Adalardo il Siniscalco: differenze tra le versioni

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Aggiunta abbazia; la pagina wiki segna però una diversa successione abbaziale non-laica, nonostante questa abbazia sembra corrispondere a quella citata da Werner, in quanto il luogo del dominio corrisponde alla Lotaringia, ove erano situati i restanti domini di Adalardo
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Fu [[siniscalco]] dell'imperatore [[Ludovico il Pio]]<ref name=FRANKIS>{{la}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/FRANKISH%20NOBILITY.htm#_ftnref81 #ES Nobiltà carolingia - Adalard III]</ref>. Fu abate laico dell'abbazia di San Quintinio, succedendo al figlio bastardo di Carlo Magno, [[Ugo di San Bertino|Ugo]]<ref name=":12" />. Egli andò ad abitare a San Quintinio e qua riconciliò tra l'840 e l'843, l'imperatore [[Lotario I|Lotario]] e il fratellastro Carlo il Calvo e nell'853 i due fratellastri si riconciliarono a San Quintino<ref name=":12" />. Come ricompensa per il suo ruolo di mediatore, ricevette l'[[abbazia di Echternach]], come confermato dalla ''Breve Chronicon Epternacense'', tra l'[[850]] e l'[[856]]<ref name="FRANKIS" />. Ricevette inoltre le abbazie di [[Abbazai di San Vaast di Arras|San Vaast di Arras]] e di [[Abbazia di San Massimino|San Massimino]] di Treviri, oltre che la comitato di quest'ultima città<ref name=":12" />. prima della morte di Lotario, divenne anche [[Abbazia di Stavelot|abate di Stavelot]]<ref name=":12" />.
 
Grazie a tutte queste concessioni, divenne l'uomo più potente dell'area che verrà poi chiamata Lotaringia; suo fratello [[Gerardo di Rossiglione|Gerardo]] divenne anch'egli l'uomo più importante nella zona attorno al fiume [[Rodano]], in Borgogna e che risiedeva a [[Lione]] in qualità di ''illustrissimus dux et marchio''<ref name=":12" />. Tra l'[[855]] e l'[[860]], viene citato in vari documenti del re dei Franchi occidentali, [[Carlo il Calvo]] ed il re, [[Lotario II di Lotaringia]]<ref name="FRANKIS" />. In accordo con Carlo il Calvo, si trasferì in Lotaringia e diede i suoi possedimenti sulla [[Loira]] ai fratelli Rinaldo e Viviano II, il primo abate laico nell'[[abbazia di Marmoutier]], il secondo abate dell'abbazia di San Martino di Tours<ref name=":12" />.
 
Nell'[[861]], secondo gli ''[[Annales Bertiniani]]'', Adalardo, dopo il tentativo di ribellione di [[Carlomanno di Baviera]] contro il padre, il re dei Franchi orientali, [[Ludovico II il Germanico]], fu esiliato dal regno assieme a Carlomanno ed altri<ref name=SanBertin>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f128.image#ES Annales Bertiniani, pag 106]</ref> e si recò presso il nipote acquisito, [[Carlo il Calvo]] (infatti la regina [[Ermentrude d'Orléans]] era la figlia di [[Engeltrude di Fézensac]], sorella di Adalardo<ref name=FRANKIS/>). Carlo il Calvo lo ricevette con favore e lo colmò di onori<ref name=SanBertin/>. Nello stesso anno lo insignì del titolo di [[marchese]] di [[Neustria]]<ref>Il [[Neustria|marchesato di Neustria]] fu istituito dal re dei [[Franchi]] occidentali, [[Carlo il Calvo]], proprio nell'[[861]], ed era diviso in due zone, una a sud ovest per combattere i [[Bretoni]], affidata a [[Roberto il Forte]], mentre l'altra zona era a nord est, per combattere i [[Vichinghi]] fu affidata ad Adalardo il Siniscalco.</ref>. Ad Adelardo venne dato anche l'incarico, sempre secondo gli ''[[Annales Bertiniani]]'', di proteggere il figlio, [[Luigi II di Francia|Ludovico il Balbo]]<ref name=SanBerti>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f130.image#ES Annales Bertiniani, pag 108]</ref>.