Quadrato del Sator: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template cita "xxxx"; rinomina/fix nomi parametri; converto template cite xxx -> cita xxx; elimino parametri vuoti; fix urlstatu s
Aggiungo →‎Collegamenti esterni: + modifiche minori
Riga 1:
Il '''quadrato del Sator''' è una ricorrente [[iscrizione latina]], in forma di [[quadrato magico]], composta dalle cinque seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La loro giustapposizione, nell'ordine indicato, dà luogo a un [[palindromo]], vale a dire una frase che rimane identica se [[lettura|letta da sinistra]] a destra e viceversa. La stessa frase palindroma si ottiene leggendo le parole del quadrato dal basso verso l'alto purché ogni riga sia letta da destra verso sinistra.
[[File:SATOR Duomo di Siena.jpg|thumb|Quadrato del SATOR sul fianco nord del Duomo di Siena]]
 
L'iscrizione è stata oggetto di frequenti ritrovamenti archeologici, sia in [[lapide|epigrafi lapidee]] sia in [[Graffiti (archeologia)|graffiti]], ma il senso e il significato simbolico rimangono ancora oscuri, nonostante le numerose ipotesi formulate.
 
Line 20 ⟶ 19:
Si osservi che moltissimi esemplari sono stati rinvenuti in edifici religiosi cristiani e che non se ne conoscono di antecedenti l'[[era cristiana]] (la diffusione del cristianesimo a Pompei prima dell'eruzione sembrerebbe documentata archeologicamente).<ref name=camill21/><ref>Matteo Della Corte, ''I cristiani a Pompei'', 1939.</ref><ref>Agnello Baldi, ''La Pompei giudaico-cristiana'', Cava dei Tirreni 1964.</ref><ref>Ilaria Ramelli, ''NOTE SULLA PRESENZA GIUDAICA E CRISTIANA A POMPEI, ERCOLANO E POZZUOLI NEL I SECOLO D.C.'', Rivista Di Storia Della Chiesa in Italia 56, no. 1 (2002): 3-16. Accessed August 21, 2020. http://www.jstor.org/stable/43051440..</ref>
 
== Parole enigmatiche ==
[[File:Saturno, Museo archeologico nazionale di Napoli.jpeg|upright=1.4|thumb|Saturno con il capo coperto dal mantello invernale mentre impugna la roncola. Dipinto di epoca romana (I secolo d.C.), conservato al [[Museo archeologico nazionale di Napoli]]]]
Il significato delle parole del quadrato è stato fonte di interpretazioni molto diverse, che hanno portato a significati complessivi della frase totalmente inconciliabili.
 
=== Sator ===
La parola "sator" significa seminatore, coltivatore e in senso figurato padre, creatore.<ref>Luigi Castiglioni e Scevola Mariotti, ''Vocabolario della lingua latina'', ad vocem.</ref> Nei contesti cristiani allude ad alcune [[parabola del seminatore|parabole evangeliche]], in cui rappresenta Dio Padre. La metafora venne approfondita dai padri della chiesa e in particolare da [[Ireneo di Lione]] (130-202), per il quale il [[Verbo (cristianesimo)|Verbo]] aveva seminato l'umanità con Adamo, l'aveva sarchiata con l'aratro costituito dalla croce di Cristo e sarebbe intervenuto a mietere con la [[falcetto|falce messoria]] alla fine dei tempi.<ref>Jean Daniélou, ''I Simboli Cristiani Primitivi'', Edizioni Arkeios 1997 ( Ed. francese: 1961), pp. 100-113</ref><ref>Ireneo di Lione, ''Contro le eresie'', IV 34,4.</ref> La metafora, però, di un coltivatore celeste per rappresentare la divinità creatrice e conservatrice del mondo è presente anche nelle opere di alcuni scrittori latini dall'inizio del periodo augusteo in poi. Un'origine pagana del Sator, antecedente di poco il cristianesimo, spiegherebbe in modo più probabile la presenza di ben tre quadrati del Sator a Pompei pochi decenni dopo la morte di Gesù.
 
Verso il 44-45 a.C [[Marco Tullio Cicerone]], traducendo liberamente un brano de ''[[Le Trachinie]]'' di [[Sofocle]], riporta che Ercole invoca Zeus con l'epiteto ''caelestum sator'' (= "padre degli dei")<ref>''Tusculanae disputationes'', II,21.</ref>. Poco dopo, nel ''[[De natura deorum]]'', viene detto ''sator'' il mondo naturale, che rende fecondi, genera, educa e alimenta i viventi<ref>''Omnium autem rerum quae natura administrantur seminator et sator et parens, ut ita dicam, atque educator et altor est mundus'', Libro II, 86.</ref>, nel quale, in accordo col [[stoicismo|pensiero stoico]], opera una divinità immanente e provvidenziale (in greco: "prònoia"): il ''[[Logos#Lo Stoicismo|Logos spermatikòs]]'' (= Logos seminale), detto anche "pneuma" ([[anima del mondo]]) e assimilato al fuoco, uno dei 4 elementi costitutivi dell'universo. Il ''Logos'' stoico venne identificato con la "Parola di Dio" biblica dal filosofo ebreo [[Filone di Alessandria]], ponendo un'ulteriore premessa per l'identificazione del Sator con il dio dei cristiani nei secoli successivi.
 
Nella cultura romana del tempo di Cicerone, invece, questa divinità nascosta avrebbe potuto essere rappresentata simbolicamente con [[Saturno (divinità)|Saturno]]<ref>Randall T. Ganiban, "Virgilian Prophecy and the Reign of Jupiter", in ''Brill’sBrill's Companion to Valerius Flaccus'', edited by Mark Heerink and Gesine Manuwald, Brill Academic Publishers, 2014, pp. 255-6.</ref>, il dio romano dell'agricoltura, il cui stesso nome è legato alla semina e alle messi (in latino: ''sata'').<ref>Questa etimologia, vera o falsa che sia, è affermata proprio in quegli stessi anni dallo scrittore latino [[Marco Terenzio Varrone]] (''De lingua latina'', 5,64).</ref> Nonostante alcuni errori ortografici proprio il nome di Saturno è scritto a Pompei sotto il più antico quadrato del sator conosciuto.
 
Nel secolo successivo l'epiteto "sator" è utilizzato in opere letterarie celebrative dell'impero romano per indicare come "padre degli dei e degli uomini" Giove, padre di Venere e perciò nonno di [[Enea]], da cui secondo l'''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] discendeva il popolo romano.<ref>cfr. "''hominum sator atque deorum''" nell'[[Eneide]]: I,254 e XI,725.</ref><ref>Randall T. Ganiban, "Virgilian Prophecy and the Reign of Jupiter", in ''Brill’sBrill's Companion to Valerius Flaccus'', edited by Mark Heerink and Gesine Manuwald, Brill Academic Publishers, 2014, pp. 255-6.</ref> Giove "sator" ricompare circa un secolo dopo al tempo degli imperatori flavii in un altro scritto celebrativo delle origini di Roma imperiale: le ''Argonautiche'' di [[Gaio Valerio Flacco (poeta)|Valerio Flacco]].<ref>[https://museumofwitchcraftandmagic.co.uk/object/charm-talisman/ The Museum of Witchcraft, 1583 – Charm: Talisman]</ref> In conclusione nella letteratura latina augustea e del I secolo dopo Cristo il "sator" era la divinità suprema, da intendersi come [[Saturno (divinità)|Saturno]] o come [[Giove (divinità)|Giove]].
 
=== Arepo ===
Riga 37:
Nel glossario del latino medievale del Du Cange esiste la parola "aripus", da lui interpretata come ''gladius falcatus'', cioè l'arma/attrezzo detta [[harpe]] (dal [[greco antico]] ἅρπη). In agricultura lo stesso vocabolo indica anche l'attrezzo che oggi si chiama "[[roncola (attrezzo)|roncola]]", simile al moderno [[falcetto]] (la "falce messoria"), ma molto più robusto e rozzo. La harpe/falce/roncola è un attributo iconografico di [[Saturno (divinità)|Saturno]], protettore dell'agricoltura.<ref>Ovidio chiama Saturno "''falcifer deus''" (Fasti, I, 234). Cfr. anche [[Sesto Pompeo Festo]], ''De Verborum Significatione'', alla voce "Opima spolia" (Liber XIII): «quod ipse agrorum cultor habetur, nominatus a satu, tenensque falcem effingitur, quae est insigne agricolae».Cfr. [https://books.google.it/books?id=YthcAAAAcAAJ&pg=PA527&lpg=PA527&dq=quod+ipse+agrorum+cultor+habetur,+nominatus+a+satu,+tenensque+falcem+effingitur,+quae+est+insigne+agricolae&source=bl&ots=9_ynzsqiyl&sig=ACfU3U3cGd4PzOAk4DJwg8_GjibfU1CbSA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiR4rjRisHrAhWM3KQKHVGSB7sQ6AEwB3oECAUQAQ#v=onepage&q=quod%20ipse%20agrorum%20cultor%20habetur%2C%20nominatus%20a%20satu%2C%20tenensque%20falcem%20effingitur%2C%20quae%20est%20insigne%20agricolae&f=false]</ref> Il dio, poi, venne identificato col [[titani|titano greco]] [[Crono]], che secondo la [[Teogonia (Esiodo)|Teogonia di Esiodo]] avrebbe utilizzato l'attrezzo anche per evirare il padre [[Urano (divinità)|Urano]]. Secondo Silvana Zanella il misterioso arepo sarebbe proprio questo attrezzo.<ref>Silvana Maria Zanella e L. P. Bellozzi, ''Enigma. La preghiera al Padre fra retorica e cosmologia'', Excelsior edizioni 2010.</ref> ''Sator arepo'', il seminatore con la roncola, potrebbe quindi essere Saturno, il cui regno secondo Virgilio stava per tornare sulla Terra, come nuova età dell'oro. Saturno, infatti, avrebbe regnato sul Lazio e la sua sede sarebbe stata precisamente sul colle del [[Campidoglio]]. In quella remota e felice epoca il nome "Saturnia" avrebbe quindi indicato sia Roma sia l'intera Italia.<ref>«a patre dicta meo quondam Saturnia Roma est» Ovidio, ''Fasti'', VI, 31; «Saturnia Italia et mons qui nunc est Capitolium, Saturnus appellabatur», Festo l.c.; «Salve, magna parens frugum, Saturnia tellus, magna virum», Virgilio, ''Georgiche'' II, 173.</ref> Nella sua [[Bucoliche#egloga IV|ecloga IV]] Virgilio scrive: "Iam redeunt saturnia regna" e l'associa alla imminente nascita di un bimbo. I cristiani interpretarono questi versi come profezia della nascita di Cristo e attribuirono a Virgilio un ruolo propedeutico alla loro fede, come testimonia anche semplicemente il suo ruolo nella [[Divina Commedia]].
 
=== Tenet, opera, rotas ===
L'interpretazione delle ultime tre parole presenta difficoltà minori, ''tenet'' significa "tiene", "regge", "guida". ''Opera'' potrebbe significare "con cura", in quanto ablativo del vocabolo ''opera'', oppure "le opere", come plurale del vocabolo ''opus''. Infine ''rotas'' viene tradotto con "ruote": potrebbero essere quelle di un carro o metaforicamente le ruote celesti del destino (come le traiettorie percorse dalle stelle nella notte) per indicare genericamente le sorti della storia.
 
== L'enigma del significato ==
=== Lettura lineare ===
[[File:Grenoble - Sator 02.jpg|miniatura|destrathumb|Il quadrato di Sator su una porta di legno a Grenoble (Francia)]]
Difficile stabilire il significato letterale della frase composta dalle cinque parole, dal momento che il termine AREPO è un ''[[hapax legomenon]]'' nella letteratura latina, e quindi non è possibile stabilirne il significato per confronto. Alcune congetture su tale parola (nelle [[Gallie]] e nei dintorni di [[Lione]] esisteva un tipo di carro [[celti]]co che era chiamato ''arepos'': si presume allora che la parola sia stata latinizzata in ''arepus'' e che nel quadrato essa avrebbe la funzione di un [[ablativo]] strumentale, cioè un [[Complemento di mezzo o strumento|complemento di mezzo]]) portano a una traduzione, di senso oscuro, quale "Il seminatore, con il carro, tiene con cura le ruote", della quale si cerca di chiarire il senso intendendo il riferimento al seminatore come richiamo al [[Vangelo|testo evangelico]]<ref>L'ipotesi è stata avanzata da [[Jérôme Carcopino]], cfr. F. P. Maulucci Vivolo, ''op. cit.''</ref>.
 
Il termine ''arepo'' si può anche intendere come «piccola pezza di terra», in riferimento a un passo di [[Lucio Giunio Moderato Columella|Columella]] dove ''arepenne'' viene dato come sinonimo di origine gallica di ''semiiugero'', con uguale radice di ''arpentum''. Inoltre il termine ''rotas'' può indicare "il convento". Il significato sarebbe stato dunque: "Il Seminatore di un arepo mantiene con il suo lavoro il convento"<ref>{{cita pubblicazione |autore=Andrea Brugnoli |autore2=Francesco Cortellazzo |url=http://www.veronastoria.it/ojs/index.php/ASValp/article/download/24/13 |titolo=L’epigrafeL'epigrafe del Sator a San Michele di Arcé |accesso=23 maggio 2017}}</ref>. Se invece ''rotas'' si rifacesse alle ruote celesti, potrebbe essere letto come "Il Creatore delle terre tiene (governa) le ruote celesti". Il concetto della unicità del mondo immanente con quello trascendente, identificato anche dalla forma a croce del ''tenet'', forma che esprime simbolicamente l'unione del cielo e della terra. Dalle combinazioni dei due significati si può anche ottenere "Il seminatore nel campo governa le ruote celesti", visione riconducibile all'ateismo radicale tipico dell'atomismo di [[Tito Lucrezio Caro|Lucrezio]].
 
=== Lettura bustrofedica ===
Se si leggesse il palindromo cambiando verso di percorrenza alla fine di ogni riga o di ogni colonna ([[scrittura bustrofedica]]), si otterrebbe la frase "''sator opera tenet arepo rotas''", in cui il termine ''Sator'' indicherebbe il [[seminatore]], arepo rappresenterebbe una contrazione di areopago (nel significato di tribunale supremo), e il palindromo potrebbe essere tradotto con: "Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino"; tale interpretazione attribuirebbe pertanto un significato morale al quadrato magico secondo cui: "L'uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino"<ref>{{cita web |url=http://www.satorgroup.it/perchesator.html |titolo=Perché Sator|accesso=23 maggio 2017}}</ref>.
 
Da notare come, utilizzando sia la lettura lineare sia quella bustrofedica, ''arepo'' corrisponde anche alla costellazione del [[Orsa Maggiore|Grande Carro]], la falce degli dei (''harpé''), simbolo del loro potere universale e quindi metafora di Dio<ref name="Lenigma">{{cita web |url=http://www.enigma-sator-rotas.it/?page_id=33 |titolo=QUADRATO SATOR ROTAS |accesso=23 maggio 2017}}</ref>.
 
=== Lettura anfibologa ===
Data la molteplicità dei possibili significati, il quadrato di Sator si potrebbe intendere come un anagramma [[Anfibologia|anfibologo]], contenente volutamente più chiavi di lettura che si rivelavano differentemente a seconda del livello di conoscenza e profondità del lettore.
 
Il lettore meno colto si sarebbe fermato alla lettura letterale e forse avrebbe afferrato i significati simbolici abbastanza comuni nel mondo antico, come i quattro elementi pitagorici, traendo la lettura, riga per riga: "Il seminatore, tiene, la falce, le opere agricole, le ruote". Una persona più acuta avrebbe compreso l'anfibologia e le avrebbe trasferite dalla sfera terrestre a quella celeste, cogliendo il legame tra seminatore agricolo e Seminatore celeste, scorgendo la lettura, riga per riga,: "Il Creatore, tiene, il Grande Carro, le costellazioni, le stelle". Chi fosse dotato poi di cultura, sia letteraria che filosofica, avrebbe intuito la chiave di interpretazione bustrofedica ricca di metafore, traendo lettura, riga per riga: "Dio, si prende cura, del Creato, come l'uomo si prende cura, dei suoi campi"<ref name="Lenigma" />, nonché ulteriori significati [[Numerologia|numerologici]], [[Cabala (esoterismo)|cabalistici]], filosofici e teologici.
 
=== Altre letture ===
{{Citazione|Anche nella cornice scientifica ristretta [il quadrato] ha impegnato una serie di discipline che per una sola persona sono difficilmente dominabili.|[[Pauly-Wissowa]], ''Enciclopedia reale dell<nowiki>'</nowiki>antichità classica'', ''S.V. Satorquadrat'', Suppl. XV, 1978, IIA, 479<ref>Citato in Rino Cammilleri, ''Il quadrato magico'', p. 21</ref>}}
Tra le letture che partono da considerazioni [[Numerologia|numerologiche]], l'[[Enciclopedia Britannica]] sostiene che altro non si tratti che l'equivalente in lettere di un [[Quadrato magico|Quadrato di Marte]] (Quadrato numerico ove la somma dei numeri in riga, in colonna e in diagonale è sempre la stessa); suffraga questa ipotesi anche con il fatto che in alcuni casi il quadrato è rappresentato con riga e colonna centrali in rosso, il colore di [[Marte (divinità)|Marte]] (equivalente, nella [[mitologia romana]], al [[mitologia greca|greco]] [[Ares]]) e ipotizza che la lettura debba essere di tipo bustrofedico: "Il seminatore dell'Aeropago detiene le ruote dell'Opera".<ref name=camill16/> Questa interpretazione però presta il fianco a critiche difficilmente superabili: (1) i quadrati di Marte si "leggono" non solo in orizzontale e in verticale, ma anche in diagonale, mentre qui la lettura diagonale non dice nulla; (2) il testo è in [[lingua latina]] e questo rende poco accettabile l'interpretazione di quell'"AREPO" come "aeropago"; (3) è difficile poi accettare quell'"OPERA" come un genitivo, quando la grafia indica un probabile accusativo.<ref name=camill16>Rino Cammilleri, ''Il Quadrato magico'', pp. 16-17</ref>
 
=== Acrostici e acronimi ===
Il termine ''Arepo'' potrebbe essere l'[[acronimo]] di ''Aeternus Rex Excelsus Pater Omnipotens'' (Eterno re eccelso, Padre Onnipotente), per cui l'interpretazione sarebbe quella di un simbolo cristiano.<ref>Rono Cammilleri, ''Il quadrato magico'', p. 18</ref>
 
Alcuni degli acrostici che si possono trarre solo dal termine TENET sono: ''Tota Essentia Numero Est Tracta'' ("L'intera essenza è ottenuta con il numero"), ''Tecta Erat Nocte Exordio Terra'' ("In principio la Terra era ricoperta dalle tenebre"), ''Tellurem Effecit Numen Elementorum Temperatione'' ("La Volontà Divina creò la Terra con un'equilibrata combinazione degli elementi"), ''Terra Effigiem Naturae Essentialis Tenet'' ("La Terra conserva l'immagine della Natura Essenziale").<ref>{{cita web |url=http://www.ilmessaggioritrovato.it/newsite/QuadratoMagicoSator.asp |autore= Mykael G |titolo=Sul quadrato magico del "Sator" |accesso=23 maggio 2017}}</ref>.
 
Tra i tanti esempi di [[Anagramma|anagrammi]] possibili, sempre in campo religioso, si può trarre: <small>O PATER, ORES PRO AETATE NOSTRA</small> ("O Padre, prega per la nostra età"); <small>ORA, OPERARE, OSTENTA TE, PASTOR</small> ("Prega, opera e mostrati, o Pastore"); <small>RETRO SATANA, TOTO OPERE ASPER</small> ("Arretra, Satana, crudele in tutte le tue opere"). Non mancano neppure invocazioni diaboliche: <small>SATAN, TER ORO TE, REPARATO OPES!</small> ("Satana, ti prego per tre volte, restituiscimi le mie fortune")<ref>L'enigmista italiano [[Stefano Bartezzaghi]], nella rubrica ''Lessico e Nuvole'' per il quotidiano "La Repubblica", ha proposto i seguenti divertenti anagrammi: SOTTRAR ORO A PAPERONE: SAETTE / PORNOSTAR: PARTE OSEE A TEATRO / O PORTA ESTERA O PORTA ESTERNA / ATTOR ARRESO TENET SOAP OPERA</ref>.
 
== Simbologia cristiana ==
[[File:Palindrom PATERNOSTER.svg|thumb|Anagramma SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS]]
La lettura all'interno del palindromo della parola "<small>PATERNOSTER</small>" come ''crux dissimulata'' avviene per via di [[anagramma]].
 
La presenza del palindromo in molte chiese [[Medioevo|medievali]] induce a considerarlo - per quanto esso possa aver avuto un'origine più antica - un simbolo che si inserisce nella cultura cristiana di quel periodo. Partendo dalla identificazione del ''Sator'', il seminatore, con il Creatore (vedi la [[Parabola del seminatore]] e la [[Parabola del granello di senape]]), qualche studioso ha proposto la seguente interpretazione: «Il Creatore, l'autore di tutte le cose, mantiene con cura le proprie opere»<ref>L'interpretazione s'incentra sulla frase ''Sator opera tenet'', intendendo il resto come sua ripetizione letta al contrario; cfr. G. Gagov, ''op. cit.''</ref>. Un'altra sostiene che, coerentemente con abitudini diffuse nel Medioevo, l'impiego in ambiente cristiano del quadrato del Sator doveva corrispondere a finalità [[Apotropaico|apotropaiche]], come avvenne per molte altre iscrizioni suggestive, del tipo «[[Abracadabra]]» o «[[Abraxas]]».<ref>Sull'utilizzo dei filatteri con finalità apotropaiche in epoca medievale, vedasi la voce "Filatteri", in ''Enciclopedia d'Arte Medievale'', Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Milano, vol. VI, pp. 195-198. La tesi sul significato [[apotropaico]] del palindromo è sostenuta nel testo di Giovanna Bianchi sulla [[Pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima)|Pieve di San Giovanni]] a [[Campiglia Marittima]], rinvenibile al sito {{collegamento interrotto|1=http://www.bibar.unisi.it/testi/TESTIBDS/BDA08campiglia/II-24.pdf |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Se la grande quantità di presenze e ritrovamenti in luoghi di culto medievali dimostra che il palindromo avesse un significato religioso in epoca medioevale, più controverso è il contesto del suo uso in epoche antecedenti. Il ritrovamento del «latercolo pompeiano», risalente a data anteriore all'eruzione del Vesuvio nel [[79]], ha sollevato numerose controversie sull'origine cristiana del quadrato in quanto, pur essendo un fatto documentato la presenza di comunità cristiane a [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]] ed [[Scavi archeologici di Ercolano|Ercolano]] e in [[Campania]], la A e la O poste ai lati della croce sono un riferimento alla simbologia dell'Alfa e l'Omega la cui prima comparsa in ambito cristiano è attestata nell<nowiki>'</nowiki>''[[Apocalisse di Giovanni]]'', redatta in data più tarda (anche se in ambito ebraico tale simbologia è presente anche nell<nowiki>'</nowiki>''[[Antico Testamento]]'').
Riga 89:
** ''Sator Arepo II, Magisches Quadrat'' (Quadrato magico), per flauto, soprano e [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1968, ca. 12 Min.).
* A. R. Penk e Frank Breidenbruck, ''Spiritual Center'' (1995), iscritto sulla ruota dell'opera alla Fattoria di Celle
* {{cita libro | nome=Mario | cognome=Biondi | titolo=Il cielo della Mezzaluna | anno=1983 | editore=Longanesi | città=Milano | p=205-212}}
* [[Fabio Mengozzi]] ha composto un brano intitolato ''SATOR'' (2019) in cui ha indagato le possibilità combinatorie del Sator traslate in ambito musicale <ref>{{Cita web|titolo=Note astigiane in prima mondiale applaudite ad Atene|url=https://www.lastampa.it/asti/2020/02/27/news/note-astigiane-in-prima-mondiale-applaudite-ad-atene-1.38520837|cognome=|nome=|data=|sito=La Stampa|datapubblicazione=27 Februaryfebbraio 2020|urlmorto=n|urlarchivio=|accesso=}}</ref>
* Il film''[[Tenet]]'', per la regia di [[Christopher Nolan]], fa numerosi riferimenti al quadrato. Il titolo riprende la parola centrale "tenet"; il villain del film si chiama "Sator" e agisce attraverso una compagnia chiamata "Rotas"; l'azione parte in un teatro di "opera" e coinvolge un falsario chiamato "Arepo". Numerose scene del film sono girate in modo palindromo dal punto di vista temporale: dapprima dal passato verso il futuro secondo la prospettiva di un personaggio, poi dal futuro verso il passato secondo quella di un altro personaggio.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* G. Gagov, "La soluzione di un antico crittogramma", ''Miscellanea francescana'', 1961, 61, pp.&nbsp;276–82.
* S. Zanella, ''ENIGMA – La preghiera al Padre tra retorica e cosmologia'', Excelsior Edizioni, 2010
* M. Guarducci, "Il misterioso “Quadrato Magico”, l'interpretazione di Jérome Carcopino e documenti nuovi", ''Rivista di archeologia classica'', XVII, pp.&nbsp;219–270, 1965.
* J. Gwyn Griffiths "'Arepo' in the Magic 'Sator' Square'", ''The Classical Review'', New Ser., Vol. 21, No. 1., March 1971.
* F. P. Maulucci Vivolo, ''E l'acqua zampillerà dal deserto. Testimonianze giudaiche e cristiane a Pompei prima del 79'', Carcavallo, Napoli 1990.
* B. Capone, L. Imperio, E. Valentini, ''Guida all'Italia dei templari. Gli insediamenti templari in Italia'', Edizioni Mediterranee, 1997, ISBN 88-2721-201-9.
* [[Rino Cammilleri]], ''Il quadrato magico'', Milano, Rizzoli, 1999, ISBN 88-17-86066-2.
* T. Brescia, ''I misteri del cristianesimo'', MIR, Firenze 2006.
* T. Brescia, "Il vero significato dell'Arepo Sator, il quadrato magico", ''Mystero'', anno V n. 60, Roma – maggio 2005, pp.&nbsp;42–46.
* [[Valerio Evangelisti]], ''[[Cherudek]]'', Mondadori, 1997.
* N. Iannelli, ''Sator – Epigrafe del culto delle sacre origini di Roma - la genesi e il significato del quadrato magico svelati nella teoria della correlazione astronomica'', Bastogi, Foggia, 2009, ISBN 978-88-6273-185-0.
* A. Socci, ''La guerra contro Gesù'', Rizzoli, Milano 2011, pp.&nbsp;193–216.
* R. Giordano, ''L'enigma Perfetto. I luoghi del Sator in Italia'', Edizioni Universitarie Romane, Roma, 2013. ISBN 9788860222107
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cristianesimo|lingua latina}}
 
[[Categoria:Esoterismo]]
[[Categoria:Cristianesimo]]