Corridoio Bizantino: differenze tra le versioni

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{{Provincia storica
[[Immagine:Mappa italia bizantina e longobarda.jpg|thumb|upright=1.4|Mappa dell'Italia bizantina e longobarda.]]
|nomeCorrente =
Il '''Corridoio Bizantino''' (nome originale: '''Provincia Castellorum''') fu la denominazione assunta da una stretta fascia territoriale dell'[[Esarcato d'Italia]] appartenente, oggi, alle [[regioni d'Italia|regioni]] [[Lazio]], [[Umbria]] e [[Marche]]. Fu creato dall'[[Impero bizantino]] per collegare [[Ravenna]] e [[Roma]].
|nomeCompleto =
|nomeUfficiale = Ducatus Perusiae
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|linkBandiera = Flag_of_the_Greek_Orthodox_Church.svg
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|motto =
|capitale principale = Perugia
|capitaleAbitanti =
|capitaleAbitantiAnno =
|altre capitali =
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|popolazione =
|popolazioneAnno =
|dipendente da = [[Imperatore romano d'Oriente]]
|suddiviso in =
|formaAmministrativa =
|titoloGovernatori = Duca
|elencoGovernatori =
|organiDeliberativi =
|rappresentanti =
|inizio = VI secolo (590 ca.)
|primo governatore =
|provincia precedente = [[Urbicaria (eparchia)|Eparchia urbicaria]]
|evento iniziale = Riorganizzazione delle [[eparchia|eparchie]]
|fine = 752
|ultimoGovernatore =
|provincia successiva = [[Regno longobardo|Patrimonio regio longobardo]]
|evento finale = Conquista di Perugia da parte di [[Astolfo (re)|Astolfo]]
}}
 
Il '''Corridoio Bizantino''' (nomeè originale:la denominazione informale con cui è noto il '''ProvinciaDucato Castellorumdi Perugia''') fu({{Latino|Ducatus laPerusiae}} denominazioneo assunta{{Senza fonte|''Provincia Castellorum''}}), dacomprendente una stretta fascia territoriale dell'[[Esarcato d'Italia]] appartenente, oggi, alle [[regioni d'Italia|regioni]] [[Lazio]], [[Umbria]] e [[Marche]]. FuQuesto creatoterritorio dallrivestì un ruolo strategico cruciale per l'[[Impero bizantinoromano d’Oriente|Impero romano d'Oriente]] perin Italia, poiché consentiva il collegamento collegaretra [[Ravenna]] e [[Roma]].
 
== Origine ==
[[Immagine:Mappa italia bizantina e longobarda.jpg|thumb|upright=1.4|Mappa dell'Italia bizantina e longobarda.|sinistra]]
Il Corridoio Bizantino si venne a formare nell'anno [[570]], allorché le conquiste longobarde risparmiarono una striscia montana di territorio [[bizantino]], costituito da [[castello|castelli]] difficilmente espugnabili quali [[Narni]], [[Amelia (Italia)|Amelia]], [[Todi]], [[Perugia]] e [[Gubbio]], gravitanti in parte sulla [[via Amerina]], poiché la [[via Flaminia]], più agevole come percorso, era già in mano ai [[Longobardi]].
Il Corridoio si venne a formare nell'anno [[570]], allorché le conquiste longobarde risparmiarono una striscia montana di territorio romano, costituito da [[castello|castelli]] difficilmente espugnabili dai [[longobardi]], quali [[Narni]], [[Amelia (Italia)|Amelia]], [[Todi]], [[Perugia]] e [[Gubbio]], gravitanti in parte sulla [[via Amerina]], poiché la [[via Flaminia]], più agevole come percorso, era già in mano ai nuovi conquistatori. Le conquiste longobarde portarono a una riorganizzazione delle province imperiali in Italia, che consistette nella trasformazione della [[Prefettura del pretorio d'Italia|Prefettura del pretorio]] in [[Esarcato d'Italia|Esarcato]] e la sostituzione delle [[Eparchia (Impero bizantino)|eparchie]] con i [[Ducato (Impero bizantino)|ducati]]. Così, il Ducato di Perugia finì per essere al centro di attente strategie politico-militari messe in atto sia dai romani che dai longobardi. Infatti, mentre i romani si trovavano nella condizione di cercare un percorso che costituisse una valida alternativa alla via Flaminia, per permettere le comunicazioni e il collegamento tra Roma sede del potere spirituale e Ravenna sede del governo imperiale in Italia, i longobardi invece, oltre ad inseguire il sogno di entrare in Roma, tentavano a loro volta di impedire i collegamenti tra Roma e Ravenna. Inoltre i longobardi del Ducato di Spoleto, unificando i loro possedimenti con quelli sempre longobardi dislocati nella [[Tuscia]], oltre ad impedire qualsiasi comunicazione tra le due città avrebbero definitivamente cancellato ogni possibilità di difesa per Roma realizzando così il loro desiderio politico di porre l'intera penisola sotto il proprio dominio.
La formazione del corridoio bizantino fu il frutto di attente strategie politico-militari messe in atto sia dai Bizantini che dai Longobardi.
Infatti, mentre i Bizantini si trovavano nella condizione di cercare un percorso che costituisse una valida alternativa alla via Flaminia, per permettere le comunicazioni e il collegamento tra Roma sede del potere spirituale e Ravenna sede del governo bizantino in Italia, i Longobardi invece, oltre ad inseguire il sogno di entrare in Roma, tentavano a loro volta di impedire i collegamenti tra Roma e Ravenna.
Inoltre i Longobardi del Ducato di Spoleto, unificando i loro possedimenti con quelli sempre longobardi dislocati nella [[Tuscia]], oltre ad impedire qualsiasi comunicazione tra le due città avrebbero definitivamente cancellato ogni possibilità di difesa per Roma realizzando così il loro desiderio politico di porre l'intera penisola sotto il proprio dominio.
 
== Confini ==
Nell'ambito dell'[[Esarcato d'Italia]] tale corridoio metteva in diretto collegamento i possedimenti tirrenici con quelli adriatici, confinando ad ovest col [[Ducato di Tuscia]] e ad est col [[Ducato di Spoleto]], entrambi [[longobardi]].<br/>La '''via Flaminia''' si trovava sotto il controllo del [[ducato di Spoleto]] per tutto il suo tratto umbro, ma superata ''Helvillum'' ([[Fossato di Vico]]), passava sotto il controllo dei romani, entrando nella [[Pentapoli bizantina|Pentapoli montana]] (o annonaria). Il confine tra i due domini era il [[Passo della Scheggia]].<br/>La '''via Amerina''', invece, controllata dai romani lungo tutto il suo percorso, aveva origine in territorio [[Veio|veiente]] all'altezza della ''[[mansio ad Vacanas]]'', da dove si distaccava dalla [[via Cassia]], e passava per i centri di [[Nepi]], ''[[Falerii#Falerii_Novi|Falerii Novii]]'', [[Amelia (Italia)|Amelia]] e poi su fino a [[Todi]] e [[Perugia]]. Dopo Perugia, raggiungeva [[Gubbio]], oltrepassava il [[Passo della Scheggia]] ed a ''[[Luceoli]]'' (nei pressi dell'odierna [[Cantiano]]) si congiungeva con la via Flaminia.<br/>Dal caposaldo di ''Luceoli'', la via Flaminia conduceva, attraverso le gole del Burano e del [[gola del Furlo|Furlo]], negli altri luoghi della Pentapoli: [[Cagli]], [[Fossombrone]], fino a [[Fano]]. Pervenuti a Fano nella [[Pentapoli bizantina|Pentapoli marittima]], dalla vicina [[Pesaro]], si raggiungeva [[Rimini]]. Qui terminava la via Flaminia ed iniziava la [[via Popilia]] che, costeggiando il litorale, conduceva alla capitale [[Ravenna]].
Nell'ambito dell'[[Esarcato d'Italia]] tale corridoio metteva in diretto collegamento i possedimenti bizantini tirrenici con quelli adriatici, confinando ad ovest col [[Ducato di Tuscia]] e ad est col [[Ducato di Spoleto]], entrambi [[Longobardi]].<br/>
La '''via Flaminia''' si trovava sotto il controllo del [[ducato di Spoleto]] per tutto il suo tratto umbro, ma superata ''Helvillum'' ([[Fossato di Vico]]), passava sotto il controllo dei bizantini, entrando nella [[Pentapoli bizantina|Pentapoli montana]] (o annonaria). Il confine tra i due domini era il [[Passo della Scheggia]].<br/>
La '''via Amerina''', invece, controllata dai [[Bizantini]] lungo tutto il suo percorso, aveva origine in territorio [[Veio|veiente]] all'altezza della ''[[mansio ad Vacanas]]'', da dove si distaccava dalla [[via Cassia]], e passava per i centri di [[Nepi]], ''[[Falerii#Falerii_Novi|Falerii Novii]]'', [[Amelia (Italia)|Amelia]] e poi su fino a [[Todi]] e [[Perugia]]. Dopo Perugia, raggiungeva [[Gubbio]], oltrepassava il [[Passo della Scheggia]] ed a ''[[Luceoli]]'' (nei pressi dell'odierna [[Cantiano]]) si congiungeva con la via Flaminia.<br/>
Dal caposaldo di ''Luceoli'', la via Flaminia conduceva, attraverso le gole del Burano e del [[gola del Furlo|Furlo]], negli altri luoghi della Pentapoli: [[Cagli]], [[Fossombrone]], fino a [[Fano]]. <br/>
Pervenuti a Fano nella [[Pentapoli bizantina|Pentapoli marittima]], dalla vicina [[Pesaro]], si raggiungeva [[Rimini]]. Qui terminava la via Flaminia ed iniziava la [[via Popilia]] che, costeggiando il litorale, conduceva alla capitale [[Ravenna]].
 
==Bibliografia==
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* [[Ducato di Spoleto]]
* [[Pentapoli bizantina]]
* [[Impero bizantinoromano d’Oriente|Impero romano d'Oriente]]
* [[Longobardi]]
* [[Regno longobardo]]