Teologia africana: differenze tra le versioni

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C'è anche un movimento di teologhe africane, organizzato nel ''Circle of Concerned African Women Theologians'', inaugurato nel 1989 dalla ghanese [[Mercy Amba Oduyoye]].<ref>Carrie Pemberton, ''Circle Thinking: African Women Theologians in Dialogue with the West'', Brill, 2003</ref> Al giorno d'oggi questo è un movimento di centinaia di donne teologhe provenienti da diversi paesi africani e con diversi background religiosi. Insieme a Oduyoye, le coordinatrici generali del circolo sono state [[Musimbi Kanyoro]], [[Isabel Phiri]] e, attualmente, la malawese [[Fulata Moyo]].<ref>[http://thecirclecawt.com/profile.html The circle of concerned African Women theologians]</ref>
 
Recentemente, anche gli evangelici africani hanno anche iniziato a impegnarsi per sviluppare una teologia cristiana che abbia in mente il contesto africano. In questo contesto, gli evangelici africani hanno preso l'iniziativa di sviluppare un commentario biblico africano: anche se questo non è un commento critico, mostra l’impegno da parte degli evangelici africani di considerare le questioni tradizionali e contemporanee africane secondo una prospettiva evangelica.<ref>Tokunboh Adeyemo (ed.), ''Africa Bible Commentary: A One-Volume Commentary Written by 70 African Scholars'', Zondervan, 2020</ref> Gli evangelici africani hanno anche preso l'iniziativa nello sviluppo dell'etica cristiana e della [[teologia sistematica]] in rapporto alle varie questioni che devono affrontare la maggior parte dei cristiani africani. [[Samuel Kunhiyop]] ha considerato l'etica cristiana e la teologia sistematica da una prospettiva evangelica africana,<ref>Samuel Waje Kurhiyop, ''African Christian Ethics'', Zondervan, 2008</ref> mentre [[Matthew Michael]] si è impegnato a considerare la teologia sistematica dal punto di vista delle tradizioni africane.<ref>Matthew Michael, ''Christian Theology and African Traditions'', Wipf and Stock, 2013</ref>
 
Da parte cattolica è stato approfondito il problema dell'[[ecclesiologia]] africana proponendo il modello di una Chiesa-famiglia, intendendo la famiglia non in senso occidentale del termine ma secondo la tradizione africana, in cui comprende i vivi, i morti e quelli non ancora nati.<ref>[https://www.credereoggi.it/upload/2006/articolo152_47.asp La teologia africana e il cristianesimo inculturato]</ref>