenico Gagini]], che lo rappresenta vestito da terziario con un collare recante il motto latino ''Ne quid nimis''.
 
== Discendenza ==
IlFrancesco si sposò il 26 gennaio [[1426]] sposòcon Sancia di Chiaromonte (sorella di [[Isabella di Chiaromonte|Isabella]], moglie del re di Napoli Ferrante d'Aragona), figlia di [[Tristano di Chiaromonte|Tristano]], conte di Copertino, e di [[Caterina di Taranto|Caterina Orsini del Balzo]], che morirà il 30 marzo [[1468]] e dalla quale ebbe Jacopo, Pirro, Caterina, Antonia, Anghilberto, duca di [[Nardò]], e Baldassare, Protonotario Apostolico dell'Abbazia San Michele Arcangelo di [[Montescaglioso]].
 
== Opere ==
Francesco fu anche un modesto letterato: nel [[1451]] scrisse la ''Historia inventionis et translationis gloriosi corporis s. Richardi Anglici confessoris et episcopi Andriensis''<ref>La ''Historia'' fu poi edita nel 1659 nella ''Italia sacra'' di F. Ughelli-N. Coleti (vol. 7, Venezia, 1721, coll. 1257-62) e negli ''Acta Sanctorum'' (vol. 2, ''Antverpiæ'', 1698, pp. 248 e segg.).</ref>, una relazione agiografica relativa al ritrovamento del corpo di [[San Riccardo di Andria]], patrono della città, avvenuto il 23 aprile [[1438]].