William Hazlitt: differenze tra le versioni

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Sarah Walker era, come potevano vedere alcuni degli amici di Hazlitt, una ragazza piuttosto ordinaria. Aveva aspirazioni di elevarsi, e un famoso autore le sembrava un degno partito. Ma ella non capì mai veramente Hazlitt; nella sua relativa giovinezza, apparentemente non sapeva molto bene neanche che cosa volesse lei stessa. Quando capitò un altro inquilino di nome Tomkins, cominciò un coinvolgimento romantico anche con lui, portando ciascuno dei suoi pretendenti a credere di essere l'unico oggetto del suo affetto. Con parole vaghe, evitava di impegnarsi in modo definitivo finché non avrebbe potuto decidere chi le piacesse di più o fosse il partito più vantaggioso.
 
Finalmente, Hazlitt scoprì la verità su Tomkins, e da allora in poi la sua gelosia e i suoi sospetti sul reale carattere di Sarah Walker non gli concessero pace. Per mesi, durante i preparativi per il divorzio e mentre tentava di guadagnarsi da vivere, si alternò tra rabbia e disperazione, da un lato, e il confortante ma irrealistico penseieropensiero che Susan fosse davvero "una brava ragazza" e che alla fine lo avrebbe accettato. Il divorzio fu finalizzato il 17 luglio [[1822]],<ref>Jones, p. 332.</ref> e Hazlitt ritornò a Londra per vedere la sua amata - solo per trovarla fredda e restia. Divennero allora coinvolti in rabbiosi alterchi di gelosia e recriminazione. E tutto finì, benché Hazlitt per qualche tempo non riuscisse a convincersene. La sua mente quasi crollò. Al suo punto emotivo più basso, contemplò il suicidio.
 
Fu con qualche difficoltà che alla fine recuperò il suo equilibrio. Al fine di accertare la vera indole di Sarah, persuase un conoscente a prendere alloggio nel palazzo dei Walker a tentare di sedurre Sarah. L'amico di Hazlitt riferì che il tentativo sembrava stesse per avere successo, ma la ragazza gli aveva impedito di prendersi l'ultima libertà. Il suo comportamento era lo stesso che era stato con parecchi altri inquilini maschi, non soltanto Hazlitt, che ora concluse di aver avuto a che fare, anziché con un "angelo", con una "impudente puttana", una comune "esca per una pensione". Alla fine, benché Hazlitt non potesse saperlo, ella ebbe un figlio da Tomkins e si trasferì in una nuova casa con lui.<ref>Jones, pp. 336-337; non si sa perché non si sposarono mai.</ref>
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Questi saggi erano alquanto diversi da qualsiasi cosa mai fatta prima. Essi attrassero una certa ammirazione durante la vita la vita di Hazlitt, ma fu soltanto molto tempo dopo la sua morte che la loro reputazione raggiunse la piena statura, sempre più spesso considerati tra i migliori saggi mai scritti in inglese. Quasi due secoli dopo che furono scritti, ad esempio, il biografo Stanley Jones ritenne che ''Table-Talk'' e ''The Plain Speaker'' di Hazlitt insieme costituissero "la più importante opera della sua vita",<ref>Jones, p. 318.</ref> e il critico [[David Bromwich]] definì molti di questi saggi "più perspicaci, originali e sagaci di qualsiasi altro nella lingua".<ref>Bromwich, p. 347.</ref>
 
Nel 1823 Hazlitt pubblicò anonimamente anche ''Characteristics: In the Manner of Rochefoucault's Maxims'' (''Caratteristiche: alla maniera delle Massime di Rochefoucault''), una raccolta di aforismi modellati esplicitamente, come notava Hazlitt nella sua prefazione, sulle ''Maximes'' ([[1665]]-[[1693]]) del [[François de La Rochefoucauld (scrittore)|Duca de La Rochefoucauld]]. Mai completamente ciniche come quelle di La Rochefoucauld, molte, tuttavia, riflettono ilmsuoil suo atteggiamento di disillusione in questa fase della sua vita.<ref>Wardle (citando Stewart C. Wilcox, nel ''Modern Language Quarterly'', vol. 9 [1948], pp. 418-423), p. 366.</ref> Soprattutto, queste 434 massime portavano all'estremo il suo metodo di argomentare per paradossi e acuti contrasti. Ad esempio, massima "CCCCXXVIII":
 
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