Santuario di Greccio: differenze tra le versioni

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File:20110517_Greccio_055_(5762418332).jpg|Il belvedere del santuario, con la [[Piana Reatina]] sullo sfondo
File:Santuario Francescano del Presepe.jpg|Pianta del santuario di Greccio
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=== Scalinata d'accesso ===
Avvicinandosi al santuario lungo la [[Strade_provinciali_della_provincia_di_Rieti#1-9|strada provinciale 1c]] si nota innanzitutto una statua in bronzo posizionata nel luglio 2016, che raffigura [[Giovanni Paolo II]] (primo pontefice a visitare il santuario) nell'atto di benedire la valle santa reatina.<ref>{{Cita web|url=https://www.rietilife.com/2016/07/25/greccio-un-certo-per-il-millesimo-anniversario-dalla-fondazione-monumento-per-papa-giovanni-paolo-ii/|titolo=Greccio, un concerto per il millesimo anniversario dalla fondazione / Monumento per Papa Giovanni Paolo II|sito=Rieti Life|data=2016-07-25|lingua=it-IT|accesso=2020-12-09}}</ref> Due tornanti più avanti, in corrispondenza del parcheggio, bar e ufficio informazioni, ha inizio la lunga scalinata intagliata nella rupe che rappresenta la tradizionale via d'accesso al santuario. Alla base della scalinata si trovano due statue di San Francesco, una in pietra e una in bronzo (quest'ultima posizionata nel 2005). Quasi alla fine della scalinata, si trova un piccolo giardino terrazzato che ospita la scultura in travertino ''Omaggio a San Francesco'', realizzata nel 1993 dallo scultore siciliano Leonardo Cumbo.<ref>{{Cita web|url=http://www.artisticamente.info/CUMBO/cumbo_%20curriculum.html|titolo=ARTE CONTEMPORANEA IN SICILIA - LEONARDO CUMBO|sito=www.artisticamente.info|accesso=2020-12-09}}</ref>
 
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File:PAPA GIOVANNI PAOLO II.jpg|La statua di Giovanni Paolo II (2016), con la Valle Santa sullo sfondo
File:Greccio - Santuario del Presepe - San Francesco (12085918713).jpg|La statua in pietra
File:Greccio Statua Scalinata.jpg|La statua in bronzo (2005)
File:Cortile del Santuario.jpg|''Omaggio a San Francesco'' (Cumbo, 1993)
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=== Cappella del Presepio e Grotta della Natività ===
[[File:20110517 Greccio 003 (5762392422).jpg|thumb|left|La grotta della Natività]]
 
LaAl termine della scalinata si accede alla cappella del Presepe, che costituisce il cuore del santuario.<ref name="medioevoinumbria" /> È costruita nellaattorno alla [[grotta]] dove, secondo la tradizione, si sarebbe svolta la rappresentazione della Natività da parte di Francesco, la vigilia di Natale del 1223.<ref name="medioevoinumbria" />
 
Superati i banchi per raccogliersi in preghiera, si trova l'accesso alla grotta della Natività, un ambiente piccolo e semplice, dotato di un altare e un paio di sedili. Sotto la mensa dell'altare si trova la rientranza nella roccia che, secondo la tradizione, ospitò la statua di [[Bambino Gesù|Gesù bambino]] che prese vita miracolosamente durante la rievocazione voluta da Francesco.<ref name="medioevoinumbria" />
 
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Sopra l'altare si trova un [[affresco]] a forma di [[lunetta]] risalente al quattrocento<ref name="medioevoinumbria" /> e di [[scuola giottesca]], è attribuito a un anonimo maestro di Narni del 1409.<ref name="medioevoinumbria" /> La parte destra della lunetta mostra la natività originaria di Betlemme, e mostramostrando la Vergine mentre allatta Gesù bambino alla presenza di San Giuseppe.<ref name="medioevoinumbria" /> La parte sinistra illustra invece la natività rievocata da Francesco a Greccio, emostrando mostrail San Francescosanto vestito da [[diacono]] inginocchiato davanti al Bambino, e alle spalle il popolo di Greccio che assiste al miracolo.<ref name="medioevoinumbria" />
 
Fuori dallaDalla cappella del presepe si trovaaccede unaa salaun corridoio (che perporta raccogliersial inmonastero preghieraantico) dove si trovano due affreschi: una natività di scuole umbro-marchigiana e un San Giovanni Battista.,<ref name="medioevoinumbria" /> ritenuti opere della scuola del [[Maestro di Fossa]] (XIV secolo).<ref name=":1" />
 
=== Monastero antico ===
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* la piccolissima cella dove riposava Francesco, scavata nella nuda roccia, detta anche "sacro speco";
 
* pulpito di San Bernardino.
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=== Prima chiesa di San Francesco o di San Bonaventura ===
[[File:20110517 Greccio 022 (5762400744).jpg|thumb|left|Il coro ligneo, con il leggio e il supporto della lanterna]]
 
Al piano superiore, sopra la cappella del presepe, si trova la primitiva chiesa del santuario,<ref name="medioevoinumbria" /> intitolata a San Francesco e a San Bonaventura,<ref>{{Cita|Rossi|pag. 17}}.</ref> e risalente alla prima metà del Duecento.<ref name="medioevoinumbria" />
 
[[File:First Church- St Francis (1128) 10-012 740.jpg|thumb|A destra: ''Deposizione tra santi'' (scuola umbra, XVI secolo); a sinistra: ''San Francesco e l'angelo che gli annuncia la remissione dei peccati'' (XIV secolo) e ''Madonna col Bambino'' ([[Biagio di Antonio Tucci|Biagio d'Antonio]], XV secolo)]]
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Sopra l'altare si trova un dipinto cinquecentesco di [[scuola umbra]] che rappresenta la ''[[Deposizione di Gesù|Deposizione]] tra santi''.<ref name="medioevoinumbria" /> Sulla parete sinistra si trova un affresco trecentesco che rappresenta ''San Francesco e l'angelo che gli annuncia la remissione dei peccati'';<ref name="medioevoinumbria" /> sopra di esso si trova un pregevole tondo quattrocentesco attribuito a [[Biagio di Antonio Tucci|Biagio d'Antonio]], che raffigura la ''Madonna col Bambino''.<ref name="medioevoinumbria" />
 
La chiesa conserva interessanti arredi lignei tra cui degli stalli nel coro, un leggio e un supporto girevole dellaper lanterna che illuminapermetteva ai frati di illuminare le pagine del libro corale.<ref name="medioevoinumbria" />
 
La copertura è costituita da una [[volta a botte]] decorata da un cielo stellato e con un'immagine del beato [[Giovanni da Parma]].<ref name="medioevoinumbria" />
 
Nell'oratorio attiguo alla chiesa, sopra l'altare, è conservato un importante ritratto di San Francesco, molto venerato dai frati, che secondo la tradizione locale sarebbe stato eseguito nel 1225 su commissione dell'amica [[Jacopa de Settesoli]],<ref name="medioevoinumbria" /> e che quindi lo renderebbe l'unico ritratto del santo eseguito quando egli era in vita. La tela è una copia trecentesca dell'originale andato perduto, e rappresenta il santo con il viso sofferente, mentre si asciuga gli occhi con un fazzoletto, per lavia della malattia agli occhi di cui soffriva nell'ultimo periodo.,<ref name="medioevoinumbria" /> che era venuto a farsi curare dai medici della corte papale presente a [[Rieti]].
 
=== Celle e grotte eremitiche ===
Poco fuori dal santuario, immersi nel bosco e addossati alla roccia, si trova la grotta del beato [[Giovanni da Parma]],<ref name="rossi 20" /> [[Ministro generale dell'Ordine francescano|ministro generale dell'ordine]], che vi visse in penitenza [[Ascetismo|ascetica]] per 32 anni, dal 1257 al 1289.<ref name=":1" /> Nei suoi pressi si trova inoltre la celletta di San Francesco, dove il santo si recava per pregare in solitudine.<ref name=":1" /> Quest'ultima è oggi convertita in [[Oratorio (architettura)|oratorio]]; si tratta di un piccolo ambiente<ref name="rossi 20" /> che ospita un affresco settecentesco<ref name=":1" /> rappresentante la ''Morte di San Francesco,'' e resti di un altro affresco più antico.<ref name="rossi 20">{{Cita|Rossi|pag. 20}}.</ref> Le due celle non sono aperte al pubblico.<ref name=":1" />
 
=== Chiesa dell'Immacolata Concezione ===
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====== Esterno ======
L'esterno è in pietra e intonaco, con un [[campanile a vela]]. Il fianco destro è scandito da [[monofore]] e ospita i due portali d'ingresso, che immettono all'inizio e al fondo della [[navata]]; l'[[abside]] è ottagonale e presenta [[Lucernario|lucernari]]. Sul lato occidentale si trova una scalinata che conduce ai sentieri che si inoltrano nel bosco<ref name="rossi 22" /> e a un terzo portale di accesso, situato in posizione rialzata, che immette nel matroneo sopraelevato. Nella scalinata si trova un'[[edicola]] ornata con una [[ceramica]] di epoca recente che raffigura ''Sant'Antonio di Padova e il miracolo dell'Eucarestia''.<ref name="rossi 22" />
 
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L'ingresso avviene attraversoI tre portali, d'accesso sono tutti decorati esternamente con dei [[Bassorilievo|bassorilievi]] in [[bronzo]] realizzati dallo scultore Lino Agnini:.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://comune.greccio.ri.it/contenuti/45625/santuario-francescano|titolo=SANTUARIO FRANCESCANO|sito=comune.greccio.ri.it|lingua=it|accesso=2020-12-08}}</ref><ref name=":0" /> due di questi sono collocati sul fianco destro e immettono all'inizio e al fondo della navata, mentre un terzo si trova in posizione rialzata, al culmine della scalinata, e immette sul ballatoio sopraelevato. Il bassorilievo del portale anteriore (delle dimensioni di 245 x 155 cm e del peso di oltre 30 quintali) fu realizzato nel 1995 dalla fonderia Briman di Verona.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.bassanodelgrappaedintorni.it/agnini-lino-scultore-pittore-ceramista-03-opere-in-bronzo-a-carattere-religioso/|titolo=Persone: AGNINI LINO scultore, pittore, ceramista - 03 - Opere scelte in bronzo a carattere religioso|sito=Bassano del Grappa e dintorni|data=2016-05-31|lingua=it-IT|accesso=2020-12-08}}</ref> Raffigura la Madonna che dona Gesù bambino a San Francesco; ai lati ci sono il beato [[Giovanni Duns Scoto]] (il teologo del dogma dell'Immacolata), [[Chiara d'Assisi|Santa Chiara]] morente con la bolla papale tra le mani, sorretta da due consorelle, e i volti di due benefattori di Francesco: Alticama Castelli di Stroncone e Giovanni Velita di Greccio.<ref name=":2" /> Il portale posteriore rappresenta invece l'incontro di San Francesco con il lupo.
 
====== Interno ======
All'interno la chiesa è a [[navata]] unica, con una pianta a [[croce latina]] senza transetti. Sul fianco sinistro e sul fondo, la navata possiede un [[ballatoio]] sopraelevato che sorreggeospita il [[matroneo]]; nello spazio sotto al ballatoio sinistro vi sono tre piccole nicchie, a mo' di cappelle laterali.
 
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Nell'abside si trova un bassorilievo in ceramica che raffigura [[Santa Maria Immacolata]], realizzato dallo scultore [[Lorenzo Ferri]] nel 1965-66.<ref name=":3">{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=MPrzBwAAQBAJ&pg=PA34|autore=AA. VV.|titolo=Museo Lorenzo Ferri: Città di Cave|anno=2014|pagina=34|editore=Gangemi Editore|isbn=9788849298741}}</ref> Sul fondo della navata si trova un grande presepe in legno, anch'esso opera di Lorenzo Ferri, realizzato nel 1967<ref name=":3" /><ref name="medioevoinumbria" /> con con statue provenienti dalla Val Gardena.<ref name=":4">{{Cita libro|curatore=Paolo Rossi|titolo=Lapag. Valle Santa reatina|url=http://www.fratellofrancesco.org/www.fratellofrancesco.org/pdf/vallesanta_orme.pdf|editore=fratellofrancesco.org|p=21}}.</ref> Nel fianco sinistro, la prima nicchia ospita l'organo; la seconda ospita un secondo presepe, realizzato in terracotta dallo scultore [[Luigi Venturini]]<ref name="medioevoinumbria" /> nel 1962;<ref>{{Cita web|url=https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/nativity-terracotta-nativity-scene-by-luigi-fotografie-di-cronaca/182132855|titolo=Nativity terracotta nativity scene by Luigi Venturini, Sanctuary of...|sito=Getty Images|lingua=it|accesso=2020-12-08}}</ref> la terza nicchia ospita un crocifisso ligneo. Sul fianco destro è presente una scultura in legno che raffigura San Francesco e i suoi fratelli mentre assistono i [[Lebbra|lebbrosi]], realizzata dallo scultore spagnolo J. Campania nel 1925.<ref name=":4" /> Sulle pareti si trovano bassorilievi in terracotta della [[Via Crucis]], realizzati dal Ferri nel 1967.<ref name=":3" /> Altri presepi si trovano nel matroneo, che ne ospita una mostra permanente in continua crescita; tra questi si ricordano ''Presepio in terracotta'' di L. Agnini e ''Francesco e il suo presepio'' di A. Fanfoni.<ref name=":4" />
 
Le finestre sono istoriate con [[Vetrata|vetrate]] artistiche policrome, opera di padre Alberto Farina,<ref name=":1" /> che ripercorrono la storia di San Francesco e del santuario.<ref name=":0" /> I soggetti rappresentati sono:<ref name=":4" />
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File:Francesco tra i malati.jpg|''San Francesco assiste i lebbrosi'', sul fianco destro - dettaglio (Campania, 1925)
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=== Cappella sul monte Lacerone ===
Dal santuario, tramite un aspro sentiero immerso nel bosco lungo un paio di chilometri, si può salire fino alla sommità del Monte Lacerone (1204&nbsp;metri s.l.m.), il luogo dove dimorava San Francesco prima di fondare il santuario.<ref name="rossi 22" /> Nel punto dove si vuole che Francesco abbia costruito la propria capanna, vicino a due grandi alberi di [[Carpinus betulus|carpino]], sorge una piccola cappella, fatta edificare da [[papa Clemente XI]] nel 1712 e inglobata in una casa di pastori nel 1889.<ref name="rossi 22">{{Cita|Rossi|pag. 22}}.</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Francesco Palmegiani]]|titolo=Rieti e la Regione Sabina. Storia, arte, vita, usi e costumi del secolare popolo Sabino: la ricostituita Provincia nelle sue attività|città=Roma|editore=edizioni della rivista Latina Gens|anno=1932|pagine=362-368|cid=Palmegiani}}
* {{Cita libro|curatore=Paolo Rossi|titolo=La Valle Santa reatina|url=http://www.fratellofrancesco.org/www.fratellofrancesco.org/pdf/vallesanta_orme.pdf|editore=fratellofrancesco.org|cid=Rossi}}
 
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