Ugo l'Abate: differenze tra le versioni

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Dopo la morte di suo padre ([[862]]/[[866|6]]), sua madre aveva sposato il suo più fiero avversario, il [[Marchese di Neustria|marchese di Neustria contro i Bretoni]], Roberto il Forte<ref name=Emma>Molto probabilmente, [[Roberto il Forte]], aveva sposato una figlia di Corrado e Adelaide, Emma dei Guelfi, prima dell'[[860]].</ref>.<br />E quando Roberto fu ucciso, il 15 settembre [[866]], nella [[battaglia di Brissarthe]], contro i [[Vichinghi]], Ugo, oltre ad essere riconfermato nelle sue diverse abbazie<ref name=abate/>, tra cui quella di [[Basilica di San Martino (Tours)|San Martino di Tours]]<ref name=":12">{{Cita libro|autore=[[Karl Ferdinand Werner]]|traduttore=Stefania Pico e Sabrina Santamato|titolo=Nascita della nobiltà. Lo sviluppo delle élite politiche in Europa|collana=Biblioteca di cultura storica|anno=2000|editore=[[Giulio Einaudi editore]]|città=[[Torino]]|p=374|ISBN=88-06-15288-2}}</ref>, rientrato nei possedimenti di Carlo il Calvo, da quest'ultimo ricevette i titoli di Roberto: marchese<ref>Il [[Marchese di Neustria|marchesato di Neustria]] fu istituito dal re dei [[Franchi]] occidentali, [[Carlo il Calvo]], nell'[[861]], ed era diviso in due zone, una a sud ovest per combattere i [[Bretoni]], affidata a [[Roberto il Forte]], mentre l'altra zona era a nord est, per combattere i [[Vichinghi]] era stata affidata ad [[Adalardo il Siniscalco]].</ref> di [[Neustria]] (includeva il titolo di [[conte d'Orléans]]), [[conte d'Angiò]], di [[Auxerre]], di [[Nevers]] e di [[Tours]], e nel contempo, divenne [[reggenza|reggente]]<ref>Ugo, nei confronti dei due bambini, molto piccoli, era il fratellastro oppure lo zio, a seconda che fossero figli di Adelaide o di Emma.</ref> dei figli di Roberto, [[Oddone, conte di Parigi|Oddone]] e [[Roberto I di Francia|Roberto]], che avevano ereditato soltanto la piccola regione della ''Beauce'' e la [[Turenna]]. Da quel momento Ugo divenne il più strenuo difensore dei figli di Roberto il Forte, che in vita gli era stato sempre avverso.
 
Ugo divenne [[arcicappellano]] di corte, come ci è confermato dall'''Ex Chronico Senonensi''<ref name=Senonensi>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k501279/f185.image#ES Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus IX, Ex Chronico Senonensi, Pag 40]</ref>, probabilmente già con Carlo il Calvo e poi lo fu anche con suo figlio, [[Luigi II di Francia|Ludovico il Balbo]] e poi coi figli di quest'ultimo, [[Luigi III di Francia|Luigi il Giovane]] e [[Carlomanno II di Francia|Carlomanno]], che continuò a servire lealmente, sia battendosi energicamente contro i Vikinghi, che. cercando di unire i vari sovrani Carolingi contro i vari nemici.<br />Il 15 ottobre [[879]], il conte [[Bosone I di Provenza]], cognato<ref>Nell'[[870]] il futuro imperatore [[Carlo il Calvo]], alla morte della moglie, aveva sposato la sua [[Concubinato|concubina]], [[Richilde di Provenza]] (o delle Ardenne) ([[845]]-[[910]]), che era la sorella di [[Bosone I di Provenza]], che da quel momento fu ricolmato di onori e benefici</ref> di Carlo il Calvo e genero<ref>[[Bosone I di Provenza]] aveva sposato la figlia di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], [[Ermengarda (figlia di Luigi il Giovane)|Ermengarda d'Italia]].</ref> dell'imperatore, [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], era stato eletto [[Rere di Provenza]]. Era la prima volta che un non Carolingio veniva eletto re e Ugo si batté affinché i re Carolingi si unissero per combattere l'usurpatore<ref>Per la verità, in Provenza, [[Bosone I di Provenza]] resistette, sia ai re dei Franchi, prima, che all'autorità imperiale ([[Carlo il Grosso]]), poi, e riuscì a mantenersi indipendente.</ref>.
 
Infine, dopo aver ricevuto l'ultima abbazia (Sainte-Colombe de Sens), nell'[[884]],<ref name=Senonensi/> dopo la morte di Carlomanno, fu tra coloro che appoggiarono l'elezione a re dei Franchi, di [[Carlo il Grosso]], l'ultimo imperatore a riunire sotto di sé tutti i domini che erano stati di [[Carlo Magno]].