Roberto il Forte: differenze tra le versioni

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Fu abate laico di San Martino di Tours: nota e template
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Roberto continuò a combattere i Vichinghi e sulla [[Loira]] ottenne parecchie vittorie; sempre gli Annales Bertiniani, quando riferiscono di una vittoria di Roberto, nella valle della [[Senna]], dove senza combattere, catturò un certo numero di navi, lo citano come conte (praefectus) di quella zona (contea d'[[Auxerre]])<ref name=Saint-Be>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f175.image#ES Annales de Saint-Bertin , Pag 153]</ref>. Infatti in quell'anno ([[865]], forse l'anno della morte di [[Corrado I di Borgogna]]), secondo gli ''Hincmari Remensis Annales'' la contea di [[Auxerre]] e la contea di [[Nevers]], furono assegnate a Roberto il Forte<ref name=Hincmari>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000868.html?pageNo=470&sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I, Hincmari Remensis Annales, pag 470] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160313072112/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000868.html?pageNo=470&sortIndex=010:050:0001:010:00:00&zoom=0.50#ES |data=13 marzo 2016 }}</ref>, per tornare al [[Welfen#Welf|casato dei Guelfi]], l'anno dopo.
 
Nell'estate dell'[[866]], i Normanni, cui si erano aggregati dei Bretoni, avevano devastato [[Le Mans|Ceromannis]]<ref name=Saint-B>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f181.image#ES Annales de Saint-Bertin , Pag 159]</ref>; sulla via del ritorno il 2 luglio<ref name=Robert/> oppure 15 settembre<ref name=Robert_I/> [[866]], nella località di [[Brissarthe]] furono affrontati da Roberto ed altri conti tra cui, [[Ranulfo I di Poitiers]]<ref name=Saint-B/>. Nella [[battaglia di Brissarthe|battaglia]] che ne seguì, Ranulfo fu gravemente ferito (poco dopo morì) mentre Roberto trovò la morte<ref name=Saint-B/>.<br />La morte di Ranulfo e di Roberto è riportata anche nella cronaca ''Adonis Continuatio''<ref name=Adonis>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000869.html?pageNo=324&sortIndex=010%3A050%3A0002%3A010%3A00%3A00&zoom=0.50#ES Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus II - Adonis Continuatio Prima, Pag 324]</ref><br />Quando Roberto fu ucciso contro i [[Vichinghi]], Ugo l'Abate ricevette da Carlo il Calvo diverse abbazie (tra cui quella di [[Basilica di San Martino (Tours)|San Martino di Tours]]<ref name=":12">{{Cita libro|autore=[[Karl Ferdinand Werner]]|traduttore=Stefania Pico e Sabrina Santamato|titolo=Nascita della nobiltà. Lo sviluppo delle élite politiche in Europa|collana=Biblioteca di cultura storica|anno=2000|editore=[[Giulio Einaudi editore]]|città=[[Torino]]|p=374|ISBN=88-06-15288-2}}</ref>) e i titoli di [[conte d'Angiò]] e marchese di [[Neustria]], e nel contempo, divenne tutore e [[reggenza|reggente]]<ref>[[Ugo l'abate|Ugo l'Abate]], nei confronti dei due bambini, molto piccoli, era il fratellastro oppure lo zio, a seconda che fossero figli di Adelaide o di Emma.</ref> dei figli di Roberto, [[Oddone, conte di Parigi|Oddone]] e [[Roberto I di Francia|Roberto]], che avevano ereditato soltanto la piccola regione della ''Beauce'' e la [[Turenna]]. Da quel momento Ugo divenne il più strenuo difensore dei figli di Roberto il Forte, che in vita gli era stato sempre avverso.
 
== Matrimoni e discendenza ==
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