Particella β: differenze tra le versioni

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<math>\mbox{p} + \bar {\nu}_{e} \rightarrow \mbox{n} + \mbox{e}^+ </math>
 
A causa della presenza del neutrino, l'[[atomo]] e la particella beta normalmente non [[rinculo|rinculano]] in direzioni opposte. Questa osservazione sembrava violare il principio della [[conservazione dell'energia]] e del [[conservazione del momento|momento]], ma poiché una tal cosa non sembrava probabile, [[Wolfgang Pauli]] postulò l'esistenza di una terza particella neutra<ref>vedi [http://scienzapertutti.lnf.infn.it/P3/letterapauli.html lettera di Pauli] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20040509142247/http://scienzapertutti.lnf.infn.it/P3/letterapauli.html |datedata=9 maggio 2004 }} - trad.in [[lingua italiana|italiano]] - inviata il 4 dicembre [[1930]] al congresso di [[fisica]] a [[Tubinga]]</ref> il cui nome - neutrino - fu coniato dall'italiano [[Edoardo Amaldi]], stretto collaboratore di [[Enrico Fermi]], che a sua volta elaborò una teoria del decadimento beta che ancora oggi può essere considerata valida entro un ottimo livello di approssimazione. Tale decadimento è mediato dalla [[forza nucleare debole]].
 
L'[[forza (fisica)|interazione]] delle particelle beta con la [[Materia (fisica)|materia]] ha generalmente un raggio d'azione dieci volte superiore, e un potere ionizzante pari a un decimo rispetto all'interazione delle [[particella alfa|particelle alfa]]. Vengono bloccate completamente da pochi millimetri di [[alluminio]].<ref>{{Cita libro|autore=Giorgio Bendiscioli|titolo=Fenomeni Radioattivi|editore=Springer|anno=2013|ISBN=978-88-470-0803-8}}p.25-26</ref>