Calogero Vizzini: differenze tra le versioni

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Calogero Vizzini nacque a [[Villalba]], in [[provincia di Caltanissetta]] da Beniamino e Salvatrice Scarlata. Il padre era un contadino mentre i suoi fratelli Giovanni e Salvatore diventarono entrambi preti<ref>{{Cita web|url = http://www.castelloincantato.it/?p=199118|titolo = Una correzione storica. Chi erano i familiari preti del boss Calogero Vizzini? {{!}} Castello Incantato|accesso = 2016-01-13|sito = www.castelloincantato.it|urlmorto = sì}}</ref>. Diversamente da loro, Calogero non completò le scuole elementari rimanendo un semi-analfabeta e si unì alla ''[[cosca]]'' del [[Cosa nostra|mafioso]] Francesco Paolo Varsallona, che esercitava il furto e il contrabbando di bestiame e imponeva il pagamento della "[[Pizzo (mafia)|protezione]]" ai proprietari terrieri, che si servivano della banda di Varsallona come "intermediarii" per reprimere le rivendicazioni dei contadini<ref name=autogenerato3>[http://www.lacndb.com/Si_Info.php?name=Calogero%20Vizzini lacndb.com::Italian Mafia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nel [[1902]] venne arrestato e imputato per una rapina, ma il processo terminò con una assoluzione per [[insufficienza di prove]], così come l'anno successivo la. stessaStessa sorte toccò al processo che lo vide, l'anno successivo, imputato per [[associazione a delinquere]] insieme a Varsallona<ref name=autogenerato4 /><ref name=autogenerato3 />. Vizzini fu, dopo poco, condannato a 20 anni per truffa, [[corruzione]] e [[omicidio]], ma scagionato grazie all'intervento di alcuni amici che gli offrirono solidi alibi<ref name=autogenerato4 />. Nel [[1908]] Vizzini acquistò una parte del locale feudo Belici, negoziando un accordo tra il proprietario, [[Roger de Barbarin|Ruggiero Thomas de Barbarin]]<ref>{{Cita libro|autore = Salvatore Lupo|titolo = Storia della mafia, dalle origini ai giorni nostri|anno = 2004|editore = Donzelli|città = }}</ref>, e la locale [[Banca di credito cooperativo|cassa rurale]], il cui presidente era uno suo zio<ref name=autogenerato3 />; inoltre Vizzini divenne uno dei principali azionisti della [[solfara Gessolungo]], nei pressi di [[Caltanissetta]]<ref>{{Cita news|url=http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/03_rel_a01.pdf|titolo=Memoriale trasmesso il 18 gennaio 1964 dalla federazione del PCI di Caltanissetta sulla mafia di Villalba e la mafia dei feudi - Documenti acquisiti dalla Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>.
 
Nel [[1931]], durante il regime [[fascismo|fascista]], fu inviato lontano dalla [[Sicilia]], precisamente a [[Chianciano]], dal [[prefetto]] [[Cesare Mori]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/12/mafia_crociata_del_prefetto_Mori_co_0_0105127257.shtml La mafia e la crociata del prefetto Mori] Corriere della Sera 12 maggio 2001</ref>, perché si sospettava avesse legami strettissimi con la [[mafia]] e fece ritorno nella sua terra solo nel [[1937]]. Durante il periodo di esilio riuscì comunque a gestire i propri affari a [[Villalba]], consistenti soprattutto nella compravendita irregolare di bestiame.<ref name=autogenerato4 />.
Durante il periodo di esilio riuscì comunque a gestire i propri affari a [[Villalba]], consistenti soprattutto nella compravendita irregolare di bestiame.<ref name=autogenerato4 />.
 
Dopo lo sbarco degli alleatiAlleati, fu imposto come sindaco di Villalba dall'[[Allied Military Government of Occupied Territories|AMGOT]], il governo militare statunitensealleato dei territori occupati, che era alla ricerca di antifascisti da sostituire alle autorità locali fasciste<ref>[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=517 Puntata di ''La Storia siamo noi''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110726192917/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=517 |data=26 luglio 2011 }}</ref>. Esistono teorie che affermano che Vizzini venne arruolato insieme al suo associato [[Giuseppe Genco Russo]], ''boss'' di [[Mussomeli]], per facilitare lo [[Operazione Husky|sbarco alleato in Sicilia]] ([[1943]]) ma oggi molti storici lo liquidano come un mito<ref>[http://nuke.alkemia.com/Home1/Lemafie/Larinascitadopolaguerra/tabid/617/Default.aspx La rinascita dopo la guerra<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.antimafiaduemila.com/200805175796/Articoli-Arretrati/sicilia-gli-usa-lo-sbarco-e-lucky-luciano.html Sicilia: gli Usa, lo sbarco e Lucky Luciano | Articoli Arretrati<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131215160219/http://www.antimafiaduemila.com/200805175796/Articoli-Arretrati/sicilia-gli-usa-lo-sbarco-e-lucky-luciano.html |data=15 dicembre 2013 }}</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/mafia_(Enciclopedia-delle-Scienze-Sociali)/ Mafia in Enciclopedia Treccani]</ref>.
 
Nello stesso periodo Vizzini aderì al [[Movimento Indipendentista Siciliano]] e il 6 dicembre [[1943]] partecipò al primo convegno regionale clandestino dei separatisti a [[Catania]]<ref>{{Cita news|url=http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/01_rel_p03_1.pdf|titolo=La genesi della mafia - Documenti della Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>. Il 16 settembre [[1944]], mentre a Villalba si teneva un comizio (inizialmente permesso da Don Calò e dal sindaco, nipote del Boss) di [[Girolamo Li Causi]], esponente del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], un attentato mafioso messo in atto dagli uomini di Vizzini con il lancio di alcune bombe provocò 14 feriti, tra cui lo stesso Li Causi.<ref>[http://www.cittanuove-corleone.it/La%20Sicilia,%20Tentata%20strage%20a%20Villalba%2005.08.2007.pdf Villalba e la «tentata strage»] Pagina 35 di ''La Sicilia'' del 5 agosto 2007</ref>. Nel [[1945]], per affrontare il duplice pericolo del banditismo e dell'agitazione dei contadini, la Principessa di Trabia, Giulia Lanza nata Florio, nominò Vizzini come [[gabellotto]] del feudo Micciché, dandogli subito l'incarico di riscuotere i canoni d'affitto del feudo, che ammontavano a 7 milioni di [[Lira italiana|lire]] all'anno<ref name=autogenerato1>[http://www.viandante.it/sito24/work/00MAFIA/Anni%201940/Mafia%201945.php Il Viandante - Sicilia 1945<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Vizzini inoltre partecipò anche al progetto dell'[[EVIS]], assoldando la banda dei "[[Niscemi|Niscemesi]]", guidata dal bandito Rosario Avila, che iniziò azioni di [[guerriglia]] compiendo imboscate contro le locali pattuglie dei [[Carabinieri]]<ref name=autogenerato1 /><ref>[http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Ieri/Storia/Vista+da/Fascicolo+20/01_Fascicolo+20.htm Arma dei Carabinieri - Home - L'Arma - Ieri - Pagine di Storia - Vista da - Fascicolo 20<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131016124310/http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Ieri/Storia/Vista+da/Fascicolo+20/01_Fascicolo+20.htm |data=16 ottobre 2013 }}</ref>. Nel [[1948]] Vizzini abbandonò la causa separatista ed, in occasione delle [[Elezioni politiche italiane del 1948|imminenti elezioni politiche]], partecipò insieme a [[Giuseppe Genco Russo]] al pranzo elettorale della [[Democrazia Cristiana]] tenutosi a [[Villa Igiea]] a [[Palermo]], a cui era presente anche l'onorevole [[Calogero Volpe]]<ref>[http://www.viandante.it/sito24/work/00MAFIA/Anni%201940/Mafia%201947.php Il Viandante - Sicilia 1947<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.