Freelance: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche ==
NelIn mondogenerale, il termine inglese ''freelance'' corrisponde sostanzialmente all'italiano "libero professionista" o "lavoratore autonomo". Spesso, nel linguaggio tecnico professionaleeconomico il termine freelance (o "partita iva") è spesso utilizzato con un significato più restrittivo di quello generico. Infatti, un libero professionista (un avvocato, ad esempio) che, lavorando in proprio, ha i suoi clienti diretti, non è considerato un freelance. Invece, qualora il libero professionista presti il proprio operato per diverse organizzazioni<ref>Per organizzazioni s'intende altri soggetti: società, imprese, associazioni, enti, studi, altri liberi professionisti.</ref> (ovviamente tra le cui attività rientra anche quella svolta dal libero professionista), allora il libero professionista è un freelance. Infatti, in questo caso, il soggetto non ha clienti (utilizzatori, pazienti, assistiti, ecc.) diretti ma ''indiretti'', resi disponibili dai committenti. Nell'esempio di prima, l'avvocato che lavora per diversi studi legali diventa un freelance proprio perché ha clienti indiretti. La situazione mista ovvero un libero professionista o lavoratore autonomo che presti la sua opera sia per organizzazioni cliente che per committenti diretti rimane un freelance.
 
La libertà entro la quale si svolge la prestazione dell'attività lavorativa viene ritenuta sovente caratteristica fondamentale per distinguere la figura, tuttavia oggi è spesso accostata al [[precariato]], anche se ciò non è sempre vero, dato che molti non hanno alcun interesse economico o personale a legarsi ad un solo [[committente]] oppure a essere [[Lavoro subordinato|dipendente]] (o anche socio o associato) di una sola [[impresa]]. Questo avviene soprattutto nei casi in cui il professionista è estremamente competente e ha numerose opportunità di lavoro, e di conseguenza, vuole sfruttare il suo potere contrattuale. Ovviamente, all'altro estremo, molti free-lance lo sono solo sulla carta essendo titolari di [[partita IVA]], ma dipendenti di fatto (vengono a volte denominati "collaboratori a partita iva fissi"): questo, in generale, è contro i loro interessi (situazione tipica del mondo degli studi professionali per i post abilitati che non siano "elevati" poi ad associati o soci ma la stessa cosa accade anche nelle libere professioni non ordinistiche).